Download Free Audio of nel 1943 , chiusa la follia della seconda Guerra m... - Woord

Read Aloud the Text Content

This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.


Text Content or SSML code:

nel 1943 , chiusa la follia della seconda Guerra mondiale, con la presenza degli alleati in Italia vengono emanati nuovi programmi di studio per le scuole elementari. Per il lavoro femminile il testo dei programmi recita: "Si consideri il lavoro femminile come mezzo per la formazione spirituale dell'alunna, non solo per quell'intimo senso di utilità della vita domestica che esso conferisce, ma anche per la sua funzione eminentemente rasserenatrice. Infatti i lavori di cucito, di maglieria, di ricamo e le faccende di economia domestica richiedono attenzione, cura e inducono alla calma. La maestra non disdegni le forme di lavoro femminile più modeste, quali il rattoppo e il rammendo, perché sono di grande utilità nella vita familiare. Tenga inoltre presente che principalmente alle donne è affidata l'economia della casa, che ha sempre grandissima importanza. Si evitino le mostre; i lavori eseguiti siano poi destinati per il loro uso pratico a usi di assistenza sociale". Allontanati dalla Guerra, i Programmi didattici per la scuola primaria vengono cambiati nel 1955 e quanto ai lavori femminili dicono che ... "nella prima e seconda classe le bambine siano lasciate ai loro giochi preferiti, (la cura della bambola, la sua vestizione, acconciatura, eccetera) e vengano addestrate alle più semplici e più facili attività della casa. In terza quarta e quinta, il lavoro femminile sia tenuto nella più alta considerazione degli elementi di formazione spirituale della donna e per la sua grande influenza morale e materiale nella vita domestica. Ma una rivoluzione era ormai alle porte! L’abbigliamento femminile per l’uso quotidiano, diventa sempre più un prodotto industriale e meno costoso di quello fatto su misura. Gli empori ed i grandi magazzini offrono, a prezzi sostenibili, tutta la biancheria che serve in una casa, e una vasta scelta di capi di abbigliamento per uomo e donna. I piccoli negozi offrono anche servizi sartoriali per adattare un abito sulla persona. L’esigenza di imparare i lavori ad ago ferri e uncinetto, non è più importante. Con poche maestre (forse le più anziane) ed in alcune scuole femminili condotte da suore, i lavori donneschi continuano ad essere insegnati, ma sono ormai sempre meno, fino ad annullarsi col finire degli anni 50 del secolo scorso. Ago ferri e uncinetto scompaiono via via dalle necessità familiari, per avviarsi ad essere un gioco, un mezzo per rilassarsi, una sfida alla propria creatività sia per le donne (ormai impegnate in lavori non solo donneschi), sia per gli uomini, ormai coinvolti anche loro nei lavori domestici. Per quanto riguarda l’educazione ai comportamenti considerati propri delle fanciulle, si avvia un percorso per un ruolo sociale non più vincolato ai lavori donneschi e al focolare domestico, ma tracciato dalla Costituzione Italiana per la quale si riconoscono e garantiscono alla donna parità di genere, libertà, uguaglianza e il diritto di scegliere come vivere la propria vita. Ma i problemi non sono ancora tutti risolti...L’autodeterminazione individuale e l’eguaglianza morale giuridica e politica degli uomini e delle donne (sostenuto da John Stuart Mill nel suo libro La soggezione delle donne) è ancora un obiettivo da raggiungere. Come è ancora attuale "L’influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita", di cui parla Il libro di Elena Gianini Belotti, Dalla parte delle bambine, del 1973. TUTTO RISOLTO ? NO! Di questo si parla ancora in un libro, leggero nella forma ma profondo nel contenuto, di Luciana Littizzetto e Franca Valeri. L’educazione delle fanciulle: "dialogo di due signorine perbene", del 2011.