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20th Century Boys presenta molte parabole. Nel senso di numerosi percorsi di ascesa e caduta dei vari personaggi. Interessante, a tal proposito, è il parallelismo tra Kenji e l'Amico. All'inizio della serie, Kenji è un 30enne fallito che si ritrova in una situazione più grande di lui, che sfugge al suo controllo. Il tutto mentre, contemporaneamente, l'Amico gode di fama, rispetto e stima, è più popolare che mai e raduna la gente al Budokan coi suoi "concerti", proprio quello che Kenji non era mai riuscito a fare. La serie va avanti, e Kenji riscopre la voglia di lottare, di mettersi in gioco, di essere l'eroe che da bambino sognava di diventare. Kenji e il suo "potere" crescono di pari passo con quello dell'Amico. L'Amico sembra vacillare, e invece...Kenji perde tutto, anche la vita. E l'Amico diventa il padrone del mondo. L'Amico, un essere semidivino. Raduna folle oceaniche, prevede il futuro, piega cucchiai, levita, è ritenuto un eroe, il salvatore del mondo. Ma non è ancora arrivato all'apice del suo percorso. Piccole incrinature: la maggior parte dei principali collaboratori dell'Amico è irretita dalle sue bugie, tranne i suoi principali alleati e "vice": Manjome e la sua donna, la Takasu. In particolar modo la Takasu è la più cinica tra i servitori dell'Amico: un'arrivista, spietata e spregiudicata, disposta a tutto pur di avere fama e potere, anche a costo di farsi inseminare e di diventare la nuova "Madonna/Santa Madre", partorendo i figli dell'Amico, fregandosene delle profezie (che vedono come unica santa madre la dottoressa Kiriko Endo, sorella di Kenji e madre di Kana). Nel frattempo Kenji, l'eterno sconfitto, è morto. Ma non è stato dimenticato. Per numeri e numeri, anzi, la sua presenza si sente, fortissima, potentissima, anche se lui fisicamente non c'è più. Paradossalmente, non è mai stato così presente se non dopo la sua morte. Solo dopo la sua morte è stato capito, solo allora si scopre che le sue parole, le sue canzoni e le sue azioni hanno toccato numerosi cuori. Mano a mano che tornavano tutti i personaggi principali della vicenda, l'assenza di Kenji pesava moltissimo: c'era bisogno di lui. Tutto montava, in attesa del suo ritorno. E nel volume 15, ecco che l'Amico raggiunge il suo più grande obiettivo: diventa Dio. Un essere imperscrutabile, quasi alieno, venerato come una divinità e apparentemente immortale. Resuscita dalla morte. Ma insieme a lui resuscita anche Kenji, nel finale del volumetto. E gli equilibri cambiano. Dal volume 16 fino al 22, l'Amico viene "ridimensionato". Sono passati 3 anni, l'Amico ha tutto, eppure...eppure si nota che il colosso ha i piedi d'argilla. I suoi trucchetti vengono svelati. I colossali palazzi sono di cartapesta, il piegare cucchiai è frutto di un trucco, l'impiccagione e il levitare erano frutto di un abile trucco con le corde. Anche il ritorno in vita era una balla: quello apparso dai volumi 14-15 è il sostituto del primo Amico, il "piano d'emergenza" di Fukubei. Un uomo che si è fatto una plastica facciale per assomigliare a Fukubei, un uomo che ha usato la Realtà Virtuale di Amicoland per scaricarsi nel cervello i ricordi di Fukubei: insomma, un modo di Fukubei per ingannare la morte e raggiungere l'immortalità. Peccato che questo secondo Amico non sia la copia sputata di Fukubei. E i suoi sgherri se ne accorgono: sconfitti, disillusi, gli ex padroni del mondo iniziano a dubitare dell'Amico: il ragazzo col codino, l'ex questore Yama, un sempre più deluso Manjome (che addirittura vuole uccidere questo impostore)...ironia della sorte, l'UNICA che pare sia DAVVERO diventata un'invasata sostenitrice dell'Amico è la Takasu. La donna di Manjome, spietata, intelligente e pragmatica, è ormai diventata folle, convinta di essere la Prescelta dell'Amico, grazie al figlio che ha in grembo. L'unica davvero fedele all'Amico.