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L’educatore d’infanzia è il professionista in grado di svolgere con propria responsabilità attività di educazione e cura di bambini/e nella fascia di età 0-3 anni e di relazionarsi con le loro famiglie. Progetta il contesto per gli apprendimenti e lo sviluppo di bambini/e proponendo un approccio di tipo ludico al fine di promuovere socializzazione, creatività e autonomia. Accoglie nelle strutture genitori e altre figure di riferimento per i bambini/e con i quali instaura una relazione a cui offre informazioni e attività di formazione relative all’educazione nella prima infanzia. Si impegna affinché il servizio in cui opera sia un luogo in cui siano rispettati e si esercitino i diritti dei bambini e degli adulti al benessere e all’apprendimento e per svolgere al meglio le sue attività collabora con altre figure professionali in ambito educativo, psicologico e sanitario. Può lavorare all’interno di diverse tipologie di strutture pubbliche, private o del terzo settore (cooperative) nei servizi per l’infanzia e di sostegno alla genitorialità quali asilo nido, micronidi, baby parking, ludoteche, centri gioco, centri per le famiglie e comunità per minori. L’educatore professionale, in qualità di Operatore Socio Educativo, integra funzioni, compiti e competenze di aree collimate tra loro, in modo particolare quella psico-pedagogica e quella sociale, in un unico contesto professionale. Attualmente in Italia le Regioni hanno il compito di estendere e qualificare il sistema dei servizi per l’infanzia sui singoli territori sostenendone la diffusione e la diversificazione in risposta alla domanda delle famiglie. Tale figura professionale nell’assolvimento delle sue mansioni agisce al fine di programmare attività educative, ricreative ed espressive ove raccoglie documentazione sull’infanzia (sviluppo del bambino, ecc.) e su iniziative rilevanti per i servizi educativi, legge e utilizza in maniera critica i risultati di ricerca, approfondendo gli aspetti attinenti le realtà e i problemi educativi della prima infanzia. Progetta un piano educativo generale rispondente alle domande educativo-formative del contesto, volto a favorire l’apprendimento e la socializzazione del bambino in cui includere attività motorie, attività espressive, racconto di fiabe, ecc. Questo significa anche promuovere e sperimentare soluzioni e modelli innovativi di servizi e strumenti di lavoro, partecipare a gruppi di lavoro composti da varie tipologie di professionisti (educatori, pedagogisti, assistenti educativi, psicologici, ecc.) ed attivare la rete territoriale composta dagli altri servizi educativi (in particolare curare il rapporto con la scuola per l’infanzia). Il lavoro professionale dell’Educatore all’interno dei servizi di cura alla prima infanzia richiede anche: la collaborazione alla verifica della qualità del servizio; la trasmissione della propria esperienza ed osservazione alla famiglia di riferimento; il proprio aggiornamento professionale che dev’essere puntuale e continuo. L’adozione di un sistema di accreditamento “stringente” introdurrà inevitabilmente, quale requisito per l’ottenimento e il mantenimento dell’accreditamento stesso, la presenza nelle strutture di un congruo numero di operatori qualificati. Nello specifico, per l’appunto, questo corso mira a prevenire il rischio di un gap professionale nelle risorse umane attualmente impiegate nelle strutture che potrebbe mettere in crisi il set dei requisiti per l’esercizio dell’attività aziendale.