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Pirandello Nasce il 28 giugno 1867 ad Agrigento, in una famiglia borghese. Pirandello nel 1924 aderisce al Partito Fascista e sostiene gli ideali di Mussolini, pensa che i fascismo possa garantire ordine. Tra le sue opere emerge una visione della realtà improntata a un pessimismo, senso di di orientamento e disagio esistenziale, probabilmente dettate dalle situazioni politiche-sociali del primo Novecento. L’affermarsi dell’innovazione industriale , annulla l’individualità in una massa anonima e spersonalizzata. Nelle sue opere evidenzia ed esprime il disagio della modernità, mettendo in dubbio l’identità dell’individuo, e di una realtà esterna univoca ed oggettiva. FU MATTIA PASCAL Scritto nel 1904 e viene pubblicato l’anno dopo sulla rivista: “Nuova Analogia”. Memorial: scrive la sua storia ed è scritta in prima persona. Il protagonista viene travolto da un caso, da eventi che capitano e che non ha scelto di far accadere. Fu: qualcosa che è stato e che non è piu successo, Mattia Pascal: nome del protagonista. Nel Preambolo del libro lui afferma di voler narrare questa storia perchè potrebbe essere utile a chiunque. La storia: Mattia Pascal(protagonista) vive in una paese in Liguria(Miragno). Dopo la morte del padre eredita una grossa fortuna, che si fa rubare da un amministratore disonesto. Obbligato a sposare la sua cugina Romilda, che aspetta suo figlio, Mattia si trova prigioniero in un matrimonio infelice. Decide di scappare con il treno e arriva a Marsiglia: dove vince una grossa somma di denaro. In treno, sfogliando il giornale legge che è stato trovato un cadavere identificato come quello di Mattia Pascal. Il capitolo del Cambio treno!, segna la svolta del protagonista. Questo avvenimento casuale da l’occasione di creare una doppia l’identità: quella di Adriano Meis. Dopo un periodo si stabilisce a Roma, dove si accorge che privo di un’identità anagrafica lui non esiste agli occhi della società e va in confusione, si ritrova abbandonato e senza identità, non sa se è Mattia Pascal o Adriano Meis. Ed inscena il suicidio di Adriano Meis e torna a Miragno, Liguria, dove scopre che la moglie, dopo il suo suicidio, si è risposata, e che tutti lo hanno dimenticato. Privo d’identità decide di vivere in una sorta di limbo, come il “Fu Mattia Pascal”. Caratteristiche dell’opera: Il romanzo è suddiviso in 18 capitoli titolati. Ironia è la chiave di lettura: ride molto di se stesso. Il romanzo ha struttura circolare: situazione dell’inizio si ripresenta alla fine ma modificata. Il protagonista si trova scomposto in diverse identità: Mattia Pascal, Adriano Meis e il fu Mattia Pascal. É presente il tema del doppio: il protagonista si specchia e non si riconosce. Il tema si riconosce nel rapporto conflittuale di Mattia e Adriano con il proprio aspetto fisico, che lo coglie quando si specchia. Ed il tema dell’inettitudine del protagonista: dove il protagonista fallisce sempre e diventa un antieroe. Lo scopo del protagonista e l’autore è quello di annullare qualsiasi identità che soffochi la libertà di vivere. UNO NESSUNO CENTOMILA Esce tra il 1925-1926, prima sulla “Fiera Letteraria” poi in volume. Questo testo rappresenta il manifesto del pirandellismo: infatti tratta il tema delle “maschere” e dell’identità. Il testo è narrato in prima persona, con un io narrante che coincide con il protagonista. L’autore cerca di coinvolgere il lettore. Domina un’ossessiva riflessione del protagonista che si interroga e analizza. Nel Preambolo, l’autore anticipa il sentimento di malesser del protagonista, e che poi impazzirà e soffrirà. Il protagonista di questa narrazione è Vitangelo Moscarda. La sua vita viene sconvolta da un’osservazione che fa sua moglie, gli fa notare che il suo naso pende leggermente verso destra. Dal quel momento il protagonista si rende conto della differenza tra l’idea che ci facciamo di noi stessi, e le opinioni che gli altri hanno di noi, tutte diverse una dalle altre. Moscarda capisce di non essere uno, ma centomila persone a seconda di chi lo osserva, perciò di non avere nessuna identità. Lui inizia a comportarsi in modo bizzarro e assurdo, così da distruggere le forme che le persone gli hanno attribuito. Lui impazzisce perchè si sente estraneo a sè stesso(forestiere della vita), per questo motivo diventa pazzo, perchè lui non sa piu chi è. Dopo aver stranito con i suoi comportamenti tutte le persone che lo circondavano, decide di lasciare tutti i suoi averi alla Chiesa, e di rinchiudersi in un ospizio, vivendo a contatto con la natura. Lì troverà la pace e la serenità. Viatangelo è un inetto come Mattia Pascal e si ribellano entrambi alle forme che li attribuiscono le persone li circondano. Mattia ha un atteggiamento passivo, mentre Vitangelo si ribella ed è piu consapevole. Infatti lui, non costruisce un’altra identità, perchè sa che sarebbe una delusione. Vitangelo con la consapevolezza che è nessuno, riesce a vivere in pace, in comunione con la natura: quindi annullandosi come individuo. SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE Il dramma si svolge in un teatro, dove una compagnia stra provando una commedia di Pirandello, “il giuoco delle parti”. Improvvisamente si presenta una strana famiglia, composta : dal padre, la madre, la figliastra, il figlio, il giovinetto e la bambina. E si propongono per interpretare il loro dramma, ed incarnare la loro storia. Perciò gli attori tentano di interpretarli, ma davanti alla messa in scena, i personaggi non si riconoscono.(presente tema della maschera). I personaggi tentano di sostituirsi agli attori e di rivivere la loro tragedia. Dramma rappresentato è un classico dramma borghese con elementi che tengono alta la tensione e scandalizzano. L’idea di questa opera non era piaciuta e non era capita dai critici e la società di un tempo Alla fine possiamo vedere che la realtà e la fantasia sembrano fondersi. PERSONAGGI: Padre: personaggio con piu spessore e riconoscimento dal capocomico. I personaggi non hanno un nome e cognome, solo il loro ruolo, non un’identità, creati solo per il loro ruolo nella scena di teatro. SONO PERSONAGGI E NON PERSONE. Destinati a vivere per sempre, come personaggi e ripetere in eterno il loro dramma. Chance di vita dei 6 personaggi: recitare il proprio dramma Manca un personaggio, il settimo personaggio assente: Pirandello, autore e creatore dei personaggi. Similarità con Dio il creatore. Pirandello sostiene che: noi nasciamo predestinati con un’identità e con una forma. È un’opera teatrale caratterizzata teatro nel teatro/metateatro: vai a teatro e sul palcoscenico viene rappresentata una rappresentazione di un saggio teatrale Non ci sono atti e scene, solo due interruzioni, modo innovativo di fare teatro. Collegamento con il Teatro dell’Assurdo di Samuel Beckett- Waiting for... Personaggi di Godo aspettano anche loro qualcuno che sia un senso alla sua vita, non sono completi. NOVELLE PER UN ANNO Nel 1922 Pirandello progetta di riunire numerose novelle scritte fino ad allora, già pubblicate in volumi unici, in un’unica opera, intitolata “Novelle per un anno”. La raccolta avrebbe dovuto comprendere 24 volumi per un totale di 365 racconti, uno per ogni giorno dell’anno. A causa della morte dell’autore i volumi pubblicati furono solo 15, per un totale di 225 novelle. Le novelle non hanno un ordine prestabilito, i racconti sono disposti alla rinfusa. Il contrasto tra ordine e e varietà dei contenuti è volto a rappresentare la caoticità della vita stessa. Compone narrazioni di ambientazione siciliana, cittadina, negli ambienti della borghesia. Tratta di tematche tipiche di Pirandello: trappola della famigla, drammi famigliari, alienazione e la ricerca di una via di fuga, follia. Verso gli anni Trenta, abbadona l’umorismo e tratta di vicende fantastiche e surreali. Il linguaggio utilizzato da Pirandello è italiano medio borghese e vengono utilizzati elementi colti e dialettali.