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Italo svevo nasce a Trieste nel 1861, da un’agiata famiglia ebrea di origini tedesche. Per l’età scolastica, studia in un collegio in Germania. Nel 1892 pubblica il suo primo romanzo “una vita“ senza ottenere successo. Nel 1896 si sposa con una lontana cugina e va a vivere nella villa dei suoceri, due anni dopo pubblica il suo secondo romanzo “senilità” e anche in questo senza ottenere successo. Quindi dopo questa delusione deciso di accantonare le aspirazioni letterarie e intende diventare un uomo d’affari entrando come socio nella ditta del suocero. Questa decisione non è molto salda, infatti per più di vent’anni Svevo scrisse solo per se stesso senza mai pubblicare qualcosa. Quindi è in questa sfera di odio amore per la letteratura. Dopo l’incontro di James Joyce nel 1105, svevo acquisisce più fiducia. Un altro incontro importante è con Freud, in cui si appassiona ad alcune sue implicazioni teoriche. A conclusione della prima guerra mondiale, svevo scrisse un terzo romanzo “la coscienza di Zeno” nel 1923. Inizialmente anche questo romanzo sembra fare la stessa fine degli altri due, ma su consiglio di Joyce lo manda a due illustri critici francesi, che lo recensiscono e ne fanno un caso letterario. Nel 1928 Svevo muore per un incidente stradale.