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In questa fascia si parla di meccanica e micromeccanica. Naturalmente, gli strumenti utilizzati per le misure dipendono dalla misura da effettuare. SI può usare un metro per misurare un mobile, un decimetro per misurare una scatola da scarpe, un calibro per misurare una punta da trapano, un micrometro per misurare il diametro di un capello. Quando si esegue una misura si commette sempre un errore. Nei casi più semplici, come quelli che studieremo, i tipi di errore sono tre. L’errore assoluto, che può essere assunto come la più piccola misura che lo strumento utilizzato può effettuare. L’errore sistematico che è provocato sempre dalla stessa causa come ad esempio uno strumento danneggiato. L’errore accidentale è provocato da cause accidentali, come ad esempio la sporcizia sopra una superficie presa come riferimento di misura. Sapere che gli errori di misura ci sono sempre, significa essere consapevoli della attendibilità delle misure che si stanno eseguendo. Quando si esegue una misura bisogna stabilire sempre quale strumento è adatto a quella misura e di quanto si è disposti a sbagliare la misura stessa. Vediamo ora le misure elettriche. Quelle che si useranno in questi video sono quattro. Il Volt, unità di misura della tensione. L’Amper, unità di misura della corrente. L’om, unità di misura della resistenza elettrica. Il vatt, unità di misura della potenza. Si useranno solo grandezze elettriche continue a bassa tensione, cioè con tensioni minori do 60 volt in corrente continua. Tutta la parte di conversione dalla tensione di rete alla bassa tensione, cioè la parte riguardante gli alimentatori, non è oggetto di queste note. Le prime tre grandezze sono legate dalla legge di om secondo la nota formula V= R per I. Nel disegno in figura sono indicati i versi di tensione e corrente. La potenza viene calcolata con la formula P=V per I. Nel circuito in figura si vede come vengono inseriti gli strumenti di misura in un circuito a cui si applica una tensione E a un carico erre. Gli strumenti per misurare le grandezze elettriche di base sono i più disparati. Per i nostri scopi basta un multimetro semplicissimo dal costo di pochi euro come quello giallo indicato in figura. Esistono multimetri molto sofisticati che consentono misure accuratissime e che servono per applicazioni dove la precisione e la costanza delle misure risulta determinante. Nel multimetro che useremo, i due puntali di misura vanno collegati uno ad un comune a tutte le misure che è il riferimento (a volte chiamato terra o massa) e l’altro ad una posizione che dipende dalla misura e dalla grandezza della misura da effettuare. Con il selettore rotativo poi ci si posiziona sul tipo di grandezza da misurare e la sua scala. Sembrerà strano alla maggior parte degli utilizzatori di questi strumenti, ma è il caso di sottolineare che ogni strumento di misura, nel momento in cui misura, altera la misura, L’importante è che lo faccia molto poco. Per fare ciò, la sua resistenza interna deve essere altissima quando misura una tensione e bassissima quando misura una corrente.