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L’origine di Mulan proviene da un’antica ballata ispirata a una guerriera realmente esistita nel VI secolo. Ecco tutte le curiosità e le differenze con la versione Disney. Mulan è una delle fiabe Disney più amate. Il film d’animazione del 1998 tratteggia la forza (e il girl power) della protagonista, pronta a entrare nell’esercito e fingersi un uomo per risparmiare una fatica troppo grande a suo padre. Il film d’animazione, che ha ispirato il ive-action e diverse altre storie, è delicato, colorato ed edulcorato nei toni di una fiaba adatta a tutta la famiglia. In realtà le radici di questa storia così famosa affondano nella tradizione culturale cinese, perché Mulan è un personaggio realmente esistito, sul cui conto sono fioriti numerosi racconti e leggende. Tutto quello che rimane di Hua Mulan è un’illustrazione che risale al periodo Manciù, che adesso è esposta al Museo nazionale del Palazzo di Taipei. Le origini della ballata di Hua Mulan La leggenda narra che Mulan fu un personaggio realmente esistito, un’eroina forte e coraggiosa (o confuciana, secondo la letteratura e la tradizione cinese) che diede una scossa alla simbologia femminile. Le regioni del Nord erano instabili politicamente per le continue lotte per il controllo provocate dalle etnie barbare. Per questo motivo, la frammentarietà istituzionale e sociale ha portato alla creazione di nuove figure letterarie, come l’eroina Mulan, un potente simbolo unificatore della Cina in guerra. Inoltre, cruciale è stata la dinastia Tang, in cui grazie all’imperatrice Wu Zetian le donne hanno potuto ricavarsi uno spazio diverso rispetto al passato, fu loro permesso andare a cavallo e concludere affari. Potevano vestirsi come volevano. Nel film, l’abbigliamento di Mulan segua gli antichi costumi della dinastia Tang. La ballata di Hua Mulan è arrivata in Europa nei primi decenni dell’800, prima in Germania, poi in Francia e infine in Italia, in una raccolta con una prefazione di Eugenio Montale. Le differenze di Mulan con la ballata originaria Disney ha tratto uno spunto dalla ballata di Mulan ma ha variato storia, contesto, specificità e ovviamente il finale. Mulan è stata disneyzzata: il nocciolo della storia di Mulan è invariato, ma la protagonista è stata avvicinata a forme, disegni, colori e storie delle principesse. Anche lei, come le altre, aveva un aiutante magico e simpatico (il drago). Femminismo ed eroismo sono i tratti principali della storia di Mulan, ma Disney inserisce anche un filone amoroso: quello con il capitano Li Shang, che non esiste nella leggenda originaria. Il conflitto di guerra è raccontato in modo semplice e manicheo: la divisione tra bene e male. Mulan rappresenta la Cina (il bene), mentre gli Unni sono il male. Mulan nella ballata è rappresentativa dei valori di Confucio. Nel film è portatrice di valori più universali, dopo un processo di assimilazione culturale, e adatti a un pubblico globale. La codificazione di gender è diversa: Mulan nel film Disney è gentile e coraggiosa e porta avanti ideali di girl power. Nella versione originaria, Mulan è un personaggio più “confuciano”, legato alle tradizioni, ai valori e al senso dell’onore della sua cultura. Nella storia originaria, Mulan segue alcuni dettami di Confucio per essere “una brava figlia”, che “segue suo padre fino sottoterra”. Il suo non è un atto eroico, ma un seguire i valori trasmessi dalla sua religione. Alla fine, rifiuterà gli onori per tornare a occuparsi di suo padre. Il finale: inutile dirlo, la ballata ha un epilogo che vira verso la tragedia. L’adattamento Disney, invece, ha un lieto fine, con la celebrazione del valore di Mulan e il coronamento d’amore. Inoltre non mancano momenti di humor, tipici dei film disneyani adatti a tutta la famiglia.