Read Aloud the Text Content
This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.
Text Content or SSML code:
Catanzaro, è senz’altro la città che più di altre ha celebrato la memoria del grande scrittore, giornalista e poeta calabrese Corrado Alvàro. Corrado Alvàro nacque nel 1895 a San Luca, un piccolo paese sul versante jonico calabrese, ai piedi dell’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria. Primo di sei figli di Antonio, un maestro elementare, e, di Antonia Giampaolo, figlia di piccoli proprietari. Compì i suoi studi liceali a Catanzaro dove nel 1913 conseguì la “licenza liceale” e dove – come racconta Francesco Grisi nel volume Corrado Alvàro e la Calabria – “fece le sue prime esperienze come poeta con una ode garibaldina recitata sulla tomba di Achille Fazzari a Copanello e poi con una lettura di versi al Circolo di Cultura. A seguito dell’uccisione dell’arciduca d’Austria a Sarajevo, l’Italia fu piena di moti di piazza, e così pure Catanzaro, dove i moti degenerarono per la intromissione dei nazionalisti che chiedevano la guerra all’Austria. Furono operati alcuni arresti e, fra gli altri ,venne arrestato anche Corrado Alvàro, dimostrante per l’intervento, che dovette passare una notte in camera di sicurezza”. Alvàro rimase a Catanzaro fino al gennaio del 1915, anno in cui partì militare per combattere la Prima guerra mondiale. Anche Cesare Mulè nel volume, “Lo specchio di Corrado Alvàro”, tratteggia la figura di Alvàro che, da giovane, studente liceale a Catanzaro, passeggiava incantato sul corso Vittorio Emanuele, osservando i suoi coetanei vestiti elegantemente, con la paglietta bianca, godendo del lastricato confortevole del corso. Dense d’ incontri furono le serate futuriste a cui partecipava e, mentre studiava con grande profondità, fu notato anche da altri catanzaresi illustri come Bosco, Aromolo, Puccio. Ma la sua più grande scuola fu quella ricevuta da Don Pippo De Nobili, che lo guidò riservandogli addirittura un angolo della biblioteca. L’amministrazione comunale di Catanzaro ha voluto rendere omaggio alla figura di Alvàro con una straordinaria mostra ospitata nel 2006 al Complesso monumentale del San Giovanni ricca di fotografie, documenti e filmati inediti, il cui successo fu attestato da ben quindicimila visitatori. Il 27 gennaio 2007, nei locali del Convitto Nazionale “P. Galluppi” di Catanzaro, è stata, inoltre, affissa una targa commemorativa in onore del grande scrittore calabrese che nel 1913 conseguì la maturità classica presso lo storico edificio, oggi sede del Convitto cittadino, contribuendo con la propria opera a dare lustro al Capoluogo di Regione.