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Alessandro Magno e l'ellenismo L'impero di Alessandro Magno Nel 336 avanti Cristo alla morte dì Fìlippo secondo. salì al trono dì Macedonia il figlio di Alessandro. Abile condottiero, Alessandro unì le forze greche e macedoni e le condusse alla conquista dell'Impero persiano. Alla fine delle sue imprese, egli regnava sul più grande impero fino ad allora conosciuto. L'ìmpero non sopravvisse alla mone di Alessandro, avvenuta nel 323 avanti Cristo. A soli trentatré anni, e si divise in quattro regni: Macedonia. Pergamo, Siria (che comprendeva la maggior parte dell'ex Impero persiano) ed Egitto. Questi regni durarono fino a che caddero sotto il controllo dì Roma. La fine della civiltà della polis. Dal punto di vista politico, la conquista di Alessandro -che fu detto Magno. ossia "il grande" - segnò la fine della civiltà greca basala sulla polis. Il suo impero e i regni che sorsero dopo la sua morte furono monarchie come quella persiana, fondala sul potere assoluto del sovrano. L'individuo perse la qualifica dì cittadino e tornò a essere suddito di un governo sul quale non poteva esercitare nessuna influenza. La diffusione della cultura greca. L'impresa di Alessandro Magno ebbe il merito di diffondere la cultura, la civiltà e la lingua greca in gran parte del mondo antico. Per questo motivo l'epoca compresa tra la morte di Alessandro Magno e la conquista romana viene definita età ellenistica. In alcune delle nuove città fondate da Alessandro o dai sovrani ellenistici - come Alessandria d'Egitto, Antiochia, Pergamo e Seleucia - vennero istituiti ceneri di cultura e di scienza, dove vennero conservate e ulteriormente sviluppate le ricerche degli scienziati e filosofi greci. Infine, il greco divenne la lingua ufficiale di tutti i regni ellenistici.