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PREFAZIONE ... La Piccola Dogmatica Cattolica (PDC) è stata pensata come manuale agevole per studenti di teologia. Appare in formato tascabile, perché vuol essere un vademecum dello studente anche ,su problemi che esigono meditazione. Chi deve cimentarsi da solo con tutti i trattati di teologia dogmatica sa che non è possibile elaborare per ogni trattato le conoscenze che si richiedono per compilare un manuale; questo viene approntato da molti collaboratori, come per es. il Mysterium Salutis. Perciò un testo redatto a modo di compendio deve con il suo criterio selettivo e la sua sistemazione interna evidenziare diversi punti che in un'opera collettiva con molti collaboratori forse non emergono con tanta evidenza. Ci siamo decisi alla pubblicazione di questo piccolo testo perché crediamo che esso è fatto su misura per colmare alcune lacune ancora esistenti. Esso intende offrire una base per ciò che nelle lezioni viene ulteriormente sviluppato e approfondito, e soprattutto per il dialogo teologico, che in teologia dogmatica ha un senso soltanto se ha alle spalle una certa conoscenza del materiale di documentazione. Questo piccolo manuale vorrebbe in particolare puntare l’attenzione su tre momenti che per la dogmatica sembrano oggi significativi". 1. sulla fondazione biblica delle dottrine; per questo i testi biblici sono stati spesso citati alla lettera. Essi devono comunicare non solo le verità dottrinali ma anche lo spirito che le anima; 2. sulla storia delle singole dottrine, perché in questa storia emerge nel modo più semplice la ricchezza di aspetti di un problema e la molteplicità delle possibili risposte umane; 3. sulla sistemazione interna alla dottrina, perché le affermazioni dogmatiche riguardano sempre la parte di un tutto che è di più che la somma delle parti stesse, e perché nell’esposizione delle singole parti deve dunque essere conservato e messo in rilievo anche il tutto. La difficoltà principale della dogmatica consiste in questo: che essa deve sviluppare in una pluralità di proposizioni e lungo almeno sei semestri una realtà e una verità che rappresenta fondamentalmente un unico insieme; questo può infatti emergere nella sua grandezza e profondità soltanto quando noi riusciamo a coglierlo di colpo e con un solo sguardo. Per il resto, ci auguriamo che questo manuale serva a colui che lo adotta non solo come manuale ma anche come raccolta di documenti per la sua riflessione e meditazione teologica; gli serva a tener vive in sé le istanze genuinamente teologiche: apertura per l’irrepetibilità dell’oggetto teologico; sensibilità ai diversi metodi necessari in questo campo, e disponibilità ad adottarli; consapevolezza che la fede deve accedere alla conoscenza, e che da questa conoscenza di fede deve scaturire l’esistere e l’agire; attenzione a integrare lo sforzo teologico del singolo con il lavoro di coloro che già l’hanno esercitato per noi o lo esercitano oggi accanto a noi, e a inserirlo nella grande storia della teologia nella nostra chiesa, e a custodirvelo; infine, coscienza che ogni teologia in quanto riflessione sulla dottrina della chiesa partecipa alla « storicità » di questa chiesa come di ogni singolo teologo. Perciò la teologia ha sempre una faccia credente e una critica, una faccia personale e una ecclesiale. Possa questo manuale, che secondo il suggerimento dei vangeli offre nova et vetera (Mt 13,52), portare un piccolo aiuto alla teologia e ai teologi in questo tempo di grandi rivolgimenti. JOHANN AUER - JOSEPH RATZINGER Sono ormai trascorsi esattamente ventanni da quando, nel ciclo delle mie lezioni, dovetti parlare per la prima volta dell’escatologia. Da allora dovetti affrontare, a regolari riprese e sempre nuovamente, i suoi problemi. L’escatologia è, assieme all’ecclesiologia, il trattato che ho esposto più frequentemente nelle mie lezioni, ed è quindi il primo che oso presentare in forma compiuta al pubblico. La materia mi ha procurato una singolare esperienza: avevo iniziato audacemente con quelle tesi che — allora ancora poco note — si sono imposte oggi quasi ovunque anche nell’ambito cattolico, ossia, avevo tentato di costruire una escatologia « deplatonizzata ». Ma quanto più mi occupavo dei vari quesiti, quanto più mi immergevo nelle fonti, tanto più le antitesi costruite mi si sbriciolavano tra le mani e tanto più mi si rivelava la logica interiore della tradizione ecclesiale. Per cui il presente lavoro, frutto di due decenni, si trova ora posto, più di quanto non lo furono i miei primi tentativi di allora, e nel senso inverso, in opposizione con l’opinione dominante, non per il gusto della contraddizione, ma per necessità, sebbene il nuovo che approfondisce, purifica e chiarifica determini, anche e proprio ora, l’insieme della mia visuale. Essendo la cornice dell’esposizione determinata dalla forma della Piccola Dogmatica Cattolica, dovetti rinunziare a parecchie discussioni dettagliate di per sé desiderabili. Spero, tuttavia, che gli interrogativi essenziali risultino trattati sufficientemente, seppure nel modo che si addice a un manuale. Il manoscritto fu terminato nell’autunno del 1976. Le opere pubblicate successivamente non poterono essere prese in considerazione, tra cui purtroppo resauriente studio sulla escatologia, presentato da Schiiltz - Gross - Schelkle - Breuntng, in: Feiner - Lòhrer, Mysterium Salutis V, 333-890. Tuttavia, come ora vedo, esso non avrebbe provocato un mutamento della mia concezione. Può darsi che sia perfino più istruttivo e più utile che le due esposizioni del tema escano realmente indipendenti e non influenzate Luna dall’altra. Non vorrei congedare questo libro senza esprimere qualche ringraziamento. Ho da ringraziare anzitutto la mia segretaria, signora Elisabeth Anthofer, per la pazienza e la cura che ha dedicato al manoscritto. Un grazie spetta inoltre al signor Josef Zòhrer, che mt rese preziosi servizi nella redazione della bibliografia e che ha assistito alle correzioni. Gli indici devono la loro compilazione a lui e ai miei due assistenti, il dott Stephan Horn e il dott. Siegfried Wiedenhofer. Infine esprimo la mia gratitudine alla casa editrice Pustet, in particolare alla signora Monika Bock, per la cura della pubblicazione. Si dà il caso che il libro sta andando in stampa nel momento in cui, con l’assunzione dell’ufficio episcopale, si conclude per me l’attività dell’inse- gnamento finora svolta Lo dedico quindi con grato ricordo agli ascoltatori degli anni di Regensburg. JOSEPH RATZINGER Pentling, nella festa dell’Ascensione di Cristo, 1977