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Caro Fabio Io credo che in tutti gli incontri con la Pagnini e con te sono stato decisamente chiaro. Anche perché non volevo che si ripetesse la disavventura che mi aveva visto regalare 8000 euro per avere solo l’inserimento del logo in un libro. Mi meraviglia pertanto che ti sei meravigliato della mia richiesta. Una richiesta motivata da un forte mio interesse a realizzare quanto la Pagnini sapeva di dover fare e quanto anche ribadito nella riunione tenuta nel tuo studio. La mia non è affatto una polemica ma la necessità di dare una risposta a una associazione, Le Centenarie, che mi avevano chiesto di avviare una seria valorizzazione delle loro iniziative. Nello specifico avevo promesso che avrebbero avuto per la fine dell’ormai passato anno una guida di scoperta delle 13 pizzerie storiche, intitolata Passeggiando per le pizzerie centenarie. Fai conto che alla Pagnini era stato chiesto (e ribadito nel nostro ultimo incontro) di produrre quanto segue: • un saggio intoduttivo sulla valenza culturale della pizza; • un secondo saggio sulla storia della pizza con testimonianze sulle fonti pittoriche, letterarie e turistiche (guide touring); • schede sulle pizzerie storiche corredate di materiale fotografico raccolto. Tutto materiale che la Pagnini doveva produrre per organizzare una mostra sulle pizzerie a cui si accompagnava la già citata guida. Per la qual cosa ho anche fatto una pessima figura perché a fronte degli incontri che la Pagnini ha avuto con i responsabili delle pizzerie, il sottoscritto non ha potuto giustificare all’associazione delle Centenarie perché fosse scomparsa ma anche perché non avessi prodotto la guida promessa. Comunque, senza fare polemiche, visto che la pandemia ci consente di trovare tante scuse, non avendo ricevuto da voi negli ultimi mesi materiali sulle chiare richieste avanzate, sono stato costretto, per non perdere i finanziamenti, a spostare i fondi in altre iniziative visto che il progetto scadeva con il 31 dicembre. Alla tua prima ultima mail si è riacceso in me l’entusiasmo per una possibile ripresa dell’iniziativa, ma dopo aver visto il materiale sono ricaduto in una profonda delusione, come penso potrai comprendere, non per la bontà del saggio, che non discuto, ma per il semplice fatto di poter realizzare la guida tanto auspicata. Poiché comprendo dalle tue mail che non conviene insistere; poiché il lavoro va ricompensato e poiché non sono l’editor di riviste in cui inserire saggi ma promuovo progetti che devono essere oggetto di verifiche, ti chiedo di farmi avere una fattura o una ricevuta per l’importo complessivo di 500 euro (importo solitamente pagato per un saggio in un libro) a compensazione di quanto realizzato che pagherò io personalmente. Spero che questa mia mail chiarisca a te definitivamente cose che ti sono state forse nascoste ma che mi hanno molto rammaricato avendo assegnato con chiarezza alla Pagnini un compito preciso sul quale mi trovo oggi a dovermi confrontare con difficoltà con un caro amico. Certo se il lavoro si vuole completare, mi dannerò perché venga pagato, ma il tutto, testi e foto, deve essere consegnato al massimo entro la fine del mese corrente.