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Seconda lettera a Timoteo, capitolo 2, verso 2. Le cose che hai udite da me, affidale ad uomini fedeli, i quali siano capaci, d'insegnarle anche ad altri. Tito capitolo 1, versetti 10 e 11. Poiché, vi son molti ribelli, cianciatori e seduttori di menti, ai quali bisogna turar la bocca; uomini che sovvertono le case intere, insegnando cose che non dovrebbero. Gli operai che non hanno i requisiti essenziali di fedeltà, umiltà, sottomissione e ubbidienza, sono operai infedeli, perché non hanno nessuno dei segni che caratterizzano gli uomini ai quali Cristo, ha affidato un incarico. Non ci si deve stupire, specialmente considerando l’influenza che il diavolo ha, sulla mente di quei molti che seguono il principe della podestà dell’aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli. Sono operai fraudolenti, perché, pur essendo impegnati in attività che possono sembrare cristiane, in effetti, stanno lavorando in manifesta disubbidienza. Per quanto potrebbero impegnarsi a cambiare le loro apparenze esteriori, e i loro modi comportamentali, sostanzialmente rimangono quello che sono. Sul momento, si mostrano come operai impegnati in misura uguale ai veri operai. L’operaio fedele, pratica e testimonia l’evangelo che gli è stato affidato, con umiltà e ubbidienza; infatti, l’apostolo Paolo, nella lettera ai Romani, capitolo 12, versetti 4 e 5, dice: Poiché, siccome in un solo corpo abbiamo molte membra, e tutte le membra non hanno un medesimo ufficio, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l'uno dell'altro. Ogni ministerio, ogni ufficio deve sempre mantenersi in unione organica con il corpo di Cristo, che è la Chiesa. L’intera comunità cristiana è un organismo di servizio, un organismo che si edifica con i suoi membri.