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Storia del bor naut. Nel 1974 Herbert Freudenberger, descrive per la prima volta il fenomeno del bor naut definendola come una «condizione fisica ed esaurimento mentale associata ad attività di assistenza sorta come risultato di una cronica esposizione ad un lavoro stressante interpersonale». Nel 1980 Cherniss descrive il burnout come un» processo, costruito in più fasi nel quale è possibile osservare un progressivo cambiamento negativo degli atteggiamenti del comportamento di chi lavora, in risposta a una condizione di stress lavorativo». Secondo lo psicologo, esso deriva dall’insorgere di discrepanze tra le richieste esterne, come ad esempio gli impegni lavorativi ed extra lavorativi, e le risorse personali, quali le soft skills, le motivazioni e gli sforzi. Nel 1984 Brill definisce il bor naut come uno» stato disforico disfunzionale, modulato dalle aspettative individuali e connesso al lavoro in un individuo non sofferente di particolari psicopatologie, che ha un improvviso calo di rendimento lavorativo«. L’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nella decima revisione della classifica internazionale delle malattie, definisce il bor naut come: «uno stato di esaurimento vitale»