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Le fasi della valutazione
. Fase 1. Garantire sicurezza e stabilità. Collegare le esperienze traumatiche passate e attuali con le difficoltà sintomatiche, senza approfondimenti invasivi. Fornire istruzione sugli effetti del trauma senza pregiudizi. Insegnare/rafforzare e sostenere le competenze di base sulle competenze di autoregolazione. (Ford et al., 2005; Courtois et al.,, 2009). Fase 2. Valutare a fondo e con metodi di misura standard replicabili le esperienze traumatiche attuali e le passate, la sintomatologia e la capacità di auto-regolazione. Fornire le informazioni sulle dinamiche "traumageniche" e le alterazioni legate a credenze di base, le strategie di auto-regolazione, le prospettive esistenziali (Herman, 1992) che iniziano come una sana reazione protettiva e difensiva verso il trauma, che successivamente possono trasformarsi in una persistente difficoltà post-traumatica. Fornire un ambiente terapeuticamente sicuro e strutturato. Insegnare / rafforzare le competenze per l'auto-regolazione. (Ford 2005; Courtois e Ford, 2009 ). Fase 3. Monitore le attuali esperienze stressanti o traumatiche, i sintomi, l’autoregolazione, il sostegno sociale, i punti di forza e le risorse di base in modo continuato . (Ford, 2005).