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Quanti di noi riescono davvero a mettere in pratica ciò che hanno appreso? Libri, seminari e corsi di formazione aumentano un sapere che il più delle volte non viene usato per migliorare la nostra realtà. Sempre più spesso, infatti, si dedica molto più tempo all’acquisizione di nuove conoscenze che non alla loro applicazione. Ma non basta sapere le cose! È importante anche metterle in pratica, per rendere concrete le conoscenze e raggiungere così risultati straordinari. ESISTE UNA BELLA DIFFERENZA FRA IL SAPERE E IL SAPER FARE! Perché le persone non mettono in pratica quello che hanno appreso? Vediamo alcune possibili cause: • Sovraccarico di informazioni. È importante decidere su cosa focalizzare la nostra attenzione tra le migliaia di nuove informazioni che riceviamo ogni giorno. Altrimenti il cervello va in confusione e non ricorda! • Filtro negativo. Il pensiero negativo ci spinge a imparare solo una piccola parte e, quindi, a realizzare parzialmente il nostro potenziale. Il pensiero positivo, invece, aiuta a stimolare creatività, spirito di iniziativa e capacità di attingere alle risorse interiori. • Mancanza di follow-up: spesso non scegliamo neanche su cosa vogliamo allenarci, oppure non chiediamo il supporto di qualcuno che ci aiuti, o ancora proviamo ma per un periodo di tempo non sufficiente. Ripetizione, ripetizione, ripetizione! Solo così si creano nuove abitudini. Prova a pensare a quanti contenuti hai ascoltato l’ultima volta che hai partecipato ad un corso. Quanti concetti ti sei portato a casa? Quanti ne hai applicati? IMPARARE PER METTERE IN PRATICA: LE FANTASTICHE 7 Ogni volta che leggi, che partecipi ad un corso di formazione o a un webinar, cerca di seguire queste 7 regole. 1. Ascolta con mente aperta! Non farti condizionare da quello che sai già! Ascolta e pensa a quali potrebbero essere le implicazioni pratiche della nuova conoscenza per il tuo lavoro. 2. Prendi appunti! Secondo gli studi del filosofo tedesco Hermann Ebbinghaus, se non prendi appunti: a. dopo un’ora dimentichi il 50% di quello che hai ascoltato. b. Dopo 24 ore ricordi solo il 50% di quel 50%. c. Dopo una settimana ricordi solo il 5% di quello che hai ascoltato. 3. Appunta le cose che ti colpiscono di più! Ogni persona è diversa. Quindi ognuno di noi riporta concetti diversamente importanti per sé stesso. Nel prendere appunti ricorda sempre che, al di là dei dettagli che ti hanno colpito, il punto fondamentale è: qual è l’oggetto principale del corso che ho seguito? 4. Rileggi! Dopo aver preso appunti, rileggili. Rileggere aiuta a ricordare. 5. Riscrivi gli appunti! Ti consente di appropriarti di quello che hai ascoltato e su cui ti sei concentrato. 6. Quando riscrivi, fai delle associazioni! Pensa a come la nuova conoscenza potrebbe essere utile per te, come la potresti applicare, con chi la potresti condividere. 7. Divulga! Racconta quello che hai imparato. Ti aiuta a metterlo in pratica. Ad esempio, organizza un momento, con chi desideri, per trasferire quanto hai appreso. PRENDERE APPUNTI PER METTERE IN PRATICA Abbiamo visto che prendere appunti è un passaggio essenziale per mettere in pratica quanto si è appreso. Tutti sappiamo prendere appunti, ma qualcuno ti ha mai insegnato come si fa? Vediamo 3 metodi per farlo in modo efficace e memorabile: Outline, Cornell e Mind Map. Ricordati, comunque, che per mettere in pratica ciò che sai, è essenziale rileggere, riscrivere, fare associazioni e divulgare dopo aver preso appunti. IL METODO OUTLINE Crea un foglio Word composto da: • titolo; • punti chiave del contenuto; • un po' di spazio per eventuali sottopunti da aggiungere in una seconda fase di rilettura o riscrittura. IL METODO CORNELL Imposta il foglio degli appunti mettendo: • nella parte sinistra: il titolo e il macro argomento. • nella parte destra: i punti chiave e i sottopunti per ogni macro argomento. Questo metodo sfrutta l’impostazione del cervello abituato a leggere da sinistra a destra. IL METODO MIND MAP • Metti al centro l’argomento principale, ad esempio Mind Mapping. • Disegna i rami che si collegano ad esso. • Disegna ulteriori rami che collegano gli elementi con i punti chiave sottostanti. Su un foglio puoi creare una visione d’insieme completa di una lezione ma senza il dettaglio. Questo ti aiuta a fare delle connessioni e dei collegamenti. QUALE METODO SCEGLIERE? Usa il metodo migliore a seconda della situazione e della tua forma mentis! Ci saranno dei momenti in cui servirà avere un quadro d’insieme, e quindi usare il metodo Mindmap, altri in cui sarà importante avere più dettagli, e quindi usare il metodo Outline o Cornel, altri ancora in cui potrai usare i metodi in modo combinato per avere sia il quadro di insieme, sia i dettagli. SCRIVERE O DIGITARE, QUESTO È IL PROBLEMA! Posso usare il pc per prendere appunti? Certo! Ma vediamo gli effetti collaterali Secondo ricerche delle neuroscienze, è dimostrato che scrivere a mano è un esercizio sequenziale di movimento che attiva le regioni del cervello collegate al pensiero, al linguaggio e alla memoria. Digitare, invece, è una semplice pressione di un tasto e quindi non avviene nessuna attivazione neuronale, visto che non c’è distinzione tra i tasti. La S è uguale alla D. [CONCLUSIONI] Hai preso appunti su quello che hai appena visto? Hai usato un metodo in particolare? Scegli uno dei 3 metodi che hai appena appreso. Metti in pratica quello che sai!