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Misure di intensità (amperr) in corrente continua. Importante: per le misure di intensità di corrente lo strumento deve essere sempre collegato in serie, altrimenti si potrebbe danneggiare. Fatta attenzione a ciò, si inserisce lo spinotto nero (negativo) dei puntali nella boccola contrassegnata con il segno uguale in nero su fondo bianco. L’altro puntale, rosso, (positivo) in una delle boccole contrassegnate anch’esse con le seguenti diciture in nero: 50 micro amperr continua; 500 micro amperr continua; 5 milli amperr continua; 50 milli amperr continua; 500 milli amperr continua; 5 amper continua. Prestare la massima attenzione qualora l’entità dell’intensità da misurare sia dubbia, si dovrà usare sempre la portata massima 5 Amperr per cercare, in qualche modo, di proteggere i componenti del circuito interno dello strumento. A questo punto, come per i procedimenti di misura visti in precedenza, si può spostare il puntale rosso nelle portate più basse. Premendo il pulsante della sensibilità si può raddoppiare la portata in esame. ---------------------------------------------------------------------------------- Misure di intensità (amperr) in corrente alternata. Importante: per le misure di intensità di corrente lo strumento deve essere sempre collegato in serie, altrimenti lo strumento si potrebbe danneggiare. Fatta attenzione a ciò, si inserisce lo spinotto dei puntali nella boccola contrassegnata con il simbolo alternata in rosso su fondo bianco. L’altro puntale in una delle boccole contrassegnate anch’esse con le seguenti diciture in rosso: 250 micro amperr alternata; 2,5 milli amperr alternata; 15 milli amperr alternata; 250 milli amperr alternata; 2,5 amperr alternata. Tutte le letture verranno effettuate sull’arco rosso posto subito sotto lo specchio. Premendo il pulsante della sensibilità si può raddoppiare la portata in esame. ----------------------------------------------------------------------------------- Misure di resistenza. Inserire i puntali, uno nella boccola comune contraddistinta dal simbolo ohm(positivo della batteria interna) e l' altro in una delle boccole delle portate per 1 ; per 10 ; per 100 ; per 1000. Una volta inseriti i puntali è necessario cortocircuitarli per effettuare l’azzeramento dello strumento con la manopola REG, l’ ago dello strumento dovrà trovarsi sullo 0 della scala degli ohm. Questa procedura deve essere effettuata ad ogni cambio portata. ---------------------------------------------------------------------------------- Misure di resistenza per valori di Resistenze bassissimi. Cortocircuitare con un cavallotto il pin ohm e la portata per 1 ed inserire i puntali negli appositi pin contrassegnati dalla scritta lovv ohm. ---------------------------------------------------------------------------------- Prova di diodi e transistor. La misura va effettuata con lo strumento predisposto come per la misura delle resistenze, usando la boccola ohm come positivo, e la boccola di portata per 1 come negativo. In polarizzazione diretta il diodo conduce e verrà indicata una resistenza di basso valore. In polarizzazione inversa il diodo non conduce e verrà indicata una resistenza di valore infinito. ---------------------------------------------------------------------------------- Impiego delle scale. La prima in alto è la scala per la lettura delle misure di resistenza, diodi e transistor. Da notare che lo zero si trova a destra. Subito sotto allo specchio si trova la scala per la lettura delle misure in tensioni e correnti in alternata in rosso. Segue la scala per la lettura delle misure in tensioni e correnti in continua. Più in basso la scala per la lettura delle misure di Resistenze basse indicata con la scritta lovv ohm. ----------------------------------------------------------------------------------- Errore di parallasse. Con l’ausilio dello specchio sotto l’ago, è possibile correggere l’ errore di parallasse, che si realizza quando non si vede l’ immagine riflessa dell’ago nello specchio. Generalità: I voltmetri digitali (Di Vu emme) ed i multimetri digitali (Di emme emme) presentano all’uscita, sotto forma numerica, il risultato di misure rispettivamente di tensione (Di Vu emme) ed anche, di altre grandezze elettriche (Di emme emme), quali tensioni e correnti alternate, resistenza, temperatura, eccetera. In quest’ultimo caso, gli stadi di condizionamento del segnale all’ingresso degli strumenti producono all’uscita una tensione continua proporzionale al valore della grandezza da misurare. Questa tensione viene quindi convertita in forma digitale attraverso un processo di discretizzazione, (campionamento e quantizzazione), in un certo numero di livelli. Il risultato viene codificato e infine presentato sotto forma decimale su un visualizzatore (display), oppure inviato a una uscita digitale di tipo elettrico. Schema di un multimetro: La Figura 1 mostra lo schema dei collegamenti per un multimetro. L’ingresso del multimetro dispone di una serie di morsetti che un commutatore collega, secondo la misura desiderata, con i blocchi di condizionamento del segnale (nei multimetri di basso costo si collegano direttamente al circuito esterno i morsetti interessati). Il tipo di impedenza presente ai morsetti interessati è tale da ridurre al minimo l’influenza sul circuito esterno quando lo strumento viene inserito. Per questo esempio di multimetro sono disponibili in totale 4 morsetti di ingresso. Il morsetto numero 2, indicato con lettera elle (low), costituisce un riferimento, (terra), per misure di tensione e corrente. Se si desidera utilizzare lo strumento come voltmetro, la tensione incognita deve essere applicata fra i morsetti acca e elle (1 e 2 di figura 1), dove il morsetto L viene preso come riferimento. Per le misure di corrente in continua e in alternata sono previsti i morsetti 2, (elle) e 3, (10 Amperr) o 3 primo (100 milli amperr). ---------------------------------------------------------------------------------- Per le misure di resistenza il resistore incognito viene connesso ai morsetti acca e elle. Tanto i voltmetri quanto i multimetri digitali posseggono una serie di automatismi sia di funzionamento sia di indicazioni. • indicazione di polarità (più , meno), • cambio di scala e indicazione con corrispondente posizionamento della virgola e dell’unità di misura in funzione di un conveniente fondo scala, • azzeramento con determinazione e/o compensazione delle tensioni di offset. Misure di tensioni continue ed alternate: Se la grandezza da misurare è una tensione continua, i circuiti di condizionamento da premettere al convertitore hanno solo lo scopo di rendere il valore incognito adatto a essere applicato al successivo blocco di conversione. Si tratta quindi di attenuatori e di amplificatori selezionabili manualmente dall’operatore o automaticamente dallo strumento. Usualmente il campo di tensioni misurabili si estende, a seconda del tipo di strumento, da parecchie centinaia di volt ad alcuni millivolt o microvolt. Inoltre, tale campo è generalmente suddiviso in sottoinsiemi parzialmente sovrapposti, ognuno dei quali è individuato da un valore numerico corrispondente approssimativamente al valore massimo relativo a quel sottoinsieme e spesso indicato con il nome convenzionale di portata. Per i segnali in a.ci. lo schema prevede l’impiego di un convertitore analogico (ACi/DiCi) prima della conversione analogico digitale. In alternativa al convertitore analogico si può avere un sistema con campionatore e quantizzatore. ---------------------------------------------------------------------------------- Misurazione di correnti continue e alternate: Un multimetro è in grado di misurare anche correnti, sia continue, sia alternate. In questo caso lo strumento va inserito nel circuito utilizzando i morsetti uno dei due indicati con A e considerando elle come morsetto di uscita per la corrente. Per eseguire una misurazioni di corrente è necessario predisporre lo strumento agendo sugli opportuni tasti posti sul pannello frontale. La corrente incognita viene fatta passare per una resistenza nota, interna allo strumento ai capi della quale si manifesta una differenza di potenziale che viene misurata: Vu uguale erre per i. Per poter avere portate di corrente significativamente diverse è necessario avere differenti morsetti caratterizzati da resistenze differenti. Grazie alla resistenza nota si è ottenuta una trasduzione della corrente in una tensione e quindi le misure in continua ed in alternata vengono eseguite come visto al paragrafo precedente. ----------------------------------------------------------------------------------