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Altri farmaci in sperimentazione clinica. Anticorpi monoclonali con attività contro componenti del sistema immunitario. Gli alti livelli di citochine pro-infiammatorie (ad esempio di IL-6, di TNF, di IL-1 e di chemochine) e il significato prognostico che hanno gli alti livelli di IL-6 nei pazienti infetti da coronavirus giustificano appieno le strategie terapeutiche volte a limitare la risposta infiammatoria. Per inibire risposte infiammatorie eccessive vengono utilizzati anticorpi monoclonali contro l’IL- 6, contro il recettore dell’IL-6 (tocilizumab), contro l’IL-1 (ad esempio il canakinumab) e un antagonista del recettore dell’IL-1 (anakinra). Baricitinib interferisce con le funzioni del Complemento o si utilizzano inibitori delle vie di segnalazione dei recettori delle citochine (JAK1,2). Anticorpi monoclonali umani diretti contro la proteina Spike, possono in particolari condizioni, facilitare l’ingresso del virus dentro le cellule (fenomeno conosciuto come ADE, Antibody Dependent Enhancement) e causare un danno dei tessuti. Sono necessari ulteriori studi clinici per dimostrare efficacia e sicurezza di questi farmaci verso il virus COVID-19.