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Mascherine medico-chirurgiche Le mascherine medico-chirurgiche sono dei presidi ad uso medico, prodotte in conformità alla norma EN 14683:2019. Sono delle maschere facciali monouso, lisce o pieghettate (alcune hanno la forma di una coppetta), che vengono posizionate su naso e bocca e fissate alla testa con lacci o elastici. Costituiscono un’utile barriera di protezione nella diffusione di agenti patogeni trasmissibili per via area (aerosol e goccioline). In relazione all’efficienza di filtrazione batterica e resistenza respiratoria sono classificate come Tipo I o II e possono essere di 4 tipi: I, IR , II e IIR. Quelle di tipo II (tre strati) e IIR (quattro strati) offrono una maggiore efficienza di filtrazione batterica (≥ 98%) e la IIR è resistente anche agli spruzzi. Quest’ultima tipologia è quella da preferire per il caso del Covid. Nel loro comune utilizzo, hanno la funzione essenziale di proteggere l’interlocutore dalla contaminazione che può provenire dall’emissione di gocce di saliva emesse dall’operatore che indossa la maschera. L’assenza di una specifica capacità di aderire completamente al volto non impedisce, infatti, che un contaminante esterno, quale ad esempio il nuovo coronavirus, possa raggiungere e infettare l’operatore. Per questo le mascherine medico-chirurgiche non sono considerate dei dispositivi di protezione individuale. I dispositivi in deroga Vista l’emergenza sanitaria affrontata dall’Italia e la difficoltà di reperimento sul mercato degli idonei dispositivi di protezione individuale, il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 noto come Decreto “Cura Italia” (convertito in Legge n.27 del 24/4/2020) agli articoli 15 e 16 ha stabilito che, fino al termine dello stato di emergenza, le mascherine chirurgiche sono considerate dei DPI di cui all’art. 74, comma 1 del D.Lgs. 81/2008, per i lavoratori che nello svolgimento della loro attività sono oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di un metro. Lo stesso Decreto Legge stabilisce, inoltre, la produzione in deroga alle vigenti disposizioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale. Un produttore o importatore può immetterli sul mercato dietro l’autocertificazione della loro idoneità (caratteristiche tecniche e rispetto dei requisiti di sicurezza di cui alla normativa vigente) e un istruttoria presso l’Istituto Superiore di Sanità (per le mascherine) o l’INAIL (per i DPI). I due istituti sono tenuti a rispondere entro tre giorni dalla richiesta in modo da confermare o meno gli elementi prodotti nell’autocertificazione e nei certificati del produttore. Superata questa istruttoria i dispositivi possono essere utilizzati come dispositivi in deroga. Come indossare e togliere mascherine 1. Prima di indossare mascherine chirurgiche, eseguire correttamente la procedura di igiene delle mani. 2. Indossare la Mascherina medico-chirurgica a. Posizionare la maschera con cura per coprire bocca e naso e legarla saldamente per ridurre al minimo gli spazi tra il viso e la maschera. 3. Durante l’uso, evitare di toccare direttamente la maschera: maneggiarla utilizzando i lacci e comunque sempre avendo effettuato correttamente la procedura di igiene delle mani e/o con guanti puliti. 4. Rimuovere la maschera evitando di toccare la parte anteriore, ma rimuovendo il laccio o l’elastico dalla nuca. 5. Dopo la rimozione della maschera, o ogni volta che si tocca inavvertitamente una maschera usata, lavare le mani usando un detergente a base di alcool o con acqua e sapone. 6. Scartare le mascherine chirurgiche dopo ogni utilizzo e smaltirle immediatamente dopo la rimozione. Non riutilizzare mai le mascherine medico-chirurgiche (non sono recuperabili nemmeno dopo lavaggio o disinfezione). Come indossare DPI 1. Prima di indossare DPI delle vie respiratore, eseguire correttamente la procedura di igiene delle mani. 2. Indossare il DPI per le vie respiratorie a. Posizionare la maschera con cura per coprire bocca e naso e legarla saldamente per ridurre al minimo gli spazi tra il viso e la maschera (se l’utilizzatore porta la barba, questo potrebbe impedire la perfetta tenuta del DPI e peggiorare il livello di protezione): • posizionare la conchiglia del respiratore sotto il mento con lo stringinaso posizionato verso l’alto; • tirare l’elastico superiore e posizionarlo sulla nuca; • tirare l’elastico inferiore e posizionarlo intorno al collo, sotto le orecchie; • modellare lo stringinaso per conformarlo alla forma del naso premendo le dita su entrambi i lati dello stesso. b. Verificare di aver indossato correttamente la maschera mediante prova di tenuta Per maschere senza valvola: • coprire la parte frontale del respiratore con entrambe le mani facendo attenzione a non spostarlo e a non modificare la tenuta; • espirare con decisione; • se si percepiscono perdite d'aria intorno al naso, rimodellare lo stringinaso fino ad eliminarle e ripetere la prova di tenuta; • se si percepiscono perdite d'aria lungo il bordo di tenuta, riaggiustare gli elastici ai lati della testa fino ad eliminarle. Ripetere la prova di tenuta. Per maschere con valvola: mettere il palmo delle mani (mani pulite e/o guanti puliti) sopra i filtri, inalare e trattenere il respiro per 5/10 secondi; se il facciale si ripiega leggermente verso l’interno, significa che il respiratore e posizionato correttamente. In caso contrario, rimodellare lo stringinaso o riaggiustare gli elastici ai lati della testa fino a ottenere una perfetta tenuta. 4. Durante l’uso, evitare di toccare direttamente la maschera: maneggiarla utilizzando i lacci e comunque sempre avendo effettuato correttamente la procedura di igiene delle mani e/o con guanti puliti. 5. Rimuovere la maschera evitando di toccare la parte anteriore, ma rimuovendo il laccio o l’elastico dalla nuca. 6. Dopo la rimozione della maschera, o ogni volta che si tocca inavvertitamente una maschera usata, lavare le mani usando un detergente a base di alcool o con acqua e sapone. 7. Scartare le maschere monouso dopo ogni utilizzo e smaltirle immediatamente dopo la rimozione. Non riutilizzare mai le maschere monouso (non sono recuperabili nemmeno dopo lavaggio o disinfezione). Durata DPI L’art. 77 del D. Lgs 81/2008 indica che il Datore di Lavoro deve mantenere in efficienza i Dispositivi di Protezione Individuale, assicurandone le condizioni di igiene, mediante manutenzione, riparazione o sostituzione necessaria secondo le indicazioni fornite dal fabbricante. Per i DPI soggetti ad invecchiamento, ovvero tutti quelli che con il passare del tempo possono perdere le loro caratteristiche di performance ottimale, il fabbricante deve dare indicazioni in merito alla messa fuori servizio del DPI. Sul dispositivo sarà quindi presente la data di fabbricazione del DPI, mentre sul libretto d’uso e manutenzione verrà indicata la data ipotetica di messa fuori servizio. Ovviamente la tipologia di uso può determinare una data di scadenza anticipata. La durata di un dispositivo di protezione delle vie respiratorie varia in funzione di vari parametri quali la concentrazione dell’inquinante, l’affanno del soggetto, l’umidità ecc. Le mascherine chirurgiche e i facciali filtranti vengono spesso definiti “monouso” per motivi igienici, ma questo non significa che al loro primo utilizzo questi perdano la loro capacità di trattenere l’inquinante. Per i facciali filtranti è possibile calcolare i tempi massimi di utilizzo in funzione della concentrazione di inquinante; ma nel caso in esame la concentrazione di inquinante è bassissima e teoricamente questi possono essere usati per decine di ore. In questa particolare fase di emergenza l’uso dei dispositivi deve essere ottimizzato per evitare che un consumo sconsiderato le renda irreperibili. Quindi si consiglia di: • Indossare una mascherina chirurgica almeno per un turno di lavoro e sostituirla per motivi igienici. • Indossare il facciale filtrante FFP2 per più turni lavorativi in modo da economizzare sul loro utilizzo. Sostituirlo dopo 15-20 ore di utilizzo verificando di volta in volta le condizioni di pulizia della stessa. Riepilogo In questa sezione abbiamo esaminato i dispositivi di protezione che si possono applicare nel settore della cura della persona per la riduzione del contagio. • Dispositivi di protezione delle mani • Dispositivi di protezione degli occhi e viso • Dispositivi di protezione delle vie respiratorie • Mascherine medico-chirurgiche