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Corso di informazione e formazione COVID-19 E MISURE DI TUTELA DAL CONTAGIO Probabilmente il 2020 sarà ricordato nella storia come l’anno del COVID-19. Alla fine del 2019, una polmonite di causa sconosciuta colpisce decine di abitanti della città di Wuhan in Cina. Agli inizi del 2020 la causa della malattia viene identificata come un nuovo ceppo di coronavirus. La polmonite da coronavirus (COVID-19) si diffonde in tutto il mondo, impatta in modo significativo sia sulla sfera privata che lavorativa di ognuno di noi. In questo corso forniremo una guida per la conoscenza dei coronavirus e la loro trasmissione, gli effetti sulla salute umana e le misure di prevenzione e protezione per la riduzione del rischio, per poter gestire e affrontare l’emergenza, anche nei luoghi di lavoro, innalzando il livello di attenzione e prevenzione in modo da prevenire il contagio e lavorare in sicurezza. Introduzione Cosa sono i coronavirus e il Covid-19 I coronavirus sono una vasta famiglia di virus respiratori responsabili di causare malattie più o meno gravi, che vanno dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS e la SARS. Identificati a metà degli anni ’60, i coronavirus sono chiamati in questo modo per la presenza di protuberanze a forma di corona sulla loro superficie, visibile a microscopio. Nella maggior parte dei casi, i coronavirus sono comuni nelle specie animali, anche se raramente possono evolversi e infettare l’uomo, invadendo e proliferando nelle cellule epiteliali del tratto respiratorio. Nel dicembre 2019 a Wuhan in Cina è stato identificato il nuovo coronavirus, denominato inizialmente dalla World Health Organisation (WHO) o Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) 2019-nCoV. Il SARS-CoV-2 è altamente infettivo e può essere mortale, anche se la sua letalità non è stata ancora definita. SARS-CoV-2 è il nome del nuovo coronavirus, mentre COVID-19 è chiamata la malattia da esso provocata Questo virus è responsabile dell’attuale pandemia e causa la malattia chiamata dal Direttore generale dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l’11 febbraio 2020, COVID-19 in cui “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” significa disease (malattia in inglese) e “19” è l’anno in cui è comparsa, e, tuttavia, così viene comunemente denominato anche il virus. I sintomi dell’influenza da Sars-CoV-2 I principali sintomi del SARS-CoV-2 sono: • Febbre • Tosse secca anche moderata • Mal di gola • Stanchezza • Difficoltà respiratorie • Senso di malessere generalizzato Altri sintomi possono essere congestione nasale, naso che cola, diarrea, mal di testa, confusione. Nei casi più gravi si possono presentare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e in alcuni casi anche la morte. Ci sono, poi, persone che si infettano ma non sviluppano sintomi e rappresentano i cosiddetti asintomatici. La popolazione non possiede alcuna immunità pregressa contro il nuovo coronavirus che può, quindi, colpire tutta la popolazione generale (bambini, adulti e anziani). Sebbene la maggior parte dei casi, circa l’80%, presenti infezioni respiratorie lievi e polmoniti, il restante 20% presenta delle forme di malattia più gravi che possono condurre alla morte. Chi ha più probabilità di sviluppare forme gravi di COVID-19 sono gli anziani e le persone con patologie pre-esistenti (ipertensione arteriosa, problemi cardiaci, diabete, immunodepressi). Approfondimento: I 6 coronavirus Fino a pochi mesi fa erano 6 i tipi di coronavirus conosciuti in grado di infettare le persone: 1. 229E (coronavirus alfa) 2. NL63 (coronavirus alfa) 3. OC43 (coronavirus beta) 4. HKU1 (coronavirus beta) 5. MERS-CoV (coronavirus beta che provoca la MERS) 6. SARS-CoV (coronavirus beta che provoca la SARS) Come si trasmette il virus Il nuovo coronavirus si diffonde da uomo a uomo e, sulla base dei dati al momento disponibili, principalmente attraverso il contatto stretto con una persona infetta. L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera rara o comunque meno probabile la trasmissione da persone infette ma asintomatiche o prima che si sviluppino i sintomi. Il periodo di incubazione, cioè il tempo che intercorre tra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici, attualmente riscontrato per il SARS-CoV-2, varia da 2 a 12 giorni, fino ad un massimo di 14. La via principale di trasmissione risulta essere quella tramite le goccioline respiratorie, tecnicamente droplets, prodotte dagli infetti tossendo, stranutendo o semplicemente parlando. I droplets hanno diametro > 5µm e quindi per dimensione e peso non riescono a rimanere nell’aria ma possono percorrere soltanto piccole distanze. La dinamica della trasmissione avviene attraverso i droplets che, trasmettendo il virus nell’aria, possono entrare in contatto e di conseguenza infettare le persone che si trovano vicino. Tale via di trasmissione richiede, pertanto, un contatto stretto tra sorgente e individuo ricevente. Come si trasmette il virus Il virus può essere trasmesso da uomo a uomo anche tramite: Contatto diretto personale, ad esempio in presenza di cute non integra; Mani. Le particelle contenti il virus si depositano sulla superficie degli oggetti che possono essere toccati. Attraverso il successivo contatto con le mucose degli occhi, naso o bocca, con le mani ancora contaminate, il soggetto può infettarsi. Contaminazione fecale, in rari casi. Permanenza sulle superfici Le informazioni sul tempo di permanenza del virus sulle superfici sono ancora in fase di studio, ma attualmente è stato stimato che il virus possa sopravvivere per alcune ore, mutando in base alla tipologia di materiale contaminato (plastica, acciaio, rame, cartone, ecc.), temperatura e umidità. Gli studi sulle modalità di trasmissione del virus sono ancora in corso. Non si hanno prove, ad esempio, se il virus si possa trasmettere anche attraverso aerosol, cioè sospensioni di piccole particelle di dimensioni < 5µm che rimanendo nell’aria per un certo periodo di tempo, potrebbero trasportare il virus per distanze relativamente lunghe. Normalmente con gli alimenti non si trasmettono coronavirus, ma nella loro manipolazione occorre comunque adottare buone pratiche igieniche ed evitare scambi e contatti ravvicinati tra persone. Diagnosi La diagnosi del coronavirus viene effettuata attraverso il tampone faringeo. La positività del tampone significa aver contratto il virus. Il test consiste nel prelievo, con un bastoncino cotonato, di materiale biologico, cioè di mucosa, presente nelle prime vie respiratorie (la faringe appunto). Dopo essere stato accuratamente sigillato, il campione viene inviato in un laboratorio di microbiologia che amplificando i microrganismi virali individua la positività alla presenza di patogeni. I campioni biologici su cui effettuare la diagnosi devono essere manipolati in accordo alle normative di biocontenimento indicate dall’OMS per evitare i rischi di contaminazione per gli operatori e dell’ambiente. L’indicazione ad eseguire il tampone è posta dal medico in soggetti sintomatici per infezione respiratoria acuta che soddisfino i criteri indicati nella Circolare del Ministero della Salute del 09/03/2020 e secondo le priorità identificate dalla Circolare del Ministero della Salute del 03/04/2020. Questa stabilisce che l’esecuzione del test diagnostico è riservata prioritariamente ai casi clinici con sintomi e ai contatti a rischio familiari e/o residenziali sintomatici, focalizzando l’identificazione dei contatti a rischio nelle 48 ore precedenti all’inizio dei sintomi. L’esecuzione dei test va assicurata agli operatori sanitari e assimilati a maggior rischio, ai pazienti fragili e quelli ospedalizzati. Cura Al momento non esistono cure specifiche e non è ancora disponibile un vaccino, per il quale i tempi di realizzazione possono essere relativamente lunghi, anche più di un anno (12-18 mesi). Pertanto, il trattamento dei pazienti affetti da COVID-19 prevede l’isolamento e tutte le terapie di supporto e sostegno necessarie. L’unico modo per sconfiggere il virus è impedire il diffondersi mediante la quarantena e l’isolamento, seguendo tutte le norme igieniche del caso. Riepilogo • Il virus Sars-COV-2 è il coronavirus che determina la malattia definita come COVID-19 • La malattia ha i sintomi di una influenza e nei casi peggiori porta a una polmonite molto severa • Il virus si trasmette mediante contatti tra persone o con l’interazione con oggetti e superfici contaminati • A oggi la forma migliore di prevenzione consiste nel limitare gli assembramenti e l’interazione tra le persone • La malattia si è diffusa praticamente in tutto il pianeta, riguarda ogni tipo di ambiente dell’organizzazione mondiale della sanità ha definito lo stato di pandemia