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I fenomeni tromboembolici risultano frequenti nei pazienti gravi colpiti dal virus. Dalla dissezione polmonare di pazienti critici affetti da Covid-19 sono state riscontrate occlusione e formazione di microtrombi in piccoli vasi polmonari. Tali fenomeni, che possono interessare anche altri organi diversi dai polmoni, sono indotti dai processi infiammatori tipici delle infezioni virali. Lo stato di ipercoagulabilità che caratterizza i pazienti affetti da infezione virale, come nella malattia da Covid-19, è correlabile, infatti, ad un’eccessiva produzione di trombina e a una riduzione del processo di fibrinolisi causate dalla disfunzione endoteliale indotta dall’infezione in atto. Inoltre, la stessa ipossia, caratterizzante le infezioni da Sars-CoV-2, stimola la trombosi, non solo aumentando la viscosità del sangue, ma anche attraverso un fattore di trascrizione inducibile dall’ipossia. queste sono le indicazioni pubblicate da FADOI ( federazione associazioni dirigenti ospedalieri Internisti ) che ha condiviso il position paper della siset (società italiana di emostasi e trombosi) Uno studio ha recentemente messo in evidenza che le eparine a basso peso molecolare non solo migliorano la disfunzione coagulativa dei pazienti Covid-19, ma risultano anche utili nel mitigare la tempesta citochinica che caratterizza la fase avanzata iper-infiammatoria della malattia Covid-19, inducendo una riduzione dell’IL-6. Ne viene suggerito dunque un potenziale utilizzo non solo preventivo della complicazione di tromboembolismo venoso, ma anche terapeutico. Le proprietà dell’eparina consentirebbero in pazienti affetti da Sars-CoV-2: – a livello polmonare, l’inibizione dell’infiammazione, della formazione di trombi e dello sviluppo di Ards (in quanto l’attivazione del sistema di coagulazione risulta rilevante nella patogenesi di quest’ultima grave complicazione respiratoria) – a livello cardiaco, una riduzione della formazione di trombi coronarici ed intracardiaci, potenziali effetti benefici inibendo lo sviluppo di miocarditi e cardiomiopatie – a livello vascolare, una potenziale riduzione dei processi di ischemia microvascolare e potenziali effetti benefici sulla disfunzione multiorgano. Tre studi clinici sono stati autorizzati dall'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) per il trattamento della malattia Covid-19 Il primo è uno studio multicentrico italiano che valuterà la sicurezza e l'efficacia di un anticoagulante, l'enoxaparina sodica somministrata a diversi dosaggi, nel trattamento di persone con quadro clinico moderato o severo. Il secondo studio clinico autorizzato e' coordinato dall'Università di Parma ed è uno studio multicentrico italiano randomizzato per studiare la sicurezza e l'efficacia del farmaco anti-infiammatorio colchicina, nel trattamento di pazienti con infezione Covid-19 e polmonite, in condizioni stabili Il terzo studio multicentrico italiano è infine coordinato dall'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana: si tratta di uno studio randomizzato, controllato a due bracci di fase 2 «proof of concept» per valutare efficacia, sicurezza e tollerabilità del baricitinib in aggiunta al trattamento usuale nei pazienti con polmonite in Covid. Il baricitinb è un inibitore delle Janus-kinasi 1 e 2 (JAK-1 e -2) autorizzato in Italia per il trattamento dell'artrite reumatoide. Anticorpi terapeutici Gli anticorpi prelevati dal sangue dei pazienti guariti, rappresentano un’opzione terapeutica attualmente in fase di studio. Si calcola che la dose di anticorpi necessaria per il trattamento di un paziente affetto da SARS-CoV-2, necessita del prelievo di anticorpi effettuato da almeno tre pazienti guariti dall’infezione da SARS-CoV-2. dall’inizio della pandemia vi è stata una costante evoluzione sia per quanto riguarda la gestione clinica che per il trattamento farmacologico. Attenzione particolare va data alle possibili interferenze farmacologiche. Il Poster da cui sono state tratte la maggior parte delle diapositive viene costantemente revisionato. Ci sono trial in corso anche sulla ricerca di anticorpi e sulla loro validità nella protezione. E’ una lotta in continuo divenire. In questa diapositiva alcuni siti di facile consultazione per proseguire nell’aggiornamento costante. Non conosciamo il vero motivo per cui questo “Vaso di Pandora” si sia scoperchiato causando un alto tasso di trasmissione e di mortalità. Possiamo però continuare questa battaglia che potremo vincere solo se ognuno di noi, nel suo microcosmo farà la sua parte, anche solo attenendosi alle regole igienico comportamentali, essenziali per evitare la progressione del contagio