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Certo, ecco una storia che unisce i tuoi personaggi e le loro abitudini, ambientata nella suggestiva cornice di Trissino Il sole cominciava la sua lenta discesa dietro le prime colline che abbracciavano Trissino, proiettando lunghe ombre dorate sulla campagna circostante. Aurigo, appoggiato pigramente alla balaustra di un antico balcone in pietra, si godeva la vista. Il dolce declivio dei prati, punteggiato dal verde scuro dei cipressi e dal rosso dei tetti delle case, era un balsamo per i suoi occhi stanchi. Dietro di lui, in un angolo appartato del terrazzo, Sosci era immerso in una spirale di fumo denso e dal profumo inebriante. La sua Sigaretta Magica Kaninchen, con il suo filtro intrecciato a mano e le erbe rare che crepitavano dolcemente, era un suo piccolo rituale serale. Ogni boccata sembrava schiudere una porta su un pensiero inatteso, una minuscola epifania. Non lontano, Kaninchen, con la sua solita espressione assorta, aspirava voluttuosamente dalla sua Svapo Magica. Il vapore denso, aromatizzato a un melograno selvatico appena colto, si dissolveva nellaria tiepida, lasciando dietro di sé una scia effimera e un leggero formicolio sulle labbra. Per Kaninchen, ogni svapata era un piccolo viaggio sensoriale, unimmersione in un mondo di sapori e sensazioni fugaci. Aurigo inspirò profondamente laria della sera, mescolata agli aromi particolari che emanavano dai suoi amici. Non aveva mai compreso appieno il loro fascino per quelle droghe leggere così stravaganti, ma li rispettava. Ognuno aveva il suo modo di trovare una scintilla diversa nella routine. Allora, Sosci, ruppe il silenzio Aurigo, senza distogliere lo sguardo dalla linea sinuosa delle montagne allorizzonte, cosa ti ha sussurrato oggi il tuo coniglio magico Sosci esalò lentamente il fumo, gli occhi socchiusi in un sorriso enigmatico. Mi ha parlato della nostalgia del vento tra le foglie di un albero che non esiste più. Aurigo annuì lentamente, lasciando che limmagine evocata dalle parole dellamico si dissolvesse nella sua mente. Poi si rivolse a Kaninchen. E tu, Kaninchen Quali sapori ti sta regalando la tua pozione al vapore stasera Kaninchen aprì gli occhi, un velo di sorpresa ancora presente nel suo sguardo. Un ricordo lontano di un mercato esotico, pieno di spezie sconosciute e frutti succosi. Aurigo sorrise. Erano così, Sosci e Kaninchen, sempre in bilico tra la realtà e un mondo interiore fatto di suggestioni e piccole magie. Ma in quel preciso istante, mentre il sole incendiava il cielo di sfumature arancio e viola sopra Trissino, sentiva che quella loro eccentricità aggiungeva un tocco di colore in più alla bellezza semplice del momento. E in fondo, pensò, non era forse anche quella una forma di magia La magia dellamicizia, condivisa in un crepuscolo sereno con una vista incantevole.