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Abbaiocco, il Pesce da Lenza Cera una volta Abbaiocco, un pesce che non sapeva nemmeno di essere un pesce. Ogni volta che vedeva una lenza, la sua bocca si apriva come unaspirante star di cinema che non capisce nulla del copione. La lenza che vedeva era sempre più sgarrupata e ridicola, ma lui, poverino, ci abboccava sempre. Il pescatore, che di mestiere faceva il faidate della pesca, non si accontentava mai di esche normali. Oh no, lui lanciava roba talmente assurda che nemmeno il pesce più scemo del mondo ci avrebbe abboccato. Una volta usò la sciorda di una mosca attorcigliata nel fieno come esca. Un’altra volta, per cambiare, provò con un pezzo di formaggio trovato sotto al tallone della vivese. Ovviamente, Abbaiocco abboccò come un babbeo. Poi cera il pollo sputato da Pinuccio al Pianeta Verde, un pezzo di pollo che nessuno avrebbe mai toccato neppure con il palmo di una mano guantata. Ma non per Abbaiocco, che ci si fiondò sopra come se fosse una delizia gourmet.E non finisce qui il pescatore si sbizzarriva con un calzino bagnato, un pezzo di carta stagnola schiacciata e, una volta, persino un mozzicone di sigaretta mezzo mangiato, tanto che Abbaiocco non vedeva lora di mordere, pensando Forse stavolta è diverso. Ma no, il risultato era sempre lo stesso la rete. Alla fine, Abbaiocco capì che il problema non era l’amo, ma che stava abboccando alle cose più insensate e ridicole delluniverso. Ma, come sempre, ci cascò di nuovo.