Read Aloud the Text Content
This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.
Text Content or SSML code:
Il vento tiepido di una tarda primavera accarezzava il viso di Rez, il cui sguardo vagava confuso tra i palazzi color pastello e la folla vociante. Dove... dove siamo chiese, la sorpresa ancora palpabile nella voce. Ilyas gli diede una pacca sulla spalla con un sorriso sornione. Benvenuto a Jesolo, amico esclamò, mentre Kader annuiva con un ghigno complice. Rez li guardò alternativamente, un misto di stupore e leggera irritazione dipinto sul volto. A Jesolo Ma... perché non me lavete detto Volevamo farti una sorpresa rispose Kader, alzando le mani in segno di innocenza. Un po di aria di mare ti farà bene. Mentre i tre si addentravano nella vivace atmosfera della località balneare, Ilyas estrasse il telefono. Ora manca solo lultimo pezzo del puzzle. digitò un numero e attese. Aurigo Ciao Siamo a Jesolo, in piazza Nember. Ci raggiungi qui Perfetto, ti aspettiamo Riagganciò con un sorriso. Poco dopo, una figura alta e slanciata si fece largo tra la folla, un sorriso radioso ad illuminargli il volto. Era Aurigo, arrivato in fretta e furia da Cavallino. I quattro amici si salutarono calorosamente, leccitazione di ritrovarsi palpabile nellaria. Si avvicinarono al molo, da cui si godeva una vista mozzafiato sul mare scintillante. Ilyas prese nuovamente il telefono. Ciar Ehi, vecchio Siamo a Jesolo, al molo di piazza Nember. È un sacco di tempo... Ti andrebbe di raggiungerci qui Un attimo di silenzio teso, poi una risata dallaltro capo. Fantastico Ti aspettiamo Il tempo sembrò volare mentre i quattro chiacchieravano e si godevano la brezza marina. Quando il sole cominciò a calare, tingendo il cielo di sfumature arancioni e rosate, Ilyas propose Andiamo a berci una birra agli scogli a Cavallino Lidea fu accolta con entusiasmo. Salirono in macchina e in pochi minuti si ritrovarono seduti sugli scogli, il suono delle onde che si infrangevano sulla riva a fare da sottofondo alle loro risate e conversazioni animate. La birra fresca e latmosfera rilassata fecero scivolare via ogni tensione. Dovremmo andare a cercare Ciar, propose a un certo punto Aurigo, guardando lora. Aveva detto che ci avrebbe raggiunti in laguna. Si rimisero in macchina, questa volta diretti verso le tranquille acque della laguna. Non ci volle molto per scorgere una figura familiare seduta su una piccola barca ormeggiata vicino alla riva. Era Ciar, con un sorriso sereno ad accoglierli. Ragazzi esclamò, la voce carica di gioia. Si unì al gruppo e insieme si incamminarono verso una meta misteriosa indicata da Ilyas con un sorriso enigmatico. Arrivarono a una strana costruzione, una sorta di cabina in legno isolata. La cabina dellascensore fantasma, annunciò Ilyas con un tono teatrale. Si dice che qui lenergia sia... particolare. Tirò fuori dallo zaino delle lattine colorate. Effervescenze floreali Perfette per loccasione. Stapparono le bevande, il cui profumo dolce e inebriante si mescolò allaria salmastra. Leffetto fu immediato. Una strana euforia li pervase, le parole iniziarono a fluire liberamente, i pensieri a rincorrersi in rime improvvisate. Iniziò Ilyas, con un flow inaspettato che parlava di mare e di amicizia. Kader rispose con una strofa ritmata sulla bellezza della laguna, seguito da Aurigo che intrecciò parole sulla magia di quella notte speciale. Rez, inizialmente spaesato, si lasciò contagiare dallenergia del gruppo e improvvisò rime buffe e autoironiche. Ciar, con la sua voce profonda, chiuse il cerchio con un freestyle che celebrava il loro ritrovarsi, il legame indissolubile che li univa. Sotto il cielo stellato della laguna veneta, tra le risate e le rime improvvisate, i cinque amici si sentivano più uniti che mai, complici di unavventura inaspettata nata da un semplice ti portiamo a Jesolo.