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Il sole di una tipica domenica primaverile accarezzava dolcemente le colline di Montebello Vicentino. Kaninka, con un sorriso radioso, aprì la porta della sua accogliente casa per accogliere i suoi cari amici, Aurigo e Sosci. Laria frizzante profumava di fiori appena sbocciati e della promessa di una giornata rilassante e piena di chiacchiere. Ragazzi, che bello vedervi esclamò Kaninka, abbracciandoli calorosamente uno dopo laltro. Entrate, entrate Ho preparato un pranzetto leggero e per dessert... sorpresa Aurigo, con la sua solita energia contagiosa, si guardò intorno curioso, mentre Sosci, più tranquillo, annuiva con un sorriso gentile. Si accomodarono in cucina, dove unallegra tovaglia a quadretti vestiva il tavolo. Il pranzo trascorse tra risate e racconti, con Kaninka che si assicurava che i suoi ospiti non mancassero di nulla. Finalmente, arrivò il momento tanto atteso del dessert. Kaninka portò trionfalmente un vassoio con tre deliziose tartellette alla frutta. Due spiccavano per il loro invitante letto di fragole rosse e succose, mentre la terza, un po più defilata, sfoggiava spicchi arancioni di mandarino e qualche fetta verde brillante di kiwi. Aurigo, con un guizzo negli occhi, allungò subito la mano verso una delle tartellette con le fragole. Mmmh, che meraviglia Fragole fresche, le mie preferite esclamò, addentandone un pezzetto con evidente soddisfazione. Sosci, con un gesto più misurato, prese laltra tartelletta con le fragole, osservandola con un sorriso compiaciuto. Sembrano squisite, Kaninka. Grazie mille Kaninka, nel frattempo, aveva preso la sua fetta di torta salata e stava sparecchiando alcuni piatti. Solo quando si voltò per prendere la sua tartelletta, si rese conto della sfortunata combinazione rimasta sul vassoio. Il suo sorriso si spense di colpo. Fissò le due tartellette fragolose, ormai dimezzate tra le mani dei suoi amici, e poi abbassò lo sguardo sulla sua, con i mandarini un po aciduli e i kiwi leggermente aspri. Unespressione di incredulità e crescente irritazione si dipinse sul suo volto. Dopo qualche secondo di silenzio carico di sorpresa, Kaninka non riuscì a trattenersi. Con un tono di voce che si fece improvvisamente tagliente, sbottò Ma porca miseria A me la merda Aurigo e Sosci si bloccarono, i loro occhi puntati su Kaninka, le forchette sospese a mezzaria. Un attimo di silenzio gelido calò nella stanza. Ehm... Kaninka, che dici balbettò Aurigo, confuso. Dico che siete due maleducati e ingordi tuonò Kaninka, il suo volto ora contratto dalla rabbia. Siete venuti a casa mia, vi ho offerto il pranzo e il dolce, e voi vi siete presi senza pensarci due volte le tartellette migliori, lasciandomi questa schifezza Indicò con disprezzo la sua tartelletta con mandarino e kiwi. Sosci tentò un approccio più diplomatico. Ma Kaninka, era solo un dolce... non volevamo... Non volevate E allora perché non avete chiesto Perché non avete pensato che magari anche a me sarebbero piaciute le fragole Kaninka si alzò di scatto, il suo sguardo furioso. Basta Mi avete rovinato la domenica. Siete pregati di andarvene. Aurigo e Sosci si guardarono interdetti. Non si aspettavano una reazione così violenta per una questione di dolci. Ma Kaninka, non fare così... provò ancora Aurigo. Ho detto andatevene ripeté Kaninka, indicando la porta con un gesto secco. E la prossima volta, pensate anche agli altri prima di ingozzarvi come lupi Senza aggiungere altro, Kaninka si girò, lasciando i due amici impietriti. Aurigo e Sosci si scambiarono unocchiata sconsolata, posarono le loro mezze tartellette sul tavolo e, in silenzio, si avviarono verso luscita, lasciando Kaninka da sola con la sua merda di dessert e un amaro sapore in bocca, ben peggiore di quello del kiwi. La domenica a Montebello Vicentino si era conclusa nel modo più inaspettato e decisamente sgradevole.