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Questi tre cancelli delimitano il confine fra terre pubbliche e private di Orgosolo. Il cancello centrale permette di accedere a un passaggio usato per la transumanza. Il cancello centrale si apre e si richiude, e così ognuno prosegue nel luogo preposto. Questo tragitto porta a nord, verso Sassari, e a sud-est, verso Arbatax e l’Ogliastra. Anticamente veniva usato dai pastori e dai contadini ,, ed era molto famoso anche tra gli abigeatari. Appena attraversavano questo cancello, entravano nel territorio comunale, perciò era difficile che i padroni riuscissero a ritrovare le loro bestie rubate. Questa zona viene chiamata ‘Fontana fredda’. ,, Più avanti vi è ‘S’Al’opasa‘ che rientra in paese, e noi continuiamo a seguire la transumanza a ‘Co’orvore‘. Le mie pecore, quando si trovano nel territorio comunale, percorrono dieci chilometri al giorno. Memorizzano i posti. A una certa ora sono in un determinato posto, all’ora della mungitura si fanno trovare già pronte. Hanno il passo delle femmine del muflone. Sembra che abbiano un pilota automatico: vanno e ritornano, e non mi creano nessun problema. Ora, come entrano nel terreno privato, potrebbero sconfinare nelle vigne e negli orti vicini. E poi c’è anche il problema degli incendi, per cui è necessario stare in allerta. Invece, nelle terre pubbliche non abbiamo il problema degli incendi, perché c’è tanto bestiame che pascola il terreno e mangia l’erba, quindi l’incendio non si propaga. Proporrei una legge per far pascolare il bestiame nei terreni incolti, ricchi di foraggio. Ci sono tanti animali che hanno poco pascolo. Portandoli in quei terreni li terrebbero naturalmente puliti. Un mio zio è stato capraro per tutta la vita, e vedeva le cose solo dal punto di vista del pascolo. Non concepiva il vigneto, perché riteneva fosse un lavoro da schiavi. Lui diceva che il lavoro ideale era quello del capraro, perché era un lavoro salutare. E infatti, è morto a 97 anni. Magari non prendeva tutto questo sole che c’è oggi…