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PROLOGO Anno Solare 2190, la terra non è più un posto sicuro. Forse non lo è mai stato. Sono passati ventitré anni da quando loro, i senzienti, hanno lasciato definitivamente il pianeta terra. Circa cinquant’anni prima di quel fatidico giorno, l’umanità si accorse in maniera tardiva ed inequivocabile che il pianeta, lo stesso in cui era nata ed in cui aveva prosperato per millenni, era ormai arrivato al collasso. Avidità e poca lungimiranza avevano preso il sopravvento, non c’era più tempo per correre ai ripari. Quando la tempesta solare N23K, la più grande mai registrata nella storia dall’uomo colpì la terra, fu l’inizio della decadenza. Da lì a poco l’escalation fu rapida ed inesorabile. All’arrivo della minaccia la maggior parte dei sistemi di comunicazione cessò di funzionare, l’industria e l’economia si paralizzarono facendo si che miseria e fame gravassero su gran parte della popolazione mondiale. Le estreme condizioni sociali sconvolsero un sistema incapace di reagire ad un emergenza globale di tale portata. L’anarchia, alimentata da un tasso di criminalità senza precedenti, divenne l’ennesima piaga inflitta sulla pelle di un intera civiltà, mossa ormai soltanto da un mero istinto di sopravvivenza. In un clima di totale instabilità, uno dopo l’altro, i governi persero il controllo dei propri territori, contribuendo al crollo di quel fragile sistema sociale dilagante in ogni parte del pianeta. L’imponderabile evolversi degli eventi del cosmo aveva svelato il proprio lato oscuro, imponendo un drastico cambio di direzione verso chi, ponendosi verso il proprio mondo nel modo più esasperante, aveva creduto di poter gestire impunemente ogni aspetto del proprio destino. In una realtà che l’uomo continuava egoisticamente a chiamare casa, troppe parole erano rimaste negli anni, prive delle fondamentali azioni in grado di dare una svolta ad una deriva da troppo tempo intrapresa. Le scelte sbagliate, nel tempo, avevano portato all’inevitabile caduta dei fragili ideali in grado di mantenere saldo il raziocinio umano, lasciando così lentamente spazio ad un ingovernabile follia sociale. Le devastanti conseguenze derivanti dal raro brillamento solare e le successive tempeste geotermiche che sferzarono la superficie terrestre, indebolirono le difese naturali del pianeta, di conseguenza il riscaldamento globale e l’ equilibrio climatico giunsero al punto di non ritorno. Da quel momento in poi nulla fu più lo stesso. Solo allora qualcuno iniziò a pensare concretamente ad una soluzione estrema, un tentativo drastico, fino a quel momento ritenuto lontano, quasi irraggiungibile, ma che forse rappresentava l’unica possibilità di salvezza dall’estinzione per l’intera razza umana. Circa un secolo prima, nella primavera del 2117, il Governo mondiale, a quei tempi suddiviso in aree che ne delimitavano le circoscrizioni burocratiche a livello continentale, divulgava la ormai scientificamente provata esistenza di un nuovo stato evolutivo della specie umana, che da millenni progrediva celata nell’ombra, in un’ascesa giunta ormai al suo stadio finale, i senzienti. L’evoluzione aveva dato a questi figli del progresso biologico specifiche differenze genetiche rispetto all’Homo Sapiens, in grado di sviluppare capacità e tratti che nessun altro essere vivente prima di allora era riuscito ad ottenere. L’avvicendamento naturale ed evolutivo era appena avvenuto ma ancora nessuno poteva rendersene conto. Inizialmente, nel processo di assimilazione concettuale e culturale di questa nuova realtà, tutto venne gestito senza che le differenze potessero creare in qualche modo divisioni razziali o discriminazioni sociali. La natura aveva sparso nel corso delle generazioni il suo seme genetico in modo casuale, indistintamente dai ceti sociali della società terrestre. L’individuazione di un nuovo senziente, neonato o adulto che fosse, le cui capacità, verificate da test riconosciuti a livello globale, sembrava poter essere assimilato in modo naturale e pacifico. Ma col tempo tutto ciò sembrò essere destinato a diventare soltanto un lontano ricordo. Dopo le conseguenze scaturite dalla tragica tempesta solare che cambiò il corso della storia, gli alti organi del Governo mondiale, nel momento iniziale della crisi, indissero un censimento a livello globale allo scopo di classificare in modo scientifico questi individui all’interno della società umana. Per riuscirci, genetisti e scienziati reclutati da ogni angolo del mondo, entrarono a far parte di un protocollo segreto, celato alle masse, ed ideato al fine di selezionare chiunque in possesso di qualità fisiche, mentali e genetiche in grado di aderire al meschino programma denominato Arca B9. Questo programma segreto, frutto della drammatica situazione, necessitò di una presa di posizione senza precedenti, divenendo la mossa disperata del Governo mondiale per ciò che riguardava la salvaguardia della specie più forte, con maggiore possibilità di sopravvivenza nei confronti della sfida che li attendeva. A discapito del resto dell’umanità, l’obiettivo era quello di creare in un decennio i presupposti per poter abbandonare, assieme ai prescelti il pianeta terra, ormai dato per spacciato dall’involuzione irreversibile nella quale versava. Nonostante l’aggravarsi della situazione globale fosse ormai divenuta insostenibile, nessuno poteva immaginare che un piano così crudele avrebbe potuto celarsi alle spalle di una popolazione già provata dalla disperata realtà, tuttavia, quando le prime informazioni ed i primi sospetti iniziarono a trapelare fra la gente, la situazione iniziò a degenerare, sfuggendo come una scheggia impazzita dalle mani di chi cercava di mantenere fino in fondo occultato il proprio progetto. Da lì a poco, il diabolico piano architettato dagli alti funzionari del Governo mondiale fu lentamente smascherato. Dal momento in cui le notizie iniziarono a fare il giro del globo, la gente comune, sconvolta dalla verità e vedendo svanire il proprio futuro, divenne violenta e inarrestabile. Il grande tradimento, svelato e divulgato da un gruppo di attivisti umanitari sovversivi chiamato Anima, ebbe la capacità di unire uomini e donne in una rivolta planetaria senza precedenti, nel nome del proprio diritto alla sopravvivenza. L’Anima, allo scoppio della rivoluzione si dichiarò immediatamente portavoce della verità a difesa di quella popolazione mondiale esclusa dal segreto piano di salvataggio. Il grave delitto umanitario commesso dalle alte sfere del Governo mondiale, evidenziava le speculazioni riguardanti una divisione genetica che tuttavia altro non era che fumo negli occhi a dispetto di segreti e manovre ancor più loschi e insospettabili. Alla constatazione di queste rivelazioni, il mondo, ormai sull’orlo del baratro, si divise in due fazioni: chi era dentro e chi fuori dal programma. Ai più fortunati era stata data la possibilità di rifarsi una vita e a guardare con speranza ad un futuro migliore, gli altri invece, erano destinati a soccombere ed estinguersi come un numero scelto dalla cabala dell’evoluzione fra le ceneri di un mondo in rovina. La paura e lo sconcerto, uniti all’ instabilità ambientale, politica e sociale, tramutarono in poco tempo, proteste e ribellioni, in una guerra civile a livello globale, come mai se ne erano viste prima. Da una parte il Governo mondiale e il suo esercito, guidato da politici corrotti e frange appartenenti a società segrete formate per lo più da individui appartenenti alla nuova casta senziente, dall’altra, il resto dell’umanità; i destinati, civili di diversa estrazione sociale e gente comune proveniente da ogni parte del globo, esclusi da un piano meschino che avrebbe dovuto, come da programma, provare a mantenere in vita soltanto i prescelti dall’evoluzione, quelli cioè con maggiori possibilità di sopravvivenza lontani dal pianeta natio, alla scoperta di un nuovo mondo. Fu così che, messi alle corde, milioni di persone provenienti da ogni parte della terra si unirono alla forza rivoluzionaria sovversiva portata avanti dagli attivisti dell’Anima. Questa divenne in poco tempo un’organizzazione paramilitare ribelle, avente lo scopo di guidare il tentativo dei destinati, ad una feroce presa di posizione a scapito del potere centrale, reo di continuare a portare avanti i preparativi del piano nonostante la terribile situazione di un mondo finito già in quella che era pronta a passare alla storia come la Guerra della Sopravvivenza. Quelli che seguirono furono dieci anni di miseria e guerre che sconvolsero definitivamente il mondo, catapultato di colpo in un incubo per centinaia di anni miracolosamente evitato. Una realtà post-nucleare frutto della follia umana sprofondata in un baratro di incomprensione, paura e distruzione. La ricerca di un luogo lontano dalla desolazione divenne l’unico scopo quotidiano per centinaia di milioni di persone in fuga dalla guerra e dalle condizioni ambientali estreme che stavano rapidamente tramutando la terra in un inferno. Millenni di civiltà spazzati via nel nome di una corsa alla sopravvivenza, figlia della paura, dell’inevitabile. Quelle che si scrissero successivamente furono le ultime tragiche pagine della storia dell’umanità nel proprio pianeta di appartenenza, prima che questo diventasse soltanto un lontano