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1 - David Ausubel e l’apprendimento significativo La struttura cognitiva. Davide Ausubel (Nato a New York il 25 ottobre 1918, morto a New York il 9 luglio 2008) è stato uno psicologo statunitense che ha dato importanti contributi nei campi della psicologia dell’educazione, delle scienze cognitive e della didattica delle discipline scientifiche. Viene infatti ricordato sia per la sua teoria sullo sviluppo della personalità, sia per la sua psicologia dell’apprendimento scolastico. Il suo interesse principale è stato quello di capire come gli studenti apprendono per adattare le strategie di insegnamento e per supportare, conseguentemente, il lavoro dei docenti. Il concetto chiave su cui si basa l’insegnamento di Ausubel è la struttura cognitiva, intesa come la somma di tutte le conoscenze acquisite, nonché delle relazioni tra i fatti, i concetti e i principi che compongono tale conoscenza. L’apprendimento. Ausubel parte dall’idea piagetiana di apprendimento inteso come processo complesso di assimilazione e accomodamento. Si oppone alle teorie comportamentiste perché il binomio stimolo-risposta produce un apprendimento solo meccanico che, a livello scolastico, non è sufficiente per migliorare la qualità dello sviluppo cognitivo degli allievi: gli aspetti cognitivi che producono significato sono complessi ed articolati. Un processo di apprendimento efficace deve tenere nella giusta considerazione la dimensione sia cognitiva sia emotiva: la persona che apprende deve avvertire l’ambiente come protettivo, lo spazio come luogo privilegiato per la condivisione di esperienze. Sappiamo che le sensazioni positive, di coinvolgimento, soddisfazione e realizzazione rafforzano l’autostima e il senso di efficacia. Oggi diremmo che l’apprendimento è un processo attraverso il quale vengono acquisite nuove conoscenze, abilità e competenze, su cui influiscono diversi aspetti: strategie cognitive e stili personali, esperienze individuali e collettive, informazioni provenienti dalla realtà esterna, modelli e teorie, scuole e agenzie educative. Dall’apprendimento meccanico all’apprendimento significativo. In effetti, negli anni ‘60 in America le scuole di pensiero, che avevano influito anche sulle scelte istituzionali dei sistemi d’istruzione, erano quelle comportamentiste, basate prevalentemente sull’apprendimento meccanico. Gli studi successivi avevano però evidenziato alcuni problemi legati proprio all’efficacia di tale sistema. Gli psicologi cognitivisti, affrontando il problema dell’apprendimento meccanico, avevano messo in evidenza alcuni principi che oggi fanno parte della cultura scolastica diffusa: - la mente non è un magazzino nel quale si accumulano nozioni e informazioni ma è una struttura elaborata e connessa; - la conoscenza non è solo fatta di concetti ma anche di relazioni; - memorizzare non significa accumulare ma collegare, nel “magazzino” a lungo termine, nuove conoscenze, dopo un processo di riconoscimento, selezione e sintesi; - visualizzare i concetti e le reciproche relazioni favorisce la loro comprensione e quindi la loro memorizzazione. Anche, da queste considerazioni, i cognitivisti rilanciano la ricerca metodologica e didattica studiando nuove teorie e nuovi modelli di apprendimento. Analizzando i processi che sottendono la “memoria”, viene via via enucleata e definita la teoria dell’apprendimento “significativo”. Teoria dell’apprendimento per assimilazione. Il modello cognitivista dell’apprendimento significativo è fondato sulla ricerca e sulla costruzione di capacità di rielaborazione personale delle conoscenze da parte di chi apprende. L’apprendimento significativo permette agli studenti: - di apprendere e sviluppare capacità di problem solving, di pensiero critico, di metariflessione; - di diventare strategici attraverso lo sviluppo di competenze di natura metacognitiva (imparare ad apprendere), relazionale (sapere lavorare in gruppo) o attitudinale (autonomia e creatività). Questi concetti, su cui si basano le attuali strategie di apprendimento-insegnamento, hanno una fondazione teorica negli studi di Ausubel secondo cui l’apprendimento cognitivo è la conseguenza dell’interazione tra pensiero, sentimenti, azioni ed emozioni. Sono soprattutto le emozioni che influiscono nei processi di costruzione della conoscenza. La teoria di Ausubel prende il nome di teoria dell’apprendimento per assimilazione secondo cui le informazioni acquisite in modo significativo possono essere meglio ricordate se vengono collegate a quelle già presenti nella struttura cognitiva della persona. Ricezione e scoperta. Secondo Ausubel l’apprendimento si articola su due stadi: il primo consiste nel modo in cui l’informazione perviene al discente, si riferisce, cioè, ai canali utilizzati; il secondo consiste nella maniera in cui il discente la incorpora nella sua struttura cognitiva preesistente. Nel primo stadio, cioè quello relativo ai canali utilizzati, l’informazione arriva al discente attraverso due modalità: - per ricezione, se l’informazione è data da altri e lo studente deve solo immagazzinarla; - per scoperta, quando l’informazione è frutto di una scoperta autonoma del soggetto. Anche riguardo al secondo stadio, quello relativo alle modalità di assimilazione dell’informazione acquisita, si distinguono due forme contrapposte di apprendimento: - in maniera meccanica, ovvero giustapponendo il nuovo contenuto al vecchio. La nuova acquisizione non trova alcun collegamento con la struttura cognitiva, viene assimilata isolatamente, con l’inevitabile conseguenza di dover ricorrere a procedimenti meramente ripetitivi per memorizzarla; - in maniera significativa, cioè innestando le nuove conoscenze sulle pregresse. La nuova acquisizione viene efficacemente collegata con l’insieme delle strutture di conoscenza già in possesso dell’individuo, eventualmente procedendo ad una loro più articolata riorganizzazione; la nuova acquisizione si integra in tal modo nella sua struttura cognitiva. Un esempio di apprendimento meccanico sono gli esercizi stimolo-risposta, in cui due significati sono associati in maniera arbitraria e la richiesta è di imparare a memoria tale associazione. Al contrario, nell’apprendimento significativo il nuovo contenuto simbolico, attraverso un’operazione di “sussunzione”, si collega in maniera non arbitraria e soggettiva a immagini, simboli, concetti, affermazioni già esistenti nella struttura cognitiva del soggetto. I due elementi di ciascuna dimensione vanno intesi come poli estremi di un continuum ricco di sfumature e di gradazioni diverse. Quattro modelli di apprendimento. L’intersecazione delle due diverse dimensioni analizzate da Ausubel dà luogo ad una matrice a 2 entrate, nella quale sono contemplati 4 tipi di apprendimento.