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Dedichiamo, in questa sezione, un piccolo approfondimento anche al rentri o Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti. Questo strumento consentirà una tracciabilità dei rifiuti completamente digitalizzata e sarà realizzato e gestito direttamente dal Ministero della Transizione Ecologica, nel rispetto delle disposizioni contenute nel regolamento ue numero 679 del 2016, utilizzando la piattaforma telematica dell'Albo nazionale gestori ambientali connessa con la rete telematica delle camere di commercio. Il registro elettronico nazionale è istituito con l’articolo 6 del Decreto legge 14 dicembre 2018 numero 135 ed includerà la gestione digitalizzata del Registro di carico e scarico, dei Formulari di identificazione dei rifiuti e del mood. Il sistema di tracciabilità dei rifiuti è descritto nell’articolo 188 bis del testo unico ambientale, che disciplina la sua digitalizzazione ed articolazione. In particolare, prevede la presenza di due sezioni. La prima è una sezione anagrafica che comprende i dati dei soggetti iscritti e le informazioni relative alle specifiche autorizzazioni rilasciate agli stessi per l'esercizio di attività inerenti alla gestione dei rifiuti. La seconda è una sezione di tracciabilità, comprensiva dei dati ambientali relativi agli adempimenti di cui agli articoli 190 e 193, relativi al registro di carico e scarico ed al trasporto dei rifiuti, compreso il formulario di identificazione, e i dati afferenti ai percorsi dei mezzi di trasporto nei casi stabiliti dal decreto. In passato, un tentativo di modernizzazione delle modalità di tracciabilità dei rifiuti era stato operato con la Legge 296 del 2006, che disponeva l’implementazione di un sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti, in funzione della sicurezza nazionale. Quest’ultimo era stato ideato soprattutto in relazione all’esigenza di prevenzione e repressione dei gravi fenomeni di criminalità organizzata nell’ambito dello smaltimento illegale dei rifiuti. Tale sistema era noto come sistri, acronimo di sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Lo stesso venne attuato con il decreto ministeriale 17 dicembre 2009, pubblicato il 13 gennaio 2010, ed entrato in vigore il giorno successivo, ed è proprio l’articolo 6 del Decreto legge 14 dicembre 2018 numero 135, a sancirne la definitiva chiusura.