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I protagonisti principali di questa storia sono Arcadia, bambina di 8 anni e Peter, ragazzino di 11 anni. I personaggi secondari sono: un essere misterioso che fa accadere tutti gli eventi nell’universo, un gatto siamese, un vecchio che pensa di essere un rabdomante, una signora molto intuitiva ma anche molto distratta, una farfalla che non sa se sta sognando di essere una ballerina oppure se è una ballerina che sta sognando di essere una farfalla. Altri personaggi minori e di contorno saranno inseriti in ciascun capitolo, un paio resteranno sempre lungo tutti i capitoli, ma senza avere una voce particolare quasi fossero testimoni silenziosi degli eventi. Tra questi personaggi minori ci saranno non solo umani ma anche animali piante, fiori e oggetti. Gli elementi ed eventi che scandiscono i momenti importanti della storia sono: i venti che spirano da nord, da est, da sud da ovest; una gallina che lascia un uovo misterioso nel pollaio dove c’è la casa di Arcadia; un pozzo che contiene un’acqua che fa dimenticare le cose; un albero di Ginkgo biloba. Ogni capitolo della storia è scandito da uno dei nomi comuni associati a ciascuno dei punti cardinali e intermedi nella rosa dei venti: Nord (N) Tramontana (Nord-Nordest, NNE) Grecale (Nordest, NE) Levante (Est-Nordest, ENE) Scirocco (Est, E) Sirocco (Est-Sudest, ESE) Ostro (Sudest, SE) Libeccio (Sud-Sudest, SSE) Mezzogiorno o Austro (Sud, S) Levante o Ostro Scirocco (Sud-Sudovest, SSW) Ponente (Sudovest, SW) Libeccio o Garbino (Ovest-Sudovest, WSW) Maestrale (Ovest, W) Tramontana o Maestrale Grecale (Ovest-Nordovest, WNW) Maestrale o Ponente (Nordovest, NW) Tramontana o Grecale Maestrale (Nord-Nordovest, NNW) Arcadia percorrerà un cammino accompagnato dalla rosa dei venti da 1 a 8, Peter un cammino accompagnato dalla rosa dei venti da 16 a 8. All’inizio della storia si racconta della nascita di Arcadia: è nata in un giorno d’estate assolato, caldissimo ma secco e senza un filo di vento. Solo al momento della sua nascita succede un fatto mai avvenuto prima: arrivano contemporaneamente da tutte le direzioni i venti della rosa dei venti, in uno stranissimo vortice che raccoglie ogni cosa intorno. Nel momento in cui Arcadia esce, con i piedi anziché con la testa, dall’utero di sua madre, i venti cessano di colpo di soffiare. Dal vortice uscirà una gallina variopinta che fuggirà schiamazzando verso il pollaio nel cortile interno della casa in cui è nata Arcadia, e nell’andare verso il pollaio perderà una piuma nera. Tutti si aspettano che Arcadia, una volta nata, si metta a piangere, invece lei ride guardando la sua levatrice dritta negli occhi. Ha gli occhi nerissimi e dei capelli altrettanto neri e lucidi, già molto folti. Nel momento in cui si sente la sua risata, per qualche misteriosa ragione la piuma nera persa dalla gallina si solleva da terra e comincia a viaggiare, senza che ci sia apparentemente del vento a trasportarla. Passano 8 anni e in un posto molto distante da quello in cui vive Arcadia, un giorno grigio e freddo di novembre, incontriamo Peter, ragazzino di 11 anni, che ancora assonnato si reca al pozzo vicino a casa, situato al centro del piccolo paesino in cui vive, per prendere l’acqua. Mentre si avvicina al pozzo e siede sul bordo per calare il secchio, tutti i venti immaginabili, come accadde alla nascita di Arcadia, si muovono nella sua direzione, trasportando di tutto. All’improvviso si fermano e Peter, che nel frattempo aveva chiuso gli occhi per difendersi dalla loro furia, incuriosito dall’improvviso silenzio che si è venuto a creare li riapre e nota che una piuma nera, lentamente, sta cadendo dall’alto sulla sua testa. Distratto a guardare il percorso della piuma, cade dritto dentro il pozzo insieme al secchio che stava per calare. Quando Arcadia compie 8 anni entra nel pollaio in cerca delle uova che lasciano le galline e si accorge di una strana luce provenire dall’interno del pollaio. Si avvicina e vede un uovo nerissimo, di un nero ancora più nero dei suoi occhi e dei suoi capelli. Quando lo prende in mano tutti gli eventi del mondo e dell’universo accaduti fino a quel momento le si presentano alla mente, e la sensazione è così intensa che sviene. Al suo risveglio, mentre tutti nella casa e nel piccolo paese la stanno cercando - non l’hanno vista nel pollaio perché affondata in un soffice cumulo di fieno - ha il dono, ma anche la condanna, di avere una memoria totale di tutte le cose del mondo. C’è dentro di lei una voce remota e lontana che le dice che si deve incamminare alla ricerca di Peter, l’unica persona di cui non sa nulla. Quando Peter cade nel pozzo è il giorno del suo 11esimo compleanno, un giorno freddo di gennaio. È un ragazzino alto e dinoccolato, dai capelli ramati e la pelle candida, con occhi cangianti chiarissimi che virano dal verde all’azzurro al grigio. Quando la piuma lo sfiora e cade nell’acqua del pozzo, perde la memoria e non sa più chi sia né come si chiami. Sente però dentro di sé una voce, la stessa che ha parlato ad Arcadia, che gli intima di camminare e di andare alla ricerca di Arcadia. Esce dal pozzo e si mette in cammino. Come prosegue la storia: il cammino di Arcadia e Peter avviene seguendo ciascuno il suo pezzo della rosa dei venti, fino a che non si incontreranno nel punto 8. Libeccio (Sud-Sudest, SSE). In ciascuna tappa vivranno avventure di vario tipo: alcune buffe, altre tristi, altre ancora avventurose e altre molto ordinarie. Ciascuna tappa è contraddistinta dal suo vento, che innesca l’avventura del capitolo. Il personaggio dell’essere misterioso che fa accadere tutti gli eventi nell’universo sarà incontrato da entrambi solo nel punto 8. Libeccio (Sud-Sudest, SSE), che sarà il capitolo finale della storia. Gli altri personaggi secondari saranno incontrati durante il percorso di ciascuno dei due; Peter incontrerà la farfalla-ballerina e la signora molto distratta ma molto intuitiva, Arcadia il gatto siamese e il vecchio che crede di essere un rabdomante. Li accompagneranno lungo il loro percorso fino alla loro penultima tappa, prima che si incontrino nel punto 8. Libeccio (Sud-Sudest, SSE). Tra i personaggi minori che si inseriranno nelle loro avventure ci saranno esseri umani di età, genere e mestieri diversi, sia di indole e aspetto ordinario che stravaganti, allegri, tristi, iracondi, depressi, pigri e iperattivi. Incontreranno felci, funghi dalle strane proprietà, fiori dai profumi strani, piante da frutto e alberi altissimi; avranno anche a che fare con degli oggetti che in un qualche modo li aiuteranno a districarsi nelle varie avventure che vivranno durante il loro cammino, come un paio di scarpe spaiate, un vecchio orologio, una papera di peluche, una ciotola, una damigiana in cui è cresciuto un piccolo erbario, una lavatrice dagli strani poteri, una scala che non si capisce bene dove porti, uno specchio che riflette non in modo speculare come fanno di solito gli specchi, un fischietto, una vecchia fotografia che ogni tanto fa vedere l’immagine fotografata ma che a seconda della luce cambia soggetto, una bottiglia di plastica tutta ammaccata, un calendario che ha i giorni e i mesi disposti in ordina casuale, un calzino a righe, un anello. La storia si conclude con Arcadia e Peter che incontrano l’essere misterioso che fa accadere tutti gli eventi nell’universo. Non sanno di avere camminato per ben 10 anni, ed entrambi pensano di essere ancora una bambina di 8 anni e un ragazzino di 11 anni. Inconsapevolmente, mano a mano che si avvicinano all’ultima tappa, Arcadia aiuta Peter a ricordare, e Peter aiuta Arcadia a dimenticare, e questo avviene grazie a qualche cosa che di lei arriva a Peter tramite il suo pezzo di percorso lunga la rosa dei venti, e viceversa grazie qualcosa di Peter che arriva a lei tramite il suo pezzo di percorso della rosa dei venti. Ogni volta, a conclusione dell’avventura che ciascuno dei due vivrà singolarmente, il vento di ciascuna tappa dell’avventura di Peter trasporterà qualcosa verso Arcadia e viceversa, ad ogni tappa del percorso di Arcadia ci sarà un vento che trasporterà qualcosa di lei a lui. Quando si incontreranno nell’ultima tappa e faranno conoscenza con l’essere misterioso che fa accadere tutti gli eventi dell’universo è buio fitto, talmente nero che anche la luce delle stelle pare essere inghiottita da quel buio. Soltanto l’essere misterioso pare emanare una sorta di luce fioca, che impedisce loro di vedersi. Al termine del colloquio cadranno entrambi profondamente addormentati, distesi con le teste che si toccano e il resto del corpo steso all’opposto l’una dell’altro, come a creare una linea dritta. Quando si sveglieranno il giorno dopo, con il sole che si sta alzando, si vedranno e si riconosceranno: Arcadia ormai è una giovane ragazza di 18 anni, e Peter un giovanotto di 21 anni.