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Adesso parliamo in sé del fatto: non c'è assolutamente nessuna prova che la CIA abbia avuto contatti con Oswald, direttamente o indirettamente, nei giorni o nei mesi prima dell'attentato. Ci fu un solo caso in cui Oswald interagì con un agente, e fu anni prima in Unione Sovietica. Non esiste nessun'altra relazione tra la CIA e Oswald che sia stata provata con certezza, e quasi mai è citata se non come preludio di altri fantomatici incontri perché pensare che già da allora possano aver pianificato l'assassinio risulta poco credibile anche alla maggior parte dei complottisti stessi. In genere quando si cita questo fatto lo si fa solo come introduzione all'indagine di Gaetan Fonzi, che sostenne di fronte alla commissione che Oswald incontrò un uomo chiamato Maurice Bishop due o tre mesi prima dell'attentato, che Fonzi identifica come l'agente David Altee Phillips. Il problema è che il suo principale testimone, Antonio Veciana, un esule cubano che fu tra i fondatori di Alpha 66, uno dei più noti gruppi anticastristi, non solo non aveva alcuna prova di ciò che affermava, ma lo stesso Veciana negò che il suo agente di collegamento fosse Phillips. Anche tutte le altre testimonianze come quella di Sturgis o di Hunt paiono poco credibili: per fare un esempio, la vedova di Hunt afferma che i figli hanno usato la demenza senile del marito per fargli confessare quello che volevano e poterci scrivere un libro. Devo dire che inizialmente volevo affrontare le varie sfaccettature, ma mi sono reso conto che erano troppe. Ho anche contattato Diego Verdegiglio che probabilmente è il massimo esperto del caso Kennedy presente in Italia. Non ci ha girato tanto intorno, mi ha detto chiaramente che per fare ogni singola sfumatura anche riguardante una sola pista mi ci vorrebbero mesi, e lui lo sa bene perché ci lavora da mezzo secolo al caso Kennedy. Ho già speso settimane per questo poco e non posso passare tutto questo tempo per rispondere a un post scritto velocemente da una persona in vacanza e a un tizio testardo come un mulo che si contraddice ogni tre parole e palesemente non sa di cosa sta parlando. Se proprio Mortebianca volesse rispondermi sui dettagli dovrà portare lui le prove dell'affermazione. Prima però dei dettagli deve spiegarmi queste cose, da cui non si può prescindere. Parliamo di un fatto: Oswald era pazzo, e a voglia l'Admin a dire che se si togliessero tutti i pazzi megalomani dalla CIA non rimarrebbe nessuno. Era un caso psichiatrico, considerato dallo stesso KGB inadatto a qualsiasi tipo di azione sotto copertura. Prima di assassinare Kennedy tentò di assassinare un generale e fu solo perché la finestra deviò il colpo che sopravvisse. Quando andò in Messico, per quella famosa storia che ho citato prima, Oswald voleva ottenere un visto per andare a Cuba nella sua distorta idea di diventare un eroe, ma al rifiuto per ottenere un visto estrasse la sua pistola e minacciò i presenti con le lacrime agli occhi. E non era una cosa recente, sia quando era nel corpo dei Marines, sia ancora prima a scuola mostrava segni di squilibrio. E non è solo a priori che affidare una missione delicata a un simile squilibrato è una pessima idea. Quando riuscì a fuggire dal deposito Oswald si mosse completamente a caso, senza avere idea di cosa fare perché non aveva pianificato nulla per dopo l'assassinio. Per dire: esce dal deposito di libri, prende il pullman e va a casa, si prende la sua pistola, esce per tentare di fuggire e al primo poliziotto che lo ferma gli spara, per poi rifugiarsi in un cinema. Ma vi pare veramente che una persona implicata in un complotto per assassinare un presidente si comporterebbe così? Ma ancora di più, vi pare che dei cospiratori lasciassero il loro uomo ad andare in giro senza meta in questo modo? Analizziamo bene come dovrebbero fare quelli della CIA per far andare l'attentato a buon fine. Bisogna scegliere il luogo e il momento per colpire. Alcuni hanno teorizzato che il lavoro lo avesse ottenuto per ottenere un ottima posizione, ma Oswald ottenne il lavoro mesi prima che fosse deciso l'itinerario, e in generale andò a vivere a Dallas ben prima che fosse scelta come tappa del tour presidenziale. L'unico modo sensato è che la CIA abbia fatto in modo che l'itinerario andasse in quella direzione, solo che non era la CIA a deciderlo. Sono stati i Servizi Segreti e le autorità di Dallas. La CIA avrebbe dovuto per forza implicarli nel complotto, e già così emergono due problemi giganteschi: come coinvolgerli e quante persone dovrebbero essere coinvolte? Cosa avrebbe dovuto fare la CIA per fargli fare questo cambio? Avrebbero dovuto corromperli? Minacciarli? Un mix di queste cose? E come fai a corrompere e/o minacciare tutte queste persone senza che trapeli nulla? Come si fa a nascondere che ci sia anche solo stato il contratto? Erano coinvolti sin dall'inizio? Ma a quel punto la cerchia del complotto si allarga a dismisura. Già diverse volte sono emerse delle Gole Profonde in operazioni meno complicate, vedi Snowden. Non solo, poi devi coinvolgere i poliziotti di Dallas. Come fai? Li metti sin da subito in condizione di obbedirti oppure gli dai ordini subito dopo che arrestano Oswald? La seconda è una totale follia, ma ottenendo la loro collaborazione da subito non si spiega perché arrestare Oswald solo per farlo ammazzare. Se li avesse controllati allora l'unica cosa sensata sarebbe stata non farlo trovare e magari assassinarlo in modo discreto. Volevano ottenere un capro espiatorio? Ma allora perché catturarlo? Era armato e la polizia americana è notoriamente con il grilletto facile. Un colpo in testa e una morte dovuta a un conflitto a fuoco. Che senso ha fare quel giro allucinante per farlo assassinare da Ruby? Senza contare, di nuovo, che il numero di persone coinvolte aumenta sempre di più. E poi parliamo dell'assassino di Oswald. Jack Ruby, anche se non ai livelli di Oswald, era anche lui uno che non aveva tutte le rotelle a posto. Viene descritto da tutti, in particolare dalla sorella, come un uomo incapace di mantenere qualsivoglia segreto, che viveva in castelli fatti in aria e che voleva sempre essere al centro dell'attenzione. Inoltre, ancora più di Oswald, non ci sono prove di alcun rapporto tra lui e la CIA, e a differenza di Oswald lui è vissuto ancora per anni in cui poteva rivelare qualunque cosa (e non si può usare la scusa del "silenziavano le sue confessioni" senza risultare ridicoli perché allora non avrebbe avuto alcun senso assassinare lo stesso Oswald). Qualcuno tira fuori la mafia, dicendo che Ruby non sia stato ingaggiato direttamente dalla CIA ma da qualche organizzazione criminale, ma il problema si sposta: perché la mafia ha ingaggiato Ruby? Inoltre così arriviamo a un numero tale di organizzazioni coinvolte che diventa quasi impossibile riuscire a mantenere il segreto. Ci sono troppi buchi e troppe incongruenze nella teoria che sia stato un complotto della CIA, come di qual si voglia altro tipo di cospirazione. Ci potrebbe anche essere una possibilità, ma ci vogliono prove solide. Delle operazioni della CIA, anche delle più torbide, alla fine abbiamo trovato le prove e siamo riusciti ad accertarle. Sul caso Kennedy, invece, assolutamente nulla. Nessuna Gola Profonda, in un'operazione che avrebbe coinvolto molte più persone del Watergate. Nessuno Snowden che è costretto a fuggire dal paese, solo qualche tizio che vive di cospirazionismo e al massimo ha ottenuto una querela per diffamazione. Nessuno spostamento di soldi strano, senza contare che lo stesso Oswald era sempre al verde e la moglie, che del marito conosceva bene la follia, non ha mai visto soldi di cui non conosceva la provenienza o contatti tra Oswald e persone che non conosceva. Non c'è niente. In conclusione, il mio punto non era dimostrare che la CIA fosse buona (anche senza aver ucciso Kennedy è accertato stessero tentando di uccidere Castro) e spero Mortebianca prenda provvedimenti contro l'Admin. Se non sei convinto posso portarti gli screen della nostra conversazione in privato. Vi auguro buona serata.