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1. I primi anni di vita. Ho dei ricordi che sono vividi per molti aspetti ,per altri aspetti sono come un sogno dalle tinte con contorni sbiaditi, molte cose sono state capite decenni dopo , perché la particolarità delle nostre vite è che nel momento che le cose succedono non ne puoi comprendere al 100% la portata degli accadimenti. Capirai dopo molti anni e forse in certi casi mai. Le particolarità delle nostre vite è che hanno tutte delle caratteristiche ben precise, da piccoli abbiamo ancora vivo il ricordo di alcuni aspetti legati ai motivi e ai perché siamo stati catapultati nel mondo incomprensibile degli adulti. Una delle cose che mi ha sempre infastidito è vedere il mondo degli adulti fatto e costruito di segreti, divieti, difficoltà e incomprensioni . Il bambino con spiccate sensibilità si rende conto che il mondo è profondamente ingiusto e difficile, ma non ha strumenti per combattere se non la sua immaginazione, il bambino si chiude nel mondo del dove tutto è possibile e cerca di soggiornarvi, in attesa di diventare grande per competere con il mondo degli adulti. Le storie delle persone sono similari , liti , abbandoni, incomprensioni, tradimenti , difficoltà , malattie ecc ecc , tranne che per qualche momento di felicità mi chiedevo in maniera ossessiva perché la vita dovesse essere strutturata in questo modo complesso. Non trovando risposte e come spesso succede ai bambini che soffrono e somatizzano ,emergono tutta una serie di inconvenienti e malattie che colpiscono il bambino, si diventa fragili . Oggi sappiamo che la malattia è un campanello che suona per farti cambiare , per un problema irrisolto, per un qualsiasi disallineamento dell'anima, un bambino che ha questi problemi rivive la guarigione dopo intense malattie come una rinascita , almeno a me faceva questo effetto. L'altro aspetto che mi perseguitava era il senso di solitudine , non ostante avessi due genitori e parenti , mi sentivo solo , avevo già a tre anni chiaro il messaggio che la vita non ostante tutto l'avrei dovuta affrontare da solo, i mille dubbi sulla creazione sul perché viviamo , sul perché fossimo catapultati in questo mondo non trovavano risposte, la carica emotiva e il carattere andavano formandosi giorno dopo giorno, non ricordo molto dei giochi , passavo tempo a leggere e guardare figure nei libri , a 4 anni sapevo leggere e a 5 scrivere. Negli anni 70 la società aveva ancora vivo il ricordo della seconda guerra mondiale, mentre la nuova rivoluzione culturale e economica incalzava, a pensarci bene a me sembrava un grande caos, almeno cosi' lo percepivo. Ero appassionato e affascinato dal mondo animale , conoscevo tutto anche della natura , era una passione irrefrenabile, da li a poco mi sarei confrontato con il mondo della scuola , non ero consapevole di cosa mi aspettava. La scuola è l'inizio di un mondo che cerca di uniformarti, ed io mi sentivo diverso , completamente libero e non integrato nel sistema , soffrivo . Con il mondo dei grandi avevo un rapporto particolare , avevo degli argomenti che mi portavano alla loro altezza , conoscevo molto, anche essendo piccolo e quindi i grandi mi guardavano con rispetto e sospetto. Incalzavo tutti con domande relative all'universo, sulla terra , sulla vita , cercavo risposte . Oggi posso comprendere quale forza si può' muovere nel corpo di un bambino , una forza che non ha nulla a che fare con la forza fisica , è una voce interna che ti spinge , ti manda avanti , ti accende un fuoco dentro, il fuoco della conoscenza e del sapere. Molto spesso mi confrontavo con le malattia infettive, le ho fatte tutte, compresa la scarlattina, avevo sempre la gola in fiamme, il risultato era : massicce dosi di punture di penicillina, una volta si usava cosi. Passavo piu' tempo sotto le coperte che in piedi, la febbre mi faceva delirare arrivando anche a 40 e 41 gradi, quando poi scendeva mi sembrava di rinascere, restavano tutti gli incubi e i fantasmi che nel mondo onirico mi facevano visita, oppure potrei dire che facevo io vista a loro. Spesso perdevo sangue dal naso, il risultato visivo avveniva al risveglio, i capillari si indebolivano con le febbri soventi e quindi l'epilogo era l'epistassi . I grandi e i parenti più' stretti, avevano una sorta di occhio benevolo verso di me , non capivo perché, non mi percepivo un essere cosi debole e fragile , a me sembrava di essere in linea . La prima elementare mi vide alla prese con la maestra originaria di Potenza che non conosceva benissimo l'Italiano, sapevo leggere e scrivere e una mattina mi ritrovo scritto alla lavagna il classico pensierino da copiare : “lo lupo mangia lo agnello” . cito testualmente Ebbi l'ardire non solo di scrivere in maniera corretta sul mio quaderno : “il lupo mangia l'agnello”, trovai il coraggio di un risoluto kamikaze e pretesi d correggere la maestra , dall'alto dei mie sei anni non vedevo l'ora di dimostrare ad un adulto che sbagliava, Questo evento passerà alla storia , fui ripreso , mi fu scritto sul diario una delle note peggiori e furono chiamati i genitori a scuola. Fu un incubo, una cosa folle che ancora oggi è viva nei miei ricordi come il punto massimo della ingiustizia del mondo, la maestra davanti a tutta la classe gridava nei miei confronti e verso mia madre, che poverina incassava con lo sguardo di una che subisce un torto enorme, quella era la scuola degli anni settanta. Non mi demoralizzai, tenni duro e la salvezza arrivo con il cambio di casa a dicembre. Dalla collina di Torino andammo a vivere nella periferia Nord di Torino e li fui messo ad anno iniziato in un classe di tutte femmine, ero l'unico maschio!. Le classi erano già formate e scherzo del destino finii li, la seconda e la terza furono indimenticabili, stavo da solo in silenzio tutto il giorno , schernito e stuzzicato da tutte quelle femmine che già da piccole erano spietate e furbe , molto di piu' di un povero ingenuo come me, comunque la scuola andò' bene , la maestra ebbe un debole per me ottenni ottimi risultati e buoni voti. Anno dopo anno le domande crescevano e i dubbi anche , i miei nonni materni avevano un banco di libri al mercato ed io con mia madre gli facevo visita appena potevo. Ricevevo in dono decine di libri di tutti i tipi, leggevo moltissimo avevo sete di sapere cercavo risposte.