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inizio (Schutz) Le teorie della vita quotidiana si sviluppano nel secondo dopoguerra, in un contesto di profonda incertezza sociale e disagio. In questo periodo la sociologia cerca di analizzare come gli individui tipizzano, cioè semplificano, i numerosi problemi sociali dell'epoca. La tipizzazione riduce la complessità del reale ad un insieme di tipi di cose che possono succedere, persone che si possono incontrare o situazioni nelle quali ci si può imbattere. Sono delle rappresentazioni della realtà, e ne costituiscono una classificazione. I tipi sono utili proprio perché sono condivisi con gli altri, e facilitano l'interazione. Le sfere in cui viviamo sono molteplici ma l'operazione di tipizzazione più frequente è nella vita quotidiana, nella quale si smette di domandarsi il perché si compiono determinate azioni (sospensione del dubbio) che vengono svolte abitudinalmente poiché sarebbe impossibile porsi domande su tutto, almeno fino a quando non subentra una crisi, che ci fa rivedere tutto ciò che davamo per scontato: in quel caso ciò che è istituzionalizzato non lo è più, come nel caso dei movimenti sociali nei quali dei membri della società avvertono il bisogno di sovvertire quello che fino ad allora era scontato. Berger e Luckmann sviluppano il pensiero di schutz su come la realtà, analizzandola si riveli una COSTRUZIONE SOCIALE, nel senso che le azioni che gli individui svolgono abitudinalmente sono frutto di azioni che qualcun altro prima di lui ha compiuto che altri individui si limitano a replicare. Per noi la realtà è scontata, sappiamo che è reale perché esiste al di fuori di noi e si presenta alla nostra coscienza. Per spiegare meglio il concetto si prende in considerazione l'esempio dell'isola: se su un'isola deserta appare un individuo, esso col tempo capirà quali sono le azioni più efficaci per affrontare un problema. All'apparizione del secondo individuo, anch'esso apprenderà delle azioni e successivamente si confronterà con il primo per apprendere reciprocamente, creando una routine. Quando poi apparirà un terzo individuo, esso si limiterà ad osservare e replicare la routine, considerandola come giusta a priori e interiorizzando il concetto di realtà come costruzione sociale; si adatta quindi alla vita quotidiana perché è in essa che noi ci limitiamo a replicare le azioni considerandole come efficaci a prescindere. Questi sono i 3 passaggi dell'oggettivazione: abitudine, routine e istituzione. (Breaching experiment di garfinkel) fine