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Se siete qui sicuramente conoscerete Berserk, manga seinen scritto e illustrato da Kentaro Miura, uscito nel 1989 sulla rivista Young animal. Faccio questo video perché sento il bisogno di parlare di questa immensa opera e di omaggiare in qualche modo il maestro Miura, in questo video andró a parlarvi dell'arco narrativo del guerriero nero e dell'epoca d'oro fino all'eclissi, andando quindi a prendere in considerazione i primi 13 volumi del manga. A questo punto vi invito a mettervi comodi perché è il momento di tuffarci in questo oscuro viaggio. Era un oggetto troppo grande per chiamarlo spada. troppo spesso, troppo pesante e grezzo. Non era altro che un enorme blocco di ferro. Sto parlando dell'ammazzadraghi. L'iconico spadone impugnato dal protagonista di questa storia, il guerriero nero. Uno spadaccino con un braccio di ferro e un solo occhio, ricoperto da cicatrici e armato fino ai denti, con un inquietante marchio sanguinante sul collo. Il suo vero nome è Gatsu e vaga per le midland, l'ambientazione principale di Berserk, uccidendo demoni e apostoli, in cerca di una sola cosa, la vendetta. Il primo arco narrativo di berserk ci presenta questo personaggio, con cui però, inizialmente, non riusciamo a empatizzare. In questa prima parte infatti, seguiremo la vicenda dagli occhi di Pak, un piccolo e simpatico elfo che viene salvato senza volerlo da Gatsu. Elfo che per questo motivo vorrà seguire il guerriero nero e sdebitarsi in qualche modo. E così lui come noi, scopriremo pian piano che tipo di persona è Gatsu, cinico e spietato, e spesso saremo disgustati dai suoi comportamenti disumani. L'altra cosa che subito salta all'occhio oltre al protagonista è il mondo di Berserk. Un dark fantasy nudo e crudo. Pieno di soprusi e atrocità di ogni genere. Durante questo primo arco narrativo Gatsu viene in possesso di un behelit, uno strano cimelio a forma di uovo con occhi, naso e bocca umani. Cimelio in grado di far entrare in contatto il possessore con la mano di dio. Un gruppo di 5 entità demoniache. Tra queste c'è anche Grifis, l'acerrimo nemico di Gatsu, colui che il guerriero nero vuole vedere morto ad ogni costo. Questo arco si chiude proprio con l'incontro tra questi 2 personaggi. È in questo momento che iniziamo a scoprire le fragilità di un personaggio tutt'altro che stereotipato. È in questo momento che inizia un enorme flashback che continuerà fino al volume 13. Si tratta quindi di un manga non lineare, una scelta secondo me perfetta per la storia che ci vuole raccontare. Una storia fatta di sangue, violenza e vendetta ma anche di amore e serenità, serenità che Gatsu ha perso molto tempo fa. In questo lungo flashback andiamo a ripercorrere tutta la vita di Gatsu, dalla sua nascita. Una nascita decisamente turbolenta. Nato da una madre cadavere appesa ad un albero, il piccolo Gatsu viene trovato e cresciuto da una banda di mercenari guidati dal suo padre adottivo, Gambino. Qui Gatsu impara a combattere utilizzando però una spada da uomo adulto. Per questo motivo utilizzerà per tutta la vita delle spade decisamente più grandi del normale. Per una serie di vicissitudini Gatsu è costretto a scappare dalla banda. Negli anni successivi vagherà quindi per decine di campi da battaglia lavorando come mercenario fino al fatidico giorno in cui incontra un abile mercenario, giovane e bello, dalla chioma argentata, il suo nome è Grifis e porta un behelit al collo. Egli sfida Gatsu a duello ed ha la meglio, conquistando la sua vita. È così che Gatsu si unisce alla squadra dei falchi, una banda di mercenari capitanati proprio dal carismatico Grifis. È così che ha ufficialmente inizio la saga più amata di Berserk, quella che anch'io ritengo tutt'oggi la migliore: l'epoca d'oro. Incentrata sulla crescita di Gatsu e degli altri membri della squadra. Ma sopratutto, incentrata sul rapporto d'amicizia che lega Gatsu e Grifis, che sappiamo già si andrà inevitabilmente a sgretolare nel peggiore dei modi. Un rapporto che Miura ha sviluppato sulla base del suo rapporto con il migliore amico Koiji Mori, che oggi dirige i lavori sui nuovi capitoli di Berserk. Un rapporto che però si rivelerà decisamente malato da parte di Grifis. Il dualismo tra questi 2 personaggi è probabilmente la cosa che più amo di tutto Berserk. Due facce della stessa medaglia che si completano a vicenda. Oltre che con Grifis Gatsu sviluppa un profondo rapporto anche con altri membri della squadra, come Giudó, Pipin, Rickert e sopratutto Caska, l'unica donna della squadra, di cui Gatsu si innamorerà. Caska però ha occhi solo per Grifis, che tuttavia la vede solo come un mezzo per il suo scopo. Questi sono anni felici per Gatsu e la squadra, fondata per avverare il sogno di Grifis, regnare su una propria nazione. Un sogno decisamente fuori portata per un uomo di umili origini, che però Grifis andrà ad avvicinare sempre di più grazie alla squadra. Collezionando una vittoria dietro l'altra infatti, Grifis si farà un nome e arriverà al punto in cui il re ordinera di farlo diventare un nobile. Inoltre, grazie al suo grande carisma, conquisterà la principessa Charlotte, che così si innamorerà perdutamente di lui. Ma qualcosa cambia quando Gatsu assiste ad una conversazione tra Grifis e Charlotte. Grifis si lascia infatti andare ad un monologo in cui spiega cos'è per lui l'amicizia. Un legame in cui due uomini sono messi sullo stesso piano, in cui uno non deve appoggiarsi al sogno dell'altro. È per questo motivo che Gatsu decide di abbandonare la squadra dei falchi. Per l'amicizia di Grifis. Vuole infatti distaccarsi dal suo sogno per non farsi più guardare dall'alto verso il basso da lui. Credevo di avertelo detto chiaramente quella volta, tu sei mio. Grifis chiaramente non lascierà che Gatsu se ne vada così facilmente, e lo affronta così a duello. Gatsu ha la meglio e Grifis ne risente parecchio. Qualcosa in lui si frantuma, non è infatti il cavaliere azzurro che può sembrare. È una mente malata e perversa con una grande mania di possessione nei confronti di Gatsu. Ciò lo porta a buttare via tutto ciò che ha costruito con la squadra dei falchi. A seguito di una notte d'amore con la principessa Charlotte viene infatti arrestato e torturato per un'anno intero. Anche la squadra dei falchi viene quindi attaccata a tradimento e solo alcuni riescono a sopravvivere. Tutto ciò che Grifis ha costruito in questi anni cade quindi a pezzi nel giro di un solo giorno. Dinamica che mi ha sempre molto affascinato. Gatsu ovviamente è ignaro di tutto e passa il successivo anno ad allenarsi. Ad un certo punto viene però a sapere delle vicende della squadra e si riunisce con i pochi membri rimasti. A seguito di ciò Gatsu si pente della scelta che ha fatto e decide di aiutare Caska e gli altri falchi superstiti a salvare Grifis. In questo periodo Gatsu si lascia anche andare a una notte d'amore con Caska. La squadra si mette quindi al lavoro per salvare l'ex comandante. Grazie alla principessa Charlotte, riescono infatti a salvare Grifis, che però, a seguito di un anno di torture ininterrote, ha perso la sua bellezza, l'ausilio delle mani e delle gambe, e non può più parlare, oltre a ciò ha anche smarrito il suo behelit, caduto in un condotto d'acqua. Nonostante le brutte condizioni Gatsu e Caska lo salvano sperando che in qualche modo possa ritornare a capo della squadra proprio come ai vecchi tempi. Ma ciò ovviamente non è possibile. Ormai privato del suo sogno, Grifis tenta il suicido ma Gatsu lo raggiunge, dopotutto per lui Grifis è ancora il suo migliore amico. Intanto qualcosa torna tra le mani di Grifis. L'acqua riporta nelle sue mani il behelit perduto. Il rituale sta per iniziare. Grifis viene circondato da mostri demoniaci e il sole si copre. Il behelit riassembla il suo viso e inizia a piangere e urlare. L'eclissi ha inizio. L'evento cardine di tutto Berserk. Quello che distrugge la sanità di Gatsu e lo porta ad essere il guerriero spietato che conosciamo prima del flashback. La squadra dei falchi viene trasportata in una realtà alternativa e Grifis arriva al cospetto della mano di dio. Qui Grifis incontra anche l'idea del male all'interno di un capitolo che è però stato decanonizzato dallo stesso Miura. Il behelit posseduto da Grifis è scarlatto. Egli ha quindi il diritto di divenire il quinto membro della mano di dio. Ad una condizione. Il sacrificio di tutta la squadra dei falchi. È qui che Grifis pronuncia una delle frasi più significative di Berserk, una vera e propria lettera d'amore verso Gatsu. "Fra mille compagni e ancor più nemici solo tu, soltanto tu, mi hai fatto dimenticare il mio sogno". Grifis ha infatti sempre trovato persone da sfruttare per il suo sogno durante la sua vita, eppure un giorno ha trovato una persona grande come lui, Gatsu, l'unico con cui abbia davvero legato e anche l'unico che è riuscito a distaccarsi dal suo sogno per trovare la sua strada. "Li consacro". Sui membri della squadra vengono incisi i marchi del sacrificio e uno dopo l'altro tutti muoiono per mano dei grotteschi apostoli presenti. Grifis rinasce così come Femto, il quinto membro della mano di dio e la prima cosa che fa è mostrare la sua superiorità a Gatsu violentando Caska davanti a lui. Visione che lo segna profondamente e distrugge definitivamente la sua amicizia con Grifis che si trasforma così in un odio bruciante. Gatsu e Caska vengono a questo punto salvati da un misterioso personaggio, il cavaliere del teschio, e si risvegliano giorni dopo. Gatsu ha perso un braccio e un occhio. Ma Caska ha perso la sanità mentale. Goccia che fa definitivamente traboccare il vaso e trasforma Gatsu nel guerriero nero. Con un solo obbiettivo in mente, trafiggere con la nuova ammazzadraghi il ventre di Grifis facendogli vivere ciò che lui, Caska, Judo, Pipin e tutti gli altri hanno vissuto a causa sua. E così si conclude ufficialmente l'enorme flashback e si ritorna al presente con l'arco narrativo successivo, lost children, che affronteremo nel prossimo video.