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Ognuna di queste tipologie, ha un tipo di linguaggio del corpo e di comunicazione non verbale tipico, chiaramente non sarà così facile distinguerli a prima vista, e nella realtà, non esistono profili così ben definiti. quello che però più frequentemente succede, è di trovare persone che hanno due o più caratteristiche proprie di più profili. Bisogna inoltre allenarsi ad osservare, per cogliere fin da subito lo stile e la tipologia che abbiamo di fronte. Questo non ci metterà al riparo da errori di valutazione e fraintendimenti, ma ridurrà sicuramente molto gli errori che faremo. Ovviamente, come noi osserviamo e ci facciamo un’idea, la stessa cosa accade per il paziente nei nostri confronti, per cui cerchiamo di non dare niente per scontato e di curare molto bene soprattutto la prima impressione. Il nostro corpo trasmette messaggi e informazioni e lo fa spesso in modo inconsapevole. Ogni messaggio che riceviamo (o che mandiamo) può estrinsecarsi mediante diversi significati. è importante dire che non esiste una scienza esatta della comunicazione non verbale. L’ottica lineare e deterministica non è applicabile a questo tema. Quello su cui possiamo riflettere sono tendenze comportamentali, ma non dati di fatto. Ad esempio una persona può grattarsi spesso il naso mentre parla con una persona non perché nervosa ma perché raffreddata e non ha un fazzoletto. Questo è un esempio, come questa lista sono tanti esempi di atteggiamenti e modi di porsi che possono avere una o più spiegazioni ma che non vanno mai date per dati di fatto, casomai per possibilità o tendenze comportamentali. è fondamentale tener presente questo concetto per evitare fraintendimenti, dando per scontato alcuni messaggi e significati.