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Per interagire efficacemente con gli altri non possiamo non conoscere la nostra personalità e il modo in cui interagiamo con gli altri. Ma che cosa è la personalità? Nel linguaggio comune si intende come sinonimo di personalità il carattere. “Che bella personalità ha quella persona” esclamiamo quando parliamo di una persona che ha carisma, oppure particolarmente divertente, oppure empatica.. La personalità è un insieme di caratteristiche che ci colpiscono e che ci appaiono piacevoli e attrattive. In letteratura scientifica per personalità si intende un insieme di tratti psicologici caratteristici di un individuo, integrati fra loro in modo tale da costituire quell’unità tipica che si manifesta nelle varie situazioni ambientali. Tutti noi, dalla nostra nascita in poi, siamo costantemente in contatto con le più disparate situazioni, da quelle familiari, a quelle sociali, a quelle ambientali e culturali. Tutte queste esperienze danno via via nel tempo un contributo importante alla formazione della nostra personalità che è una costruzione che va modellandosi e cambiando soprattutto nelle prime fasi della nostra esistenza. Alle persone che incontriamo noi mostriamo inizialmente il nostro aspetto esteriore, solo successivamente e gradualmente offriamo il nostro vero essere con tutte le sue sfaccettature. Solo in base a quell’involucro esterno le persone formulano i primi giudizi su di noi. E’ quindi indispensabile riflettere e vigilare su noi stessi e su quale può essere la prima impressione che facciamo. I pazienti formulano giudizi appena varcano la soglia dello studio e interagiscono con il personale. Questo è un processo che se ci pensiamo bene agiamo ogni giorno in prima persona. Noi tendiamo a valutare le esperienze in base alla prima impressione, che condizionerà le esperienze successive. Avete mai notato che quando andiamo in un ristorante una prima volta, se ci troviamo bene, tenderemo a valutare positivamente quelle successive anche se la seconda volta non sarà positiva, relegandola nel novero della casualità mantenendo una buona opinione in linea con la prima impressione? Lo stesso facciamo in caso di una prima impressione negativa, in questo caso nelle successive esperienze, anche se positive, continueremo tendenzialmente a valutare il posto in modo negativo. Perché accade questo? Perché il nostro cervello è un organo molto risparmioso, in termini tecnici funziona secondo un concetto di economia cognitiva. Quando il nostro cervello forma una idea iniziale su qualcosa che non conosce, crea una “cornice”, in linguaggio tecnico “Frame” dove andrà ad inserire le esperienze successive dotandole di coerenza con la prima impressione. Questo se ci pensate bene è alla base degli stereotipi e dei pregiudizi. Ciò non significa che non si possa cambiare idea, anzi succede di cambiare idea, però implica processi di pensiero più complessi ed impegnativi rispetto al mantenere l’idea iniziale e quindi tendiamo a non farlo.