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Quando si va a remi, il tempo si dilata. Una città antica e fragile come Venezia segue ritmi lenti dati da 600 anni di storia e oggi deve convivere con la frenesia della vita contemporanea. La vecchia gondola della remiera necessita di una revisione, e Nicola decide di portarla allo squero Tramontin. Per poter raggiungere la gondola deve utilizzare una barca più piccola e attraversare il canale, per poi preparare la barca alla navigazione. Lo aspetta quindi una mezz'ora di voga per poter arrivare allo squero, che si trova dalla parte opposta della città, nel sestiere di Dorsoduro. Al mattino la città si prepara per ricevere i turisti, le barche da carico sono ormeggiate lungo le fondamenta, sui ponti il viavai di chi sta raggiungendo il posto di lavoro. Dai canali si ha un punto di vista differente e più autentico. Lo squero è il tradizionale cantiere nautico veneziano, anticamente ce n'erano centinaia in funzione perché la barche richiedevano una manutenzione settimanale. Oggi, invece, le vernici moderne proteggono gli scafi molto più a lungo, ma comunque l'acqua salmastra della laguna favorisce il proliferare delle alghe. Inoltre, la gondola di Venice on Board ha ormai oltre trent'anni ed anche se è stata restaurata dalle sapienti mani di Damiano ha bisogno di essere messa a punto. Tutte le barche tradizionali della laguna veneta sono in legno, quindi molto più suscettibili all'usura e all'invecchiamento. Silvia e Francesco sono i giovani maestri d'ascia che hanno da poco preso in gestione lo squero Tramontin, fondato nel 1884 da Domenico Tramontin. È qui che la gondola ha preso la sua forma attuale, con la poppa molto alta e lo scafo asimmetrico.