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3. Conoscere in maniera adeguata i concetti chiave della disciplina La mia lunga esperienza lavorativa, correlata al costante aggiornamento, conseguente alla continua evoluzione delle discipline grafiche, mi hanno dato una base molto solida riguardo ai concetti chiave delle materie facenti parte della mia classe di concorso. In questi ultimi due anni di esperienza nella scuola, ho maturato la consapevolezza che per realizzare una didattica efficace, sia necessario individuare con chiarezza gli obiettivi di apprendimento e le competenze da far sviluppare agli allievi, e sia indispensabile la progettazione dell’azione didattica, conseguente all’individuazione dei nuclei fondamentali della disciplina. Partendo da queste solide basi strutturali, è possibile costruire e sviluppare il percorso formativo in tutte le sue componenti. In questa fase di progettazione tengo sempre conto delle conoscenze pregresse della classe, rilevate sulla base di un continuo confronto con gli alunni, che mi permette di tarare, anche in corso d’opera, la mia azione didattica. 7. Progettare le attività della classe, affinché queste tengano conto delle necessità degli allievi con bisogni speciali in modo da favorirne l’integrazione Il dialogo e l’osservazione delle dinamiche interazionali tra gli studenti mi permette anche di monitorare i possibili punti critici, che ostacolano il processo didattico, soprattutto nei casi di allievi con bisogni educativi speciali: si tratta naturalmente di un aspetto che sto affinando in itinere con la pratica e con il confronto con i colleghi. L'esperienza finora maturata mi ha reso consapevole della necessità di una progettazione confacente alle reali esigenze degli allievi, che consenta di ottenere risposte adeguate per il raggiungimento degli obiettivi, o che permetta, in caso di necessità, una eventuale rimodulazione. La progettazione didattica deve necessariamente fondarsi su attività inclusive, che permettano a tutti gli alunni di poter esprimere i propri punti di forza, in modo che le loro differenze caratteriali e attitudinali non siano un limite, ma un valore aggiunto. Ritengo, pertanto, che attraverso l’azione didattica si possa anche veicolare un forte sostegno allo sviluppo della creatività, insita in ciascuno studente. Per tutti questi motivi, considero imprescindibile una continua formazione, finalizzata all’acquisizione di nuove competenze sulle metodologie didattiche innovative. 9. Utilizzare le tecnologie e le opportunità offerte dalle tecnologie e dai linguaggi digitali per migliorare i processi di apprendimento Per venire incontro alle diverse esigenze formative degli studenti, il supporto delle nuove tecnologie può offrire ottime opportunità, soprattutto tenendo conto che esse vanno assumendo un ruolo sempre più preponderante, modificando notevolmente il modo di comunicare e di apprendere dei ragazzi. Grazie al supporto informatico è inoltre possibile impostare una didattica in cui lo studente non assume più un ruolo passivo, ma diventa attivo costruttore della propria conoscenza. Si tratta di un ambito in continua e veloce evoluzione, che necessita di un aggiornamento costante, necessario per supportare gli allievi ad un uso critico e consapevole delle tecnologie. 13. Rendere gli studenti consapevoli dei loro progressi rispetto agli obiettivi di apprendimento Ritengo che la valutazione degli studenti sia un processo continuo che debba avvalersi delle diverse tipologie di verifica (esercitazione pratica, scritto ed orale), distribuite nel corso delle attività, in modo da permettere all’allievo di misurare i propri processi di apprendimento ed, eventualmente, migliorarsi con opportune strategie di recupero. Il processo di valutazione è un compito molto delicato, che richiede una costante attenzione e riformulazione; allo scopo di esprimere una valutazione più attenta possibile, mi propongo di individuare e attuare verifiche su ogni unità didattica o di apprendimento, mediante lo svolgimento di compiti di realtà, con particolare attenzione ai nuclei tematici della disciplina. 15. Progettare attività per la verifica delle competenze trasversali (soft skills) Tra gli elementi che concorrono alla valutazione, oltre al livello delle conoscenze e delle competenze, ritengo che si debbano considerare l’impegno, la partecipazione al dialogo didattico, i progressi effettuati, lo sviluppo della personalità e le strategie che gli allievi mettono in campo, per risolvere le difficoltà della quotidianità scolastica. Cerco di comunicare sempre con chiarezza agli studenti i criteri di valutazione, attraverso opportune griglie, spiegando loro i punti di forza e i punti deboli della prova, al fine di motivarli e stimolare le loro potenzialità. Riguardo alla progettazione di attività per la verifica delle competenze trasversali ritengo che le esercitazioni pratiche, scritte e orali abbiano un ruolo cruciale per il loro monitoraggio; tuttavia, credo di dover maggiormente sviluppare le mie conoscenze in tale ambito. 16. Costruire un ambiente di apprendimento capace di sollecitare partecipazione, curiosità, motivazione e impegno degli studenti Il laboratorio, a mio parere, è il luogo privilegiato dell’apprendimento delle discipline di grafica da parte dello studente, il luogo dove ognuno di essi può esprimere la propria creatività; qui, cerco di conoscere i loro interessi, la loro personalità e le loro determinazioni, per far sì che siano di supporto allo sviluppo dei progetti. Al fine di realizzare un ambiente di apprendimento capace di sollecitare partecipazione, curiosità, motivazione e impegno degli allievi, provo ad impostare le lezioni nel modo più interattivo possibile, stimolando gli alunni ad interagire attivamente alle discussioni sugli argomenti trattati. Tale impostazione ha lo scopo di promuovere una continua rielaborazione dei soggetti proposti, suscitando la curiosità nelle infinite possibilità della grafica. Nella mia esperienza come docente ho potuto constatare che, creando un clima favorevole e favorendo il naturale desiderio di conoscenza degli studenti, l’attività possa divenire un lavoro collettivo e collaborativo. 19. Costruire e condividere con la classe regole chiare Reputo che sia necessario stabilire delle regole chiare fin dall’inizio fra il docente e gli studenti; queste costituiranno una guida per il comportamento da tenere in classe e dovranno essere rispettate e condivise da tutti. Nell’ambito di una materia laboratoriale è importante che lo studente segua tali regole, in modo che queste possano aiutarlo a strutturare il suo comportamento, sia all’interno che all’esterno della scuola. Ritengo che l’esperienza maturata non mi permetta ancora di riuscire a bilanciare bene la disciplina fredda di un regolamento con le esigenze dei singoli eventi, che si presentano nella quotidianità scolastica, tuttavia, penso che tale equilibrio possa essere raggiunto attraverso l’uso del buon senso e la valutazione critica delle contingenze. 21. Elaborare e negoziare un progetto educativo di gruppo, costruendo prospettive condivise sui problemi della comunità scolastica Credo che la collaborazione tra colleghi sia necessaria, per un'azione didattica efficace: per questo è fondamentale mettere a disposizione della comunità educante il proprio bagaglio, non solo professionale, ma anche di esperienze. In quest’ottica, ritengo di possedere il giusto spirito di condivisione e la capacità di accogliere i consigli e i suggerimenti dei colleghi: un approccio autoreferenziale e poco dialogante non può che essere controproducente in qualsiasi ambito della società e soprattutto in un contesto scolastico. Sento la necessità di confrontarmi con gli altri insegnanti della scuola sulle strategie didattiche più consone alle discipline che insegno e di provare a costruire, quanto più possibile, dei progetti trasversali. 22. Partecipare a gruppi di lavoro tra docenti, condurre riunioni, fare sintesi La progettazione condivisa detiene, a mio avviso, un ruolo fondamentale, soprattutto per quel che concerne l’uniformità dei contenuti disciplinari e degli obiettivi, che ne derivano. Per far funzionare il sistema scolastico, ritengo che sia centrale concordare collegialmente gli obiettivi didattici delle discipline, in vista di un'ottica comune, che possa garantire stabilità all’intero sistema. In questo senso, e per quanto riguarda le mie discipline, è sostanziale il ruolo di coordinamento del dipartimento disciplinare, come luogo di confronto e di progettazione. 26. Contribuire alla gestione delle relazioni con i diversi interlocutori (parascolastici, enti, associazioni di genitori, ecc.) Nella mia breve carriera scolastica non ho avuto modo di curare molte relazioni con interlocutori extrascolastici; tuttavia, data l’importanza dei compiti di realtà per l’apprendimento delle competenze, sono lieto di dover gestire in futuro contatti con enti e associazioni, con le quali la scuola ha già in atto diversi progetti. Nella mia attività lavorativa, precedente all’insegnamento, ho spesso avuto modo di entrare in contatto con enti culturali, pubblici e privati, e di trattare di comunicazione in questo ambito; posso dire di aver maturato una buona esperienza, che sento di poter sfruttare per potenziare e arricchire i progetti in atto e per proporne di nuovi.