Download Free Audio of GALILEO GALILEI Galileo nacque a Pisa nel 1564.... - Woord

Read Aloud the Text Content

This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.


Text Content or SSML code:

GALILEO GALILEI Galileo nacque a Pisa nel 1564. Era figlio di un musicista, amava la vita tranquilla e pensò addirittura di farsi monaco. Suo padre decise però che doveva diventare medico. Galileo fu perciò mandato a studiare all’Università di Pisa. Qui abbandonò quasi subito la facoltà di medicina per dedicarsi alla sua vera passione: la matematica. Quel giovane e brillante matematico fu notato da alcuni importanti studiosi, che gli offrirono un incarico di professore. Insegnò dapprima all’Università di Pisa e poi all’Università di Padova, dove rimase per 18 anni. Grazie ai suoi studi, alle sue scoperte e alle sue invenzioni, divenne famoso in tutta Europa. Il granduca di Toscana, il potente Cosimo de’ Medici, lo nominò matematico e filosofo di corte a Firenze. LE SCOPERTE ASTRONOMICHE Nel 1609 Galileo sentì parlare di uno strabiliante cannocchiale olandese, capace di far sembrare vicini gli oggetti lontani. Ne rimase affascinato e presto cominciò lui stesso a costruire cannocchiali, che si rivelarono migliori dei primi strumenti olandesi. Una notte rivolse il suo cannocchiale verso il cielo stellato: nessuno prima di lui aveva pensato di fare una cosa simile! Quello che vide lo sbalordì. Galileo scoprì che la Luna aveva montagne, avvallamenti e crateri. Scoprì che Giove aveva quattro piccole “lune” (o satelliti) che gli orbitavano intorno (oggi sappiamo che i satelliti di Giove sono molti di più, ma i quattro scoperti da Galileo sono i più grandi). Scoprì che la Via Lattea non era una semplice nube lattiginosa, ma era un insieme di molte migliaia di stelle, mai osservate prima di allora. Osservò le macchie solari sul disco del Sole. Vide che il pianeta Venere aveva un ciclo di fasi, proprio come la Luna. Queste scoperte contraddicevano le idee di Aristotele sulla struttura del cielo e sulla natura dei pianeti. Il filosofo greco pensava che i corpi celesti fossero sfere lisce e perfette, mentre agli occhi di Galileo la Luna era apparsa chiaramente diversa. Secondo Aristotele, e secondo l’astronomo greco Tolomeo, il Sole e i pianeti giravano intorno alla Terra, che stava immobile al centro dell’universo. Nel 1543 l’astronomo polacco Niccolò Copernico aveva suggerito un’ipotesi completamente diversa: è il Sole a essere immobile al centro, mentre la Terra e i pianeti gli ruotano intorno. Presto Galileo si rese conto che le sue osservazioni davano ragione a Copernico. Ma c’era un problema: la teoria copernicana andava contro gli insegnamenti della Chiesa cattolica, secondo la quale era la Terra a stare immobile al centro dell’universo. GALILEO E LA CHIESA Ai tempi di Galileo, si poteva essere processati e anche condannati a morte per aver scritto libri contrari agli insegnamenti della Chiesa. Questa trasgressione era chiamata eresia e a processare gli eretici era un tribunale speciale, formato solo da sacerdoti: il tribunale della Santa Inquisizione. Galileo credeva di essere al sicuro, poiché anche il papa ammirava il suo lavoro. Quindi, nel 1632 pubblicò un nuovo libro, nel quale affermava di credere alla teoria copernicana; l’opera era intitolata Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. I due massimi sistemi erano uno quello di Aristotele e l’altro quello di Copernico. Le autorità della Chiesa ordinarono che il libro fosse bruciato, e l’Inquisizione decise di processare Galileo “per grave sospetto di eresia”. Il processo durò tre anni, al termine dei quali lo scienziato fu costretto ad abiurare (cioè a negare pubblicamente le sue tesi) e fu condannato alla prigione a vita. Gli fu concesso di scontare la pena nella propria casa, dove continuò a studiare il moto degli oggetti e scrisse altri importanti libri. Galileo morì ad Arcetri, vicino a Firenze, nel 1642. Il processo a Galileo ebbe una vasta eco in tutta Europa, al punto che anche altri scienziati iniziarono a temere di essere perseguitati dall’Inquisizione per le loro idee copernicane. Galileo era molto religioso, e aveva scelto di non mettersi contro la Chiesa. Tuttavia, restava convinto che la Bibbia non fosse un testo scientifico e che non andasse interpretata alla lettera. Secondo le sue stesse parole, le Sacre Scritture insegnano “come andare in cielo” (cioè in paradiso), ma non insegnano “come va il cielo” (cioè quali sono le leggi naturali che regolano il moto della Terra e dei pianeti). COSA SAPPIAMO OGGI Galileo aveva a disposizione cannocchiali di semplice fattura e strumenti rudimentali, e non tutti i suoi ragionamenti si sono poi dimostrati corretti. Oggi, però, abbiamo molte altre prove del fatto che la Terra è solo uno dei pianeti che ruotano intorno al Sole. La Chiesa ha di recente riconosciuto lo sbaglio commesso con Galileo: nel 1992 la Commissione di papa Giovanni Paolo II ha ammesso ufficialmente l’errore del Vaticano.