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Comune di Pandino. Presentazione a firma del Vicesindaco: Riccardo Bosa. Assessore Commercio, Attività Produttive, Fiere, Eventi, Manifestazioni, Turismo, Frazioni. Ricevere l’invito da parte del comune di Vigevano ,che preannunciava la formazione di un comitato per i festeggiamenti per i 570 anni dalla nascita di Ludovico Maria Sforza, è stato per la nostra amministrazione un motivo di grande orgoglio, specialmente leggendo l’elenco delle città coinvolte. Un progetto ambizioso, visto che il programma è articolato su 3 anni e coinvolge città da tutta Italia sconfinando addirittura oltralpe, motivo in più che ci ha spinto a volerne far parte. Ludovico il Moro per il comune di Pandino, ma soprattutto per il suo meraviglioso castello, significa passaggio di governo dalla dominazione Viscontea a quella Sforzesca che ci legherà indissolubilmente a Milano, ma anche istituzione del mercato agricolo settimanale che diventerà punto di riferimento per tutto il territorio e che, seppur con fisiologiche modifiche, permane tutt’oggi. I segni della dominazione sforzesca si possono cercare sulle splendide pitture che adornano le mura del maniero, considerate tra le meglio conservate d’Europa. Oggi Pandino si sviluppa su circa 22 chilometri quadrati e comprende due frazioni, una delle quali, Gradella, facente parte dei Borghi Più Belli d’Italia. Territorio che ci piace definire con 3 colori che rappresentano i nostri più grandi tesori: Blu, per i tanti fontanili presenti sul territorio. Bianco, per la produzione di altissima qualità di latte e prodotti da esso derivanti. Verde, per i suoi prati stabiliti, unici per conformazione nel territorio lombardo. Un’Area che desideriamo promuovere e far conoscere con questa iniziativa legata alla storia dell’Arbitro d’Italia. Pandino è un comune lombardo in provincia di Cremona che sorge a poca distanza da Milano, immerso nella pianura Padana. Cuore del comune è il Castello Visconteo, voluto da Bernabò Visconti e Regina della Scala come residenza di caccia, fu eretto dal 1355. Il castello è interamente decorato con forme geometriche, tarsìe, prospettive e finti marmi. Altri elementi caratterizzanti, ricorrenti in ogni ambiente, sono gli stemmi araldici dei signori del castello, con il biscione e la scala. Nel XV secolo il Castello passa agli Sforza che ne fortificano i due accessi. Attualmente sede del municipio, è considerato un vero e proprio gioiello da parte degli studiosi per lo stato di conservazione dell’apparato decorativo. Fotografia 1. Castello di Pandino. Foto di Giovanni Monachella. Fotografia 2. Affresco Castello di Pandino con Ghepardi. Foto di Stefano De Mari.