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Georg Wilhelm Friedrich Hegel fu il massimo esponente dell'idealismo tedesco. La corrente filosofica dell'idealismo è caratterizzata dalla ricerca di un'idea o di uno spirito in grado di rappresentare la realtà, dunque dalla ricerca dell'Assoluto. La filosofia di Hegel si fonda su tre capisaldi. Il primo è la risoluzione del finito nell'infinito. Il finito, infatti, trova soluzione nell'infinito in quanto è parte di esso. L'assoluto per Hegel diventa una forma di monismo panteistico. Il termine monismo indica che la realtà ha un unico principio, mentre l'aggettivo panteistico si riferisce alla manifestazione dell'Assoluto nella realtà. Il secondo caposaldo è l'identità tra ragione e realtà. Secondo Hegel la razionalità governa e costituisce il mondo, mentre la realtà è una struttura razionale. Pertanto tra razionalità e realtà vi è un'identità. Una simile identità si riflette anche in relazione all'essere e al dover essere. Secondo il filosofo la realtà è una totalità processuale caratterizzata da una successione necessaria di momenti. L'ultimo caposaldo di Hegel riguarda la funzione giustificatrice della filosofia. La filosofia spiega la realtà senza modificarla ed è paragonata alla nottola di Minerva che inizia il suo volo al crepuscolo, ovvero quando la realtà è già compiuta.