Download Free Audio of Hai deciso di provare un nuovo sistema operativo e... - Woord

Read Aloud the Text Content

This audio was created by Woord's Text to Speech service by content creators from all around the world.


Text Content or SSML code:

Hai deciso di provare un nuovo sistema operativo e, onde evitare di arrecare danni al computer, vorresti emularlo mediante un gestore di macchine virtuali. All’avvio di quest’ultimo programma, però, hai ricevuto un avviso alquanto strano: un messaggio d’errore ti notifica, infatti, la mancata attivazione della virtualizzazione della CPU e il software finisce per chiudersi, impedendoti di agire. Questo comportamento è tutt’altro che anomalo: per funzionare al meglio, è necessario che il processore installato fisicamente nel computer sia in grado di emulare correttamente le risorse virtuali e, in alcuni casi, questa funzionalità deve essere abilitata manualmente nel BIOS (il software che viene caricato prima del sistema operativo). A tal riguardo, nel corso di questa guida ti spiegherò come attivare la virtualizzazione nel BIOS (oppure nel sistema UEFI, se si tratta di un PC recente), dopo aver appurato che il processore presente nel computer e il firmware della scheda madre siano compatibili con tale tecnologia. Dunque, senza attendere oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti su questo argomento: ti garantisco che, al termine della lettura di questa guida, sarai perfettamente in grado di raggiungere l’obiettivo che ti eri prefissato. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon lavoro! Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti come attivare la virtualizzazione nel BIOS, lascia che ti dia qualche informazione in più sull’utilità di questa operazione. Principalmente, la tecnologia di virtualizzazione del processore (o virtualizzazione della CPU), ha come obiettivo principale il miglioramento della gestione delle risorse dedicate alle macchine virtuali: grazie a un insieme di istruzioni “aggiuntive”, il processore è infatti in grado di elaborare in modo più rapido le informazioni provenienti dalle macchine virtuali, aumentando le prestazioni e livelli di sicurezza e affidabilità, sia per il sistema host (quello installato sul computer) che per il sistema guest (quello virtualizzato). In soldoni, permette di far “girare” le macchine virtuali in modo più fluido, mettendo a disposizione di queste ultime parte delle risorse hardware disponibili sulla macchina reale e “facendo credere” loro di star funzionando su un PC reale e non su una virtual machine. Il tutto senza minare stabilità e sicurezza del sistema reale. Tale funzionalità può essere identificata con diversi nomi: Intel VT-x (per le CPU Intel), AMD-V (per le CPU AMD) o, ancora, Hypervisor o Hyper-v (in quest’ultimo caso, la cosa si riferisce generalmente al sistema di virtualizzazione proprietario di Microsoft). Allo stato attuale delle cose, per poter emulare sistemi operativi tramite software quali VirtualBox, VMWare, BlueStacks (e altri emulatori Android) o, ancora, il Sottosistema Linux per Windows, è importante che la tecnologia in questione risulti attiva sul processore installato nel computer, altrimenti il gestore virtuale genererà un errore in fase d’esecuzione. Tema di questa mia guida sarà, per l’appunto, spiegarti come abilitare le tecnologie Intel VT-x/AMD-V/Hypervisor mediante il BIOS o il sistema UEFI presenti sul computer. Ti raccomando di attenerti scrupolosamente alle indicazioni che andrò a fornirti e di non eseguire altre operazioni in BIOS/UEFI, specie se al di fuori delle tue competenze: intervenire in modo errato su determinati parametri può provocare malfunzionamenti del sistema operativo, di una o più periferiche installate sul computer o sull’intero PC. Tienilo bene a mente! La quasi totalità dei processori moderni, siano essi Intel o AMD, sono compatibili con la virtualizzazione mediante Intel VT-x o AMD-V. Per essere sicuro che la CPU in tuo possesso offra supporto per tale tecnologia, consulta la scheda tecnica del processore in tuo possesso, che puoi cercare su Google usando una chiave simile a [marca e modello CPU] scheda tecnica. Se non conosci il modello esatto del tuo processore, puoi risalirvi dalla sezione Specifiche dispositivo del pannello Sistema di Windows 10 (al quale puoi accedere facendo clic destro sul pulsante Start), oppure impiegando un software per vedere le caratteristiche del proprio PC, quale potrebbe essere CPU-Z. In alternativa, se disponibile, puoi utilizzare il software di analisi e identificazione disponibile sul sito Web del produttore della CPU. Se, per esempio, il tuo è un processore a marchio Intel, collegati a questo sito Web, clicca sul pulsante Download collocato subito sotto la lista dei sistemi operativi supportati e, una volta ottenuto il file del programma, avvialo. Ora, clicca sul pulsante Sì, seleziona la lingua che desideri usare, mediante l’apposito menu a tendina, e premi i pulsanti Avanti, Installa ed Esegui, per concludere il setup e avviare l’utility. Fatto ciò, premi nuovamente il pulsante Sì, accetta le condizioni d’uso del software cliccando sull’apposito pulsante, apponi il segno di spunta accanto alla voce Non visualizzare più questa finestra di dialogo e clicca sul pulsante Sì, in modo da accedere alla schermata principale del software. Infine, attendi qualche istante affinché la CPU venga analizzata, espandi la sezione Tecnologie di CPU e verifica che, in corrispondenza delle diciture Intel Virtualization Technology e Intel VT-x con Extended Page Tables sia presente un segno di spunta racchiuso in un cerchio.