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Zeb Macahan, sfinito dal lungo viaggio, cavalcava con la schiena curva mentre entrava a Fort Sully, il sole alle spalle. Eppure, sembrò più alto di qualunque uomo in sella, alla guardia appostata sulla torretta, che quando vide la sua sagoma lontana urlò verso il basso: - Scout in arrivo da ovest ! La guardia non si sbagliava: Zeb Macahan era alto. Se avesse avuto l'abitudine di tenersi eretto, avrebbe rag giunto i due metri. Ma non gli capitava spesso di tenersi eretto. Trent'anni di lotta per la sopravvivenza a ovest del Big Muddy, il "Grande Fango" - così era chiamato il Missouri - avevano lasciato Zeb come perennemente ri curvo. Troppi uomini, pellerossa e bianchi, avevano pre so di mira quella massiccia testa grigia perché Zeb po tesse pensare di tenerla più alta del necessario. Non molti degli uomini che gli avevano sparato addos so erano ancora vivi. Quando era necessario, l'omone si muoveva con l'ingannevole goffaggine di un orso grigio, e con la stessa velocità. Ma quando non era necessario aveva i gesti lenti, e quella era una di queste rare volte. Non aveva niente di realmente importante da riferire e, dopo aver rassicurato i soldati sui loro scalpi, intendeva farsi una bevuta e un bagno, e concedersi una buona not te di sonno, in quest'ordine. Ora il portone si stava spa lancando, e alcune facce si sporgevano di sopra la paliz zata per guardarlo. Zeb pensò che tornava a far rapporto con un certo ritardo, e il forte doveva essere in ansia.