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Figura 12. Io nella curva Borgo San Lorenzo non sono riuscito a mantenere la traiettoria, e sono andato lungo. In quel momento ho preso la decisione di uscire, perché non me la sentivo di continuare a correre a causa della stanchezza. Purtroppo, essendo andato lungo, non potevo stare all'interno della Borgo San Lorenzo e ho ritenuto di dover uscire il prima possibile, perché le mie condizioni fisiche avrebbero creato problemi agli altri piloti per tutto il giro, aumentando esponenzialmente i rischi. Durante il Briefing ci è stato chiaramente spiegato che i Marshall a bordo pista sono predisposti per la sicurezza e informano i piloti con le bandiere di eventuali pericoli (documentazione identificata 218 dal Ingegnere Filippo Begani). I quali devono monitorare costantemente la pista. In questo momento al minuto 15:12:40 mi aspetto l’intervento dei Marshal, segnalandomi la presenza di moto che mi seguono. Ma questo non avviene e io entro in un momento di panico moderato. Io vengo giudicato come pilota esperto, ma ho ripreso solo nel 2016 l’attività motociclistica, dopo 10 anni di inattività, e ho al mio attivo circa 8-9 gare e altrettante prove libere. Ora sono obbligato a ruotarmi per vedere chi c’è dietro, per eventualmente riprendere la corretta traiettoria. Questa operazione mi obbliga a lasciare l’acceleratore ed essendo moto di grossa cilindrata, il freno a motore è estremamente invasivo e questo modifica la mia traiettoria, non permettendomi di mettermi completamente in sicurezza fuori traiettoria. Oltretutto ruotando la testa in quel modo, ho avuto una minima perdita di equilibrio che mi ha portato a credere di procedere nella direzione corretta. I piloti infatti utilizzano la testa per far ruotare la moto. Si chiama “effetto sguardo panoramico”. Al minuto 15:12:38, un altro pilota entra nell’inquadratura ad alta velocità. Si accorge della mia presenza e modifica la traiettoria per evitarmi, chiudendo semplicemente il gas e sfruttando il freno motore. È un atteggiamento che è stato suggerito in fare di briefing, dove viene detto: ” QUANDO VEDETE UN PILOTA LENTO, NON SIETE IN GARA E TANTO MENO AL MONDIALE. CHIUDETE IL GAS ED EVITATELO.” Purtroppo, mi trovo in quella posizione a causa di un lungo. Gergo utilizzato per dire di non essere riuscito a frenare a sufficienza per mantenere la posizione voluta. In quel momento non posso sparire, e nemmeno andare nella ghiaia per non portare detriti in pista. Quando raddrizzo il capo mi accorgo di essere ancora in una posizione fastidiosa per gli altri piloti e correggo immediatamente la traiettoria e mi porto completamente fuori traiettoria. I piloti in quel punto hanno un’ottima visibilità. Figura 20. In questo momento mi sto trovando in una situazione di panico crescente, perché i Marshal sono completamente assenti, e io continuo a voltarmi per capire quando posso effettuare la manovra, per poi uscire alla Casanova Savelli. Figura 21. In quel momento sto procedendo ad una velocità di 70 o 80 chilometri orari. Una moto 1000 da competizione in prima marcia procede ad una velocita minima di 50-60 chilometri orari, altrimenti strattona e non si riesce a guidare. La velocità massima in prima marcia è di circa 170 chilometri orari. Sicuramente, non procedevo a passo d’uomo. Anche in questo caso se avessi effettivamente proceduto a passo d’uomo, un dei Marshal doveva segnalare un pericolo in pista con bandiera gialla. Figura 22. Mi trovo in una posizione in cui non so chi ho dietro. Non ho alcuna segnalazione e non ho gli specchietti retrovisori. Quindi se non avessi effettuato questa manovra, avrebbe avuto lo stesso risvolto. Oltretutto non me la sento di continuare, e in questo momento mi trovo in una situazione di panico grave. Perché l’uscita si sta avvicinando, e non so se posso accelerare e quindi mettermi in pista per affrontare il resto del giro e uscire dopo, ma so di essere molto stanco e non sicuro di essere in grado di affrontare il giro completo. Le corse in moto richiedono un fisico molto preparato e performante. Le moto hanno circa 200 cv e richiedono una certa forza. Compiere una gara di soli 8 giri non è un’impresa da poco. Per questo motivo tuttora mi sto allenando 2 volte alla settimana in palestra e passo le domeniche in bici, per reggere solo 8 giri. Figura 25. Si nota chiaramente che mi sto spostando al limite esterno del cordolo. Figura 26. Continuo a girarmi per vedere se arriva ancora qualcuno, per effettuare l’uscita. Ma mi trovo in un momento di alta intensità di moto. Figura 27. Continuo a procedere al limite della pista fin dove posso, per non intralciare i piloti e dare loro l’opportunità di vedermi e fare attenzione alla mia presenza più lenta. Quindi i piloti, in questo momento, vedono chiaramente che sono in difficoltà. QUINDI IL BUON SENSO PORTA AD AVERE UNA MAGGIORE ATTENZIONE NEI MIEi CONFRONTI E RICORDO CHE NON SIAMO IN GARA. QUINDI ALLEGGERIRE IL GAS è UN DOVERE perché NON SI VINCE NULLA.