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Ho svolto il mio percorso di tirocinio all’IC Nevio a Napoli L’Istituto è diviso in due plessi la secondaria di I grado e composta da 8 sezioni. Nella scuola sono presenti vari laboratori ed attrezzata in modo da poter rispondere a varie esigenze didattiche. La classe dove ho svolto il tirocinio è una prima con 18 alunni di cui 12 femmine e 6 maschi ed un ragazzo disabile con ritardo dello sviluppo psicomotorio con compromissione del linguaggio Deficit di attenzione e disabilità intellettiva lieve con QI prossimo al funzionamento intellettivo limite. Inoltre il ragazzo risulta disgrafico. La classe è frammentata in piccoli gruppi ed Andrea è spesso isolato impacciato e difficilmente socializza con i compagni. Durante la lezione si distrae facilmente o interviene in modo inappropriato, invece è più attento quando la lezione è articolata con filmati slide alla lim o con attività didattiche stimolanti. E’ Attratto da tutte le attività che vengono svolte con l’uso della tecnologia e pc tablet lim li usa con disinvoltura. Inoltre il ragazzo è figlio unico è molto seguito dai genitori in particolare dalla madre che sembra non aver accettato la disabilità del figlio ed è lei che lo aiuta oltremodo nei compiti riassunti e ricerche di ogni genere. Il ragazzo per recuperare il linguaggio fa logopedia, con grandi progressi perché risulta che il bambino ai primi anni della scuola primaria no parlava. Nell’osservazione delle dinamiche della classe e di Andrea, sono emersi i Punti di forza e di Debolezza è emerso che la classe ha bisogno di lavorare sulla socializzazione per creare l’unità di classe, come punti di forza invece la classe è propensa a lavori di gruppo ed ad esperienze creative, per Andrea il lavoro va concentrato sulla sua autonomia ed autostima e socializzare con i suoi compagni. Quindi partendo da questa analisi ho strutturato l’intervento didattico in modo da coinvolgere l’intera classe in un lavoro creativo laboratoriale realizzando un compito di realtà cioè un apprendimento significativo che riassumesse il programma di tecnologia del primo anno, attraverso la progettazione e la realizzazione di un oggetto. Considerando poi la passione di Andrea verso le tecnologie digitali, ho fatto realizzare una sorta di mostra virtuale dei loro elaborati, con un applicativo per le presentazioni digitali, Canva. L’intervento didattico si è articolato per lo più in esperienza laboratoriale per la realizzazione del modellino ed una esperienza con l’applicativo da internet. I ragazzi sono stati divisi in gruppi di lavoro, si è prestato attenzione per il ragazzo disabile si è scelto un gruppetto di ragazzini con cui è particolarmente legato, si è proceduto attraverso cooperative learning per attivare non solo un apprendimento significativo, ma per aiutare i ragazzi a socializzare e cooperare, mi sono soffermata più vote sotto l’aspetto emozionale e sensitivo che la progettazione di un oggetto poteva trasmettere in loro. Questo tipo di ricerca emotiva è servita non solo per motivare i ragazzi, ma per aprirli verso la metacognizione. Cioè la consapevolezza dei propri ed altrui processi cognitivi. In Conclusione questa l’esperienza didattica ha raggiunto gli obbiettivi prefissati, il lavoro in gruppo li ha uniti come gruppo di classe e resi autonomi nelle scelte e nell’organizzazione, Andrea ha partecipato con grosso entusiasmo si è reso partecipe di tutto il percorso, si è aperto di più verso i compagni, ha prestato sempre molta attenzione ed interesse. Ho focalizzato la mai attenzione Nella tesi teorica verso il ruolo delle tic nella didattica speciale, perché ho potuto sperimentare di persona come attraverso le tic si stimola l’apprendimento e l’interesse dei ragazzi, Infatti, le nuove tecnologie hanno cambiato le nostre abitudini il modo di comunicare di lavorare e di apprendere, quindi naturalmente anche la scuola si è dovuta adattare al cambiamento, e ha dovuto ricercare nuovi canali comunicativi e didattici affinché le nuove generazioni raccolgano le sfide future e portino il nostro paese ad essere sempre più competitivo a livello mondiale.