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Per suffragette si intendono le appartenenti al movimento di emancipazione femminile, nato nel XIX secolo, che lottava per il diritto di voto per le donne. Il movimento femminista aveva come scopo il raggiungimento della parità rispetto agli uomini non solo dal punto di vista politico, ma anche da quello giuridico ed economico. Le donne volevano l'uguaglianza dei diritti civili, svolgere le stesse professioni degli uomini e soprattutto godere del diritto elettorale o di suffragio, termine dal quale deriva appunto il nome con il quale si era soliti indicare, in maniera dispregiativa, le partecipanti al movimento: suffragette. Con il tempo questo termine è stato utilizzato per indicare le donne che lottano per la parità e il riconoscimento della piena dignità. Le suffragette usavano diffondere le proprie idee attraverso comizi, scritte sui muri o cartelli con slogan come "Votes for women. Spesso queste manifestazioni venivano soffocate con la violenza da parte delle forze dell'ordine e risultavano nell’arresto e incarcerazione di molte militanti. Durante la Prima Guerra mondiale, con quasi tutti gli uomini validi mandati al fronte, le donne assunsero molti dei tradizionali ruoli maschili e questo comportò una nuova considerazione e presa di coscienza delle capacità della donna. Scrisse nel 1791 la "Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina" il cui titolo richiamava ovviamente la celeberrima "Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino". Nella Dichiarazione, Olympe de Gouges reclamava e stabiliva l’uguaglianza sociale e politica tra uomo e donna. Venne ghigliottinata nel 1793, avendo iniziato a criticare apertamente Robespierre. Nonostante la presa di coscienza durante la Rivoluzione, in Francia il diritto di voto alle donne venne riconosciuto solo nel 1945. Anche nel Regno Unito iniziavano ad essere pubblicati libri a sostegno dei diritti per le donne e a formarsi i primi circoli femminili. La prima conquista avvenne con la riforma del 1832 e la legge comunale "Corporations Act" con la concessione alle donne del diritto di voto esclusivamente per le elezioni locali. 1869: nasce il movimento vero e proprio delle suffragette. Per questo tipo di azioni, molte di loro vennero arrestate e incarcerate: intrapresero poi lo sciopero della fame, emulando Marion Dunlop, la prima suffragetta che attuò questa forma di protesta. Il 1° novembre del 1919 venne proclamata la prima donna deputata al parlamento, Lady Nancy Astor. Venne eletta nel corso di una votazione suppletiva e fu proclamata deputata per il partito conservatore. 1918: le suffragette riuscirono a ottenere il diritto di voto, limitato però in un primo momento alle mogli dei capifamiglia sopra i 30 anni. 2 luglio 1928: il suffragio venne esteso per legge a tutte le donne del Regno Unito. Ecco alcune caratteristiche sulle suffragette in Italia e sulla conquista del diritto di voto. L’unificazione arrivata molto tardi rallentò sicuramente il processo per l’ottenimento del suffragio universale. 1919: le donne ottennero l’emancipazione giuridica. L’emancipazione femminile in altri campi e il percorso per il suffragio universale subirono una battuta d’arresto fortissima per colpa dell’avvento del fascismo.