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E tanti dei ragazzi ascoltando quelle parole piangevano, con tutto che erano uomini fatti, con la barba lunga, e tanti continuavano a gridare, abbi pietà di noi, Signore, e si lamentavano per i loro peccati, che a sentirli mettevano i brividi; e veramente io credo che c’era più religione lì fra noi, ormai, che fra tutti i negozianti e i profittatori e gli imboscati laggiù a casa, e che il Signore era gloriosamente all’opera in mezzo a noi. E poi il generale Rodes si spogliò della divisa, e si tolse gli stivali e il cinturone con la sciabola, ed entrò nel fiume, e con lui gli altri diciannove uomini, che avevano chiesto d’essere battezzati quel giorno, e il reverendo Witherspoon li battezzò tutti quanti in quel Giordano. E uno di quelli lì era proprio Sweeney, e per poco non lo perdevamo, lì, lui o almeno il suo banjo, perché se l’era portato dietro, e voleva affogarlo nell’acqua del Rappahannock, e il reverendo Witherspoon gli chiese che cosa gli era saltato in mente, e Sweeney disse che non voleva più peccare, e che il predicatore dalle sue parti, là dove abitava lui, diceva che suonare e cantare canzoni profane era peccato, e proprio per questo lui non aveva mai voluto ascoltare la parola del Signore, ma adesso s’era pentito e voleva rinnegare i suoi peccati; e tutti quanti pensavamo che ci sarebbe dispiaciuto non ascoltare più Sweeney e il suo banjo, ma nessuno aveva il coraggio di dirlo; ma lì si vide che il dr. Witherspoon era un vero uomo di Dio, non come qualcuno che pretende d’essere un predicatore, e della parola del Signore ne sa meno di un mulo; perché si mise a ridere, e disse che non c’era peccato a suonare onestamente per rallegrare sé e gli altri, e che la Bibbia era piena di musica e di strumenti proprio come il banjo, e se qualche suo fratello predicatore la pensava diversamente, be’, gli dispiaceva per lui, ma questa era la sua opinione; e alla fine Sweeney se ne tornò fuori dall’acqua col suo banjo, reggendolo con tutte e due le mani che così non si bagnava, e non parlò più di affogarlo. E qualcuno voleva applaudire, ma fummo zittiti subito, perché ad assistere a quel battesimo era arrivato addirittura il vecchio Jack, e quando c’era lui, tutti sapevano che era meglio non agitarsi troppo. Sissignora, se n’era arrivato tutto tranquillo su quel suo cavallino disgraziato, che non era davvero un bello spettacolo a vederli, tutt’e due; che il cavallino ci aveva già di suo un passo sbilenco, e lui teneva i piedoni all’infuori, e si aggrappava alle redini come uno che sta per cadere giù di sella; eppure l’avevamo visto cavalcare così anche sul campo di battaglia, e sapevamo che dove c’era lui, per gli yankees erano rogne. E la prima volta che lo vidi da vicino fu a Manassas, che ancora non lo conoscevo, e quasi mi veniva male, quando mi dissero che quello lì era “Stonewall” Jackson. Perché noi stavamo tutti lì su una scarpata, che non avevamo avuto neanche il tempo di tagliare qualche tronco e tirar su una barricata, e gli yankees erano venuti sotto e sparavano a bruciapelo, e noi pure, e Harry Dunlop mi fa, ehi, guardalo un po’ lì, il vecchio Jack; e a me quasi mi viene male, dico, perché lui se ne stava lì davanti a noi, un po’ da parte, si capisce, che così almeno non gli sparavamo addosso, ma più giù, in mezzo al fumo, sulla strada, con le redini abbandonate sul collo del cavallo, e non badava né agli yankees né a nient’altro al mondo, e se proprio devo dire cosa stava facendo in quel momento, be’, credo che stava pregando. E poi il colonnello Rogers ha buttato il cappello in terra, e ha bestemmiato da far inorridire Dio su in cielo, e ha spronato il cavallo da farlo sanguinare, che era una cosa che non faceva mai, che se c’era uno che li sapeva trattare, i cavalli, quello era padron John, e io l’ho visto cavalcare certi stalloni che potevano buttar giù chiunque, ma non lui, e li domava senza alzare la voce e senza usare gli speroni; ma quella volta ha spronato eccome, e un momento dopo era lì accanto al vecchio Jack, e s’è visto che discutevano, e credo che il colonnello gli diceva di tornare indietro, e il generale ha allargato le braccia e si è grattato la testa, e poi sono tornati indietro tutt’e due, e sono passati dietro di noi, che le palle fischiavano, e proprio allora Harry Dunlop se n’è beccata una al braccio, che gli ha fracassato il gomito, e all’ospedale gli hanno tagliato il braccio, e poi una settimana dopo è morto, e non so come mai nessuno di quei due se n’è presa una, che passavano proprio lì dietro e per di più a cavallo; ma si vede che la mano del Signore era su di loro. E mentre cavalcavano dietro di noi il vecchio Jack ha detto al colonnello, tutto tranquillo, come uno che sta parlando del bel tempo o della pioggia: che deliziosa eccitazione, ha detto. E il colonnello Rogers gli ha detto, sono contento che lei si diverte, generale, e poi sono passati oltre, e non ho più sentito nient’altro. Ma la sera non c’era più nemmeno uno yankee lì, e nel giro di dieci miglia, e gli ultimi stavano ancora scappando per andare a nascondersi nelle trincee di Washington e sotto i cannoni dei forti, e direi che se n’erano accorti anche loro che c’era lì il vecchio Jack, eccome». La ragazza ripensò al ritratto di «Stonewall» Jackson che stava appeso dietro la scrivania di suo padre. Per lei era una faccia familiare fin da quando aveva imparato a camminare, non s’era nemmeno mai chiesta chi ci fosse davvero dietro quella gran barba nera e quegli occhi di ghiaccio. A casa si parlava spesso della Guerra Civile, ma da bambina lei non se ne interessava affatto; e ora che aveva cominciato a occuparsene, trovava sempre più difficile parlarne coi suoi. quando era tornata a casa, dopo l’ultimo semestre al college, aveva tentato di parlarne con suo padre, nel suo studio, mentre fuori scendeva il crepuscolo; le grandi vetrate erano spalancate e dal giardino saliva il profumo dei gelsomini. quando lei aveva finito di spiegare, suo padre aveva taciuto a lungo, scuotendo la testa. Non è detto che sia successo davvero, aveva detto alla fine. I negri sono capaci di raccontare un sacco di bugie. Ma papà, aveva detto lei, c’era un testimone, un bianco. Le ho trovate io le sue lettere, e lì racconta tutto. È successo, papà. Ma il padre continuava a scuotere la testa. Anche gli yankees, disse, raccontavano un sacco di bugie. Ne raccontano ancora adesso. La ragazza non aveva più detto niente, ed erano rimasti entrambi in silenzio, ad ascoltare il frinire dei grilli che saliva dalla campagna. «Stonewall» Jackson li fissava dal ritratto, corrucciato come un profeta dell’Antico Testamento