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In questo video parlerò del blocco imposto dalla Lituania, al passaggio merci verso Kaliningrad, l'enclave russa incastonata fra la Lituania e la Polonia. Dalla fine della seconda guerra mondiale, Stalin avednoa acquisito il controllo totale di molti stati europei, ha disposto governi a lui vicini, arrivando persino a ridisegnare alcune frontiere, in ragione dei nuovi equilibri. In particolare oltre a quelle della Germania, sono stati rivisti i territori della Polonia, Bielorussia, Ucrania e alcuni Paesi Baltici. La più interessata a questi sconvolgimenti è stata la città di Konesberg, la quale, fin dal XII secolo, per piu di settecento anni, è stata una delle più importanti città tedesche, esendo stata, fra l'altro la capitale della Prussia, il regno che si sarebbe trasformato in Germania, fino al 1701. Durante la Seconda Guerra Mondilae, la città di Konesber è stata totalmente rasa al suolo, dagli Alleati, ed accerchiata dalla Armata Rossa nel 1945. L’assedio è durato circa tre mesi e s’è concluso con la morte di cinquanta mila civili e quaranta mila soldati tedeschi. Alla fine della guerra, a maggio del 1945, la città era abitata da circa duecento mila tedeschi. Di natura estremamente strategica, sopratutto per gli impianti portuali, la regione è stata annessa al territorio sovietico. Fra il 945 ed il 1950, furono espulsi quasi tutti i cittadini tedeschi che ancora vivevano nell’area, sostituiti, in seguito da altrettanti cittadini russi. Durante la Guerra Fredda, la città è stata ribattezzata Kaliningrad, in omaggio al rivoluzionario russo Michail Ivanovič Kalinin, già Presidente del Soviet Supremo. La città s’è subito rivelata di estrema importanza strategica per la mobilità mercatile, essendo l’unico porto del Mar Baltico a noncongelarsi durante l’inverno. Per questo motivo, è divenuta la sede della Flotta del Baltico, della Marina Russa. Dopo il disfacimento dell’URSS nel 1991, la Russia decise di mantenre il territorio come enclave russa, incastonata nelle dipendenze militari della NATO, fra la Polonia e la Lituania. Oltre via mare, l’enclave è collegata alla Russia sia vie aerea che ferroviaria. Quest’ultimo il principale mezzo di trasporto delle merci per la popolazione di questo pezzo di Russia. Come ritorsione all’invasione russa dell’Ucrania, l’Unione Europa ha imposto sia il blocco del sorvolo agli aerei russi in tutto lo spazio aereo dell’Unione Europea, sia il transito dei mezzi su ruota stradali e ferroviari provenienti dalla Russia o dalla Bielorussia. In quest’ottica, il 20 Giugno, la Lituania, paese membro della NATO, ha proceduto con l’applicazione di queste sanzioni. Sono chiuse le frontiere terresstri per e verso Kaliningrad e la Bielorussia. L’unica via per la Russia di mantenere i contatti con l’enclave, è attraverso la navigazione o il sorvolo del Mare Baltico. La reazione russa non s’è fatta attendere, con il portavoce del Kremlino, Dmitrij Sergeevič Peskov, dichiarando che “il bloccodella Lituania non ha precedenti” e che il Governo russo, studierà una risposta adeguata, per stigmatizzare l’accaduto. Va notato che il Governo della Lituania ha applicato le sanzioni, sia come membro dell’Unione Europea, sia come membro della NATO. Sta di fatto che con questo blocco-merci, l’enclave russo rimane in una situazione molto delicata, dipendendo esclusivamente da una rotta aerea estremamente allungata, o dal piu lento trasporto marittimo. La cosa, c’è da essrene certi, non fa affatto piacere a Vladimir Vladimirovič Putin!