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Ricapitoliamo, nel post precedente, abbiamo pubblicato il video per intero del discorso al consiglio comunale di Eboli del direttore Minervini, che era stato pubblicato solo in parte, sulla pagina del comune. Non ritenevamo corretto che il vicesindaco avesse generato un polverone mediatico, dal momento che comunque l’atto aziendale 2016 non è applicabile. Inoltre Minervini stesso dice, nella parte tagliata, che lui non può chiudere nessun reparto. È vero quanto ribadisce il vicesindaco sul decreto numero 103, perché è sicuramente quello sulla carta in vigore. Il decreto numero 103, del 28 dicembre 2018, ha come oggetto il piano Regionale di programmazione della rete ospedaliera. In particolare il decreto numero 103, inserisce 50 posti letto a Roccadaspide. Recita così, viene annesso al dea di Eboli e Battipaglia, anche il presidio di Roccadaspide, con i seguenti reparti di chirurgia, ortopedia, medicina e riabilitazione. Secondo il dizionario Treccani, per annesso si intende una parte accessoria o minore. Vi facciamo vedere le tabelle con i relativi quattro reparti previsti, il numero dei posti letto per singoli reparti e totali. A seguire le tabelle generali, con il raffronto con l’anno 2015 e come, in seguito al decreto numero 103 del 2018, sarebbe cambiato la diposizione dei reparti e il relativo numero di posti letto e quindi l’interpretazione che ne scaturisce l’abbiamo rappresentata nella terza tabella riassuntiva, da noi generata. In particolare la chirurgia passa da 20 a 10, la medicina da 20 a 15, l’ortopedia da 6 a 5, si crea ex novo la riabilitazione con 20 posti, la lungodegenza da 9 a 0, chiusa, la terapia intensiva resterebbe a 0, chiusa, l’UTIC da 4 a 0, chiusa, la cardiologia da 7 a 0, chiusa, il tutto per un totale di 50 posti letto.