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CRISI POLITICA A COLOGNO MONZESE. La LEGA NON ACCETTA RICATTI. VOGLIAMO SOLO CONTINUARE A LAVORARE Per la CITTà CON IL SINDACO ANGELO ROCCHI. Da ormai due mesi Cologno Monzese è paralizzata da 4 consiglieri comunali che stanno mettendo in difficoltà il Sindaco Angelo Rocchi, da sette anni alla guida del comune con ottimi risultati riconosciuti a gran voce dai colognesi nelle elezioni del 2020. 4 consiglieri dissidenti, tutti riconducibili al partito Fratelli d’Italia, che hanno mandato deserti ben 5 consigli comunali in cui si sarebbe dovuto approvare il rendiconto di gestione (bilancio), con la successiva possibilità di stanziare 3 milioni di euro per progetti pensati per Cologno. La loro azione mette in serio pericolo la tenuta dell’amministrazione: essendo stato superato abbondantemente il termine di legge secondo cui il consiglio comunale avrebbe dovuto approvare il bilancio, il prefetto ha intimato di procedere a tale approvazione entro il 3 luglio, pena la decadenza del sindaco e il commissariamento del comune in attesa di nuove elezioni. Il malcontento dei quattro dissidenti sembra nascere nel mese di marzo dalla mancata immediata asfaltatura di una via di residenza a loro particolarmente cara. A loro dire si tratta di una promessa non mantenuta che evidenzia una grave mancanza di competenza dell’assessore della Lega con delega ai lavori pubblici. A nulla sono valse le spiegazioni dell’assessore interessato: la via in questione è in programma nel secondo lotto di interventi sul quartiere che ad oggi sta vivendo la prima serie di lavori che partono dalle vie più ammalorate. Da quel momento ha preso il via un’escalation di attacchi verso gli esponenti della lega che ha vanificato ogni tentativo di spiegazione e di chiarimento. Nel frattempo, in città gli ubriachi e le risse ad oggi diventate anche diurne sono continuate, il verde cittadino fa fatica ad essere ben curato, il malcontento di commercianti e ambulanti continua a crescere con tanto di raccolta firme. La lega, come è abituata a fare, ha continuato a lavorare con serietà per la città, mai scadendo in attacchi subdoli contro gli assessorati in cui ci sono criticità, ritenendo che non è molto costruttivo perdersi in attacchi pubblici gratuiti verso chi è tuo alleato: di solito si lavora in squadra per cercare soluzioni ai problemi cittadini. Al contrario, i 4 dissidenti hanno preferito innescare il gioco della roulette russa: “sindaco o fai come diciamo noi o sarai costretto a cadere”. Le loro richieste, tuttavia, non hanno mai riguardato progetti per la città ma, inizialmente, lo spostamento immotivato di deleghe ed ultimamente il “taglio vero e proprio di teste”. Difatti, dapprima hanno fatto la proposta shock del defenestramento dell’assessore Giuseppe Di Bari, che lavora con l’amministrazione da ormai 7 anni, per essere sostituito con un tecnico con un maxi- assessorato ai lavori pubblici ed urbanistica. dopo poche ore, però, il defenestramento richiesto ha riguardato l’assessore Lega Fabio Della Vella perché ritenuto non all’altezza del compito assessorile indipendentemente dalle deleghe assegnate. Ebbene da consiglieri comunali eletti per il bene dei cittadini al ruolo di “tagliatori di teste” il passo è stato breve. Il copione fatto di ricatti già visto un anno fa si sta ripetendo: all’epoca la lega, con grande senso di responsabilità, per permettere all’amministrazione comunale di poter proseguire nel suo lavoro e per sostenere il suo sindaco Rocchi, fece la propria parte sia rinunciando alla carica di vicesindaco che le era stata assegnata in base ad un accordo politico condiviso da tutte le forze in campo, che garantendo, secondo gli accordi presi, la parità di genere in giunta, accordo che poi si è tradotto nel tragico defenestramento dell’assessore Simone Rosa, esponente stimato e ben voluto dai colognesi. Come spiegare questo attacco violento contro la Lega e i suoi esponenti? Strategia politica in vista della corsa ai consensi per le elezioni regionali e politiche del 2023? Molto probabilmente sì. Il punto è che la città e i cittadini colognesi sono stati messi letteralmente nel dimenticatoio. Ebbene, alla luce dei fatti, la lega, che si è sempre contraddistinta per il lavoro fatto per in mezzo ai cittadini colognesi, che si adopera da 7 anni con impegno e serietà per le persone, che è completamente estranea a queste modalità ricattatorie che nulla hanno a che fare con il significato più alto della politica intesa come lavoro per la città; NON E’ DISPOSTA ad ACCETTARE RICATTI o IMPOSIZIONI. Abbiamo dimostrato nei fatti la nostra serietà nel condurre un’amministrazione comunale che comporta sempre disponibilità al dialogo e al confronto costruttivo e positivo, ma questo non vuol dire che siamo disposti a essere schiacciati da una spada di Damocle che impedirà di poter continuare a governare la città con la giusta serenità e il giusto impegno. Il nostro sogno è di continuare nel cambiare in meglio Cologno Monzese spazzando via quel modo di fare politica intrallazzona, così più volte definita dal sindaco, che il territorio ha subito per decenni. Siamo sempre aperti al dialogo, all’ascolto e soprattutto al confronto, senza ricatti e solo se va nell’interesse dei cittadini. Il direttivo di sezione della Lega Cologno Monzese 16 giugno 2022