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“Mio Dio tutti ti pregheranno per la Pace e la fame nel mondo, per la loro famiglia e per la salute dei loro cari, ma io ti prego per ricordarmi sempre che io queste cose le ho già e per questo ti ringrazio. Noi ti preghiamo” Riporto testualmente la preghiera di un bambino di 10 anni, lo chiamerò “G” con l’iniziale del suo nome. La preghiera sopracitata e documentata dalla foto, è stata scritta dal “piccolo uomo” in occasione della preparazione alla sua “Prima Comunione”, in cui veniva chiesto a lui e quindi ai suoi compagni di viaggio del catechismo di scrivere insieme la preghiera dei fedeli, durante la celebrazione Eucaristica. Mettersi in comunione con Gesù, quindi è un’occasione davvero importante dove i bambini ritrovano l’essenza del rapporto con il “Totalmente Altro” e nel loro essere bambini portandoli ad uscire da loro stessi, per poi rientrarvi scoprendo quello che realmente è la lor essenza, un’essenza divina, che è la comunione con Dio Padre, attraverso il Corpo e Sangue del suo Figlio e il loro dono d’amore lo Spirito Santo, insomma della Trinità! Ebbene si, quando “G” si è presentato con questa preghiera in quel foglietto stropicciato e scritto in maniera così semplice, ho cominciato a convincermi realmente che l’intera umanità, sull’esempio del mio giovane amico, abbia bisogno di essere consapevole dei doni che quotidianamente Dio possa dare ad ognuno, per poi riscoprire in se, quanto Questi è più grande di tutto: delle nostre ferite, dei torti ricevuti, delle malattie, delle chiacchiere, delle guerre stesse, per poi comprendere il dono dell’altro. Forse l’errore più grande dell’umanità, da sempre è quello di non dare il giusto peso alla saggezza dei piccoli, forse chissà quante cose potrebbero essere diverse, specialmente di questi giorni